Mineralista (Napoli 1854 - ivi 1929), prof. di mineralogia nell'univ. di Genova (1890), poi in quella di Napoli, dove successe al padre Arcangelo. Autore di varî studî di cristallografia, fra i quali notevoli [...] fluosali di molibdeno, wolframio e niobio. Studiò anche i minerali del Vesuvio e di altre località italiane. A lui si deve la scoperta della termonatrite e del natron nelle lave vesuviane del 1859, e della hauerite nelle solfare di Raddusa (Sicilia). ...
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VULCANO (A. T., 27-28-29)
Gal. P.
Isola del Tirreno, chiamata Hiera (sacra), Thermessa, Vulcana, dagli antichi che la ritennero sede dell'officina di Vulcano e dei Ciclopi, è la più meridionale delle [...] a N., nel sec. II a. C., e che ha dato lave di natura basica, ed ha presentato anche nel sec. XIX qualche lieve vigneti, e un po' a pascoli, e di recente anche sulle lave di Vulcanello sono stati piantati eucalipti, opunzie e ginestre. Vi mancano ...
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In geologia, epoca dell’era cenozoica, compresa tra l’Eocene e il Miocene. Si divide in due piani: il Rupeliano e il Cattiano. Durante quest’epoca si verificarono i principali parossismi orogenici delle [...] da manifestazioni magmatiche e vulcaniche che ebbero il loro maggiore sviluppo nel Veneto con prodotti essenzialmente costituiti da lave basaltiche, piuttosto estese nell’area del Marosticano. Lungo l’arco alpino l’O. è rappresentato da depositi ...
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Vesuvio (lat. Vesuvius o Vesevius o Vesvius o Vesbius) Rilievo vulcanico della Campania, a SE di Napoli.
L’apparato vulcanico del V. fa parte del complesso del Somma-V. e si colloca in una regione caratterizzata [...] il margine tirrenico campano a partire dalla fine del Terziario, in connessione con l’apertura del Bacino Tirrenico. L’età delle lave più antiche del complesso Somma-V., non presenti in affioramento ma perforate a 1345 m, datano a circa 300.000 anni ...
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VESUVIO (A. T., 27-28-29)
Giovan Battista ALFANO
Piero LANDINI
L'unico vulcano ancora attivo del continente europeo, situato nella Campania a ESE. di Napoli. È il vulcano più studiato e meglio conosciuto [...] -est, è oramai un fatto compiuto. Notevoli efflussi lavici, con trabocchi appunto dall'orlo di nord-est e con invasione di lave nella Valle dell'Inferno e sulle pendici orientali, si sono avuti il 27 novembre 1926, il 30 luglio 1927, il 28 novembre ...
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FUMAROLA
Gaetano Ponte
. Le fumarole vulcaniche si presentano sul fondo, sulle pareti e sull'orlo dei crateri e appaiono anche sulle colate di lava. Ve ne sono di gassose, a vapore acqueo e anche di [...] . Le fumarole sono state classificate secondo la temperatura e la natura delle loro esalazioni. Quelle che sorgono sulle lave fluenti a elevata temperatura sono secche e contengono cloruri di sodio e potassio; altre a temperatura più bassa sono ...
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geologia C. basaltico Insieme di blocchi litoidi, colonnari o prismatici, a sezione per lo più pentagonale o esagonale, originati in rocce laviche (specialmente basalti), per fessurazioni dovute a contrazioni [...] disposizione raggiata. Esempi tipici si osservano nel Veronese, nell’Isola dei Ciclopi presso Aci Trezza (Sicilia) e in alcune lave dell’Etna.
Numismatica
Nome di alcune monete di Carlo V e dei suoi successori cosiddette per l’impresa delle due ...
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OSSIDIANA
Antonio SCHERILLO
Ugo ANTONIELLI
. Roccia eruttiva formata interamente o quasi di sostanza vetrosa, con scarsi fenocristalli. Ciò è dovuto a un rapido raffreddamento ed è favorito dalla [...] più basiche (ossidiane andesitiche e basaltiche). Poiché la sostanza vetrosa tende col tempo a cristallizzare, le ossidiane sono lave recenti. La più nota è l'ossidiana liparitica nera di Lipari.
Con l'ossidiana, assai appropriata per la confezione ...
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Stromboli Isola vulcanica del Mar Tirreno (12,6 km2 con 409 ab., detti Stromboliotti), la più settentrionale delle isole Eolie. È compresa nel comune di Lipari, in prov. di Messina. Ha forma di quadrilatero, [...] attivi, pur variando di molto il suo ritmo; di solito si osservano esplosioni, più o meno frequenti, ma non mancano le lave, che spesso scendono, lungo la Sciara del Fuoco, fino al mare. Le coste, salvo qualche breve spiaggetta, sono alte e dirupate ...
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(turco Aǧrı Dağı, armeno Masis) Nome di due monti vulcanici della Turchia, al confine con l’Iran e Armenia: il Grande A. (5165 m) e il Piccolo A. (3915 m), separati dalla sella di Sardar Bulag (2540 [...] a 4100 m (alcuni ghiacciai scendono fin verso 2400 m); più in basso (fino a 3100 m) si estendono campi di lave rossastre. Il clima molto asciutto e il suolo assai permeabile causano forte aridità, non favorevole all’insediamento. L’ultima eruzione ...
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bomba2
bómba2 s. f. [voce onomatopeica, come il lat. bombus «rumore sordo»; cfr. anche bombo1]. – 1. Involucro cavo, carico di esplosivo, munito di dispositivo di scoppio; a seconda dell’uso specifico cui è destinato, ha forma, costituzione...
cono
còno s. m. [dal lat. conus, gr. κῶνος]. – 1. Superficie generata dall’ipotenusa di un triangolo rettangolo per rotazione di 360° intorno a un cateto; anche il volume racchiuso da tale superficie. Tronco di c., figura generata da un trapezio...