Medicina
Pratica terapeutica di irrigazione e lavaggio di cavità, mediante acqua sterile o soluzioni medicate, per la detersione di prodotti patologici, l’asportazione di corpi estranei, la neutralizzazione e la rimozione di veleni introdotti dall’esterno, il decongestionamento e la disinfezione locale.
L. gastrica Si esegue come pratica di pronto soccorso in caso di avvelenamento, con liquidi che, ...
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giovedì Quarto giorno della settimana, il cui nome deriva, per antiche credenze astrologiche, da quello del pianeta Giove G. santo Nella liturgia cattolica, il g. che precede Pasqua. Si celebra la messa [...] dell’Ultima Cena di Gesù con gli apostoli e dell’istituzione del sacramento dell’Eucaristia. Dopo il vangelo il rito della ‘lavanda dei piedi’, ricorda ciò che Gesù fece agli apostoli e simboleggia l’esecuzione del mandatum di amarsi l’un l’altro ...
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SETTIMANA SANTA (XXXI, p. 548)
Annibale BUGNINI
SANTA Nel 1951 la Santa Sede (con decreto della S. C. dei Riti Dominicae Resurrectionis del 9 febbraio 1951, in Acta Ap. Sedis, XLIII [1951], p. 128 segg.) [...] 'istituzione dell'Eucarestia, è caratterizzato dalla celebrazione solenne della "Cena del Signore" nelle ore serali, preceduta dalla lavanda dei piedi di dodici poveri, come fece Gesù con gli apostoli; il venerdì santo, consacrato al mistero della ...
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DIANO (Diana), Giacinto, detto il Pozzolano
Mario Alberto Pavone
Nacque a Pozzuoli (prov. di Napoli) il 28 marzo 1731.
Pittore, la sua attività è ricordata solo a partire dal Napoli Signorelli e dalla [...] di s. Giovanni di Dio, affrescati sulla volta della sala grande dell'ospedale di S. Maria della Pace (1764) e nel '67 la Lavanda dei piedi e Cristo che saluta Maria per il duomo di Pozzuoli (ora a Capodimonte), mentre nel 1768 nelle due tele per S ...
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Acquasantiera
E. Bassan
La definizione di a., come recipiente destinato a contenere l'acqua santa, si chiarisce in relazione alle caratteristiche sia d'uso, sia tipologiche.
L'impiego rituale dell'acqua, [...] , generalmente all'ingresso, l'uso del quale come contenitore di acqua benedetta era circoscritto al particolare rituale della lavanda dei piedi celebrato il giovedì santo. L'introduzione dell'a. si giustifica pertanto con il bisogno, sorto nell ...
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BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] in un'immagine di banchetto del missorium di Cesena (Bibl. Com. Malatestiana), della fine del sec. 4°, e nella scena della Lavanda delle mani di Pilato dei mosaici di S. Apollinare Nuovo a Ravenna - trova elementi di conferma nell'adozione di simili ...
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FELICE da Sambuca (al secolo Gioacchino Viscosi)
Gioacchino Barbera
Nacque a Sambuca di Sicilia (Agrigento) il 13 ag. 1734, da Antonino e Laura Gullotta, penultimo di sette figli. Nel 1754 entrò nel [...] che vigila Gesù Bambino dormiente, Gesù Bambino e il beato Bernardo da Corleone) nel convento dei cappuccini di Sciacca; la Lavanda dei piedi nella chiesa cappuccina di Menfi; la Fede, S. Bartolomeo e s. Lorenzo, Cristo che appare a s. Calogero ...
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ELMO, Serafino
Domenica Pasculli Ferrara
Nacque a Lecce il 14 maggio 1696 da Pietro e Veneranda Zaccaria (Foscarini, ms., sec. XX). Tuttavia, da una ricerca documentaria di Antonio Gambacorta (1971, [...] presente nella collezione e attribuibile all'Elmo. Del 1756 sono due quadri datati e firmati, rappresentanti entrambi La lavanda dei piedi, uno sovrapporta nella parrocchiale di Galatina, l'altro nella parrocchiale di Botrugno (Foscarini, ms., p. 159 ...
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Pietro, santo
Prosper Grech
La fonte principale della vita di P. è il Nuovo Testamento; questo però deve essere integrato da fonti patristiche e da testimonianze archeologiche. Nel Nuovo Testamento [...] secondo il quarto vangelo con la cena pasquale dei sinottici. Nella versione giovannea P. svolge un ruolo nell'episodio della lavanda dei piedi (Giovanni 13, 6-11), nella domanda circa l'identità del traditore (13, 24) e nella sua presunzione di ...
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lavanda1
lavanda1 s. f. [lat. lavanda, femm. (o neutro pl.) di lavandus gerundivo di lavare «lavare»]. – 1. a. non com. L’operazione del lavare, soprattutto parti del corpo, o di lavarsi: avresti bisogno di una buona l. (oggi più com. in questo...
lavanda2
lavanda2 s. f. [forse dalla voce prec., perché usata per profumare l’acqua per lavarsi]. – 1. a. In botanica, genere delle labiate (lat. scient. Lavandula), comprendente una trentina di specie, soprattutto del Mediterraneo, tra le...