INSETTICIDI (dal lat. insectum "insetto" e caedo "taglio, uccido")
Sostanze solide o liquide o gassose che hanno la proprietà di uccidere gl'insetti e, in senso più generale, i parassiti. Quando la loro [...] di salicilato di metile: è molto usato per distruggere le mosche. Il Blatticidium è un composto di canfora, essenze di lavanda, di spigo e trementina, benzina e spirito: è usato per uccidere gli scarafaggi. L'Eulan è composto di derivati solfonati ...
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Pittore senese. Le prime notizie di lui, rintracciate sinora, sono del 1278 quando, come in anni successivi (1279, 1286, 1291, 1292, 1294, 1295), dipingeva a Siena forzieri e legature di libri: lavori [...] nell'aggruppamento delle figure e nella narrazione stessa, in episodî, in gesti, con particolari insoliti. Per qualche esempio: nella Lavanda dei piedi è ripreso dall'iconografia bizantina perfino il gesto di Pietro, che si mette la mano sul capo, e ...
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Ronto, Matteo
Michele Messina
Grammatico e poeta latino (Creta, seconda metà del sec. XIV - Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, Siena, 1442). Nato da genitori veneziani (" Graecia... peperit me... Venetique [...] praemia digna ferens: / pro meritis tanti talisque laboris amoeni / haec tulit, ut fierem subligulatus ego; / vasa lavanda sui michi sordidis uncta coquina / praebuit et manibus subdidit illa scopam, / hinc michi discretum lessanda legumina dura ...
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PORCELLANA
L. Caterina
Gli studiosi occidentali dividono la p. in due tipi: p. dura e p. tenera. La p. dura è una scoperta cinese avvenuta già in tempi antichi, ma perfezionata durante la dinastia Tang [...] concentrazioni e in diverse condizioni di cottura dà luogo a una vasta gamma di colori dal grigio al verde, marrone, blu lavanda, ruggine; il nero si ottiene invece da una combinazione di ferro e manganese. La cottura può avvenire in due modi: in ...
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Miele
Gianni Tomassi
Il miele è una sostanza zuccherina, di consistenza viscosa e di colore biondo, ottenuta dal nettare dei fiori elaborato dalle api e immagazzinato nelle celle del favo. È stato [...] quelli di erba medica (Emilia Romagna, Lombardia e Veneto), di zagara e di timo (Sicilia, Calabria, Puglia), di lavanda (Liguria e Italia centrale), di corbezzolo (Sardegna, Italia centrale) e diversi altri. A seconda del metodo di estrazione, si ...
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machiavellismo
Termine entrato nel lessico filosofico-politico, ma anche nel linguaggio comune, sul finire del 16° sec., con lo scopo di indicare teorie e prassi politiche che si ritenevano ispirate [...] le recriminazioni sui mezzi appaiono del tutto ingiustificate, giacché «le membra cancrenose non possono esser curate con l’acqua di lavanda». Se per Hegel il m. è una scuola di alto sentire politico e di straordinario realismo, per De Sanctis (che ...
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MORONE, Domenico
Giuseppe Fiocco
Pittore, nato a Verona circa il 1442, morto ivi dopo il 1517. Mentre Liberale e il Bonsignori erano a Verona i rappresentanti della branca mantegnesca pura, Domenico [...] della Sacristia di S. Maria in Organo (1513). E se non possiamo proprio parlare di decadenza, per le opere che vanno dalla Lavanda dei piedi del museo di Verona alle pitture di Venezia (1517), e di Bergamo (1520), all'affresco guastissimo di S. Fermo ...
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Un tipo di disinfezione che si è molto affermato per la bonificazione terminale degli ambienti dove abbiano soggiornato i malati infettivi, è quello ai vapori di formaldeide, detto anche della disinfezione [...] battericida, talora spiccatissimo, è stato dimostrato per le essenze di timo, limone, arancio, bergamotto, ginepro, menta, lavanda, rosmarino, eucalipto, anice, sandalo, cannella ed altre ancora. Esse vengono usate o preparando miscele saponose che ...
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COZZA, Giovanni
Franco Barbieri
Figlio di Diego e di una non meglio specificata Angelica, nacque a Vicenza il 20 febbr. 1629 (Binotto, 1981, pp. 48 s.; Saccardo, 1981, p. 14); a Vicenza risiedette in [...] , Deposizione) appartengono al gruppo antecedente al 1676 registrato dal Boschini; tre (Presentazione al tempio, Trasfigurazione, Lavanda dei piedi) a quello 1676-1678 elencato dal Baldarini, che però equivoca tra "Trasfigurazione" e "Ascensione ...
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MICHELE da Firenze
Enrico Bellazzecca
MICHELE da Firenze. – Nacque a Firenze intorno al 1385 da tal Niccolò. Nominato da Vasari lo Scalcagna, M. è noto anche come Michele Dini, la cui dizione finale [...] e Ultima Cena nella parte di sinistra; i santi Giovanni Battista, Michele Arcangelo e Leonardo sulla lesena sinistra; Lavanda dei piedi, Cristo nell’orto, Orazione nell’orto, Deposizione dalla croce e Deposizione nel sepolcro nell’abside; Andrea ...
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lavanda1
lavanda1 s. f. [lat. lavanda, femm. (o neutro pl.) di lavandus gerundivo di lavare «lavare»]. – 1. a. non com. L’operazione del lavare, soprattutto parti del corpo, o di lavarsi: avresti bisogno di una buona l. (oggi più com. in questo...
lavanda2
lavanda2 s. f. [forse dalla voce prec., perché usata per profumare l’acqua per lavarsi]. – 1. a. In botanica, genere delle labiate (lat. scient. Lavandula), comprendente una trentina di specie, soprattutto del Mediterraneo, tra le...