ZAROTO, Antonio
Tammaro De Marinis
Tipografo, nato a Parma nel 1450, morto a Milano nel 1510. Figura principalissima nella storia della più antica tipografia milanese, aiutò dapprima Panfilo Castaldi, [...] volante di Leonardo Aretinti del 1495. Adoperò caratteri tondi e un tipo gotico caratteristico.
Bibl.: E. Motta, Di Filippo Lavagna e di alcuni altri tipografi del Quattrocento, in Arch. stor. lombardo, X (1898); G. Fumagalli, Lexicon Typogr. Italiae ...
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FREGOSO (Campofregoso), Pietro
Giustina Olgiati
Secondo di questo nome, figlio di Battista (I) e della sua prima moglie, Violante Spinola di Opizzino, nacque intorno al 1417, presumibilmente a Genova. [...] in due distinte aree di influenza, ponendo, di fatto, la Riviera di Levante sotto il controllo del conte di Lavagna, fu la premessa indispensabile per ottenere non solo l'appoggio del Fieschi all'impresa, ma anche la sua diretta partecipazione ...
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FIESCHI, Paolo
Maristella Cavanna Ciappina
Genovese, vissuto tra la seconda metà del sec. XV e i primi anni del XVI, la sua attività pubblica è documentata per un periodo piuttosto limitato (dal 1492 [...] Percivale fu Conte e di Caterina Carmandino fu Lorenzo. Il ramo del F. risulta decisamente secondario rispetto a quello dei conti di Lavagna (in quegli anni arbitro della politica genovese con Gian Luigi il Vecchio e i suoi figli) o anche a quello di ...
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Probabilità e statistica
Arnoldo Frigessi di Rattalma
Il calcolo delle probabilità unisce il linguaggio, i modelli, la teoria matematica e i procedimenti di calcolo necessari per lo studio analitico-quantitativo [...] La statistica è intrinsecamente interdisciplinare e il contesto lavorativo è più spesso un laboratorio sperimentale che una lavagna. Nonostante le sue radici siano ben conservate nell'ambito della matematica, tale disciplina è sempre più influenzata ...
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VALERIANI (Duraguerra), Pietro
Marco Ciocchetti
VALERIANI (Duraguerra), Pietro. – Figlio di Valeriano, che apparteneva ai Duraguerra, un’importante famiglia aristocratica originaria di Priverno nella [...] a Siena e pronunciare un solenne sermone, per sollecitare l’obbedienza della popolazione nei confronti di Percivalle Fieschi di Lavagna, vicario per la Toscana di Rodolfo d’Asburgo.
Alle dipendenze di Fieschi Valeriani operò poi come cancelliere, per ...
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CURTONI, Domenico
Franco Barbieri
Nato a Verona nel 1564 (Gazzola, 1962, p. 164), ultimo discendente della famiglia di Michele Sarimicheli (Langenskiöld, 1938, p. 182) e forse nipote di questo (Zannandreis [...] (1585-1596) ma estendersi a precise indicazioni relative al rivestimento (1607) delle pareti in lastre di marmo e di lavagna integrate da una decorazione di tele ed affreschi, concludendosi però solo più tardi, già dopo la sua morte (D'Arcais ...
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Noli
Adolfo Cecilia
. Centro costiero della riviera ligure di ponente, in provincia di Savona. Fu sotto la protezione di Genova fin dai primi anni del sec. XIII.
È separato dall'entroterra da un arduo [...] certamente in lunigiana, abbia visto di persona luoghi della riviera ligure; oltre N. egli ne ricorda altri, come Lerici, Lavagna, la Turbie. Non appare però accettabile che tale circostanza si sia verificata in occasione di un suo presunto, ma assai ...
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Arte
Tecnica decorativa con la quale, per mezzo di frammenti (ordinariamente piccoli cubi, detti tessere musive) di pietre naturali, di terracotta o di paste vitree, bianche, nere o colorate, applicati [...] m. è quello a rivoltatura, consistente nel comporre il m. su un supporto provvisorio (per es., di legno o di lavagna, inquadrato in bordi di legno smontabili), fissarlo mediante carta e tela incollate in modo da poterlo trasportare e riapplicare sul ...
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USCIO (A. T., 24-25-26)
Claudia MERLO
Comune della Liguria, in provincia di Genova. Comprende una serie di piccoli centri e aggregati, di cui il principale è Chiesa (361 m. s. m.), sede del comune, sparsi [...] di Uscio era di 3049 ab. nel 1911, 3839 nel 1931, di cui 709 a Chiesa, 198 a Cabona, gli altri nei centri di Calcinara, Terrile, Altare, ecc., o nelle case sparse.
Uscio è unita da carrozzabile sia a Recco, sia a Gattorna, nella Val di Lavagna. ...
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SAVOIA, Emanuele Filiberto
di, principe di Oneglia. –
Andrea Merlotti
Nacque a Torino il 17 aprile 1588, terzo figlio del duca Carlo Emanuele I e dell’infanta Caterina d’Asburgo.
Avviato alla carriera [...] a leggere e scrivere, l’abate Giacomo Gloria, che lo educò nella dottrina religiosa, il cosmografo Giovanni Battista Lavagna, che gli spiegò matematica, arti nautiche, geografia e cartografia, Bartolomeo Cristini, che lo addestrò in aritmetica e ...
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lavagna
s. f. e m. e agg. [dall’omonima cittadina ligure, in prov. di Genova]. – 1. s. f. Roccia metamorfica, scisto argilloso calcarifero, compatto, di colore plumbeo nerastro, che si distingue dall’ardesia per essere meno facilmente suddivisibile...
raspare
v. tr. e intr. [dal germ. *raspōn]. – 1. tr. a. Lavorare un oggetto con la raspa, per sgrossarlo, pulimentarlo o levigarlo, liberarlo da materiali superflui o incrostazioni: r. le gambe di un tavolo, uno spessore di fibra, gli zoccoli...