GOBATTI, Stefano
Davide Latella
Nacque a Bergantino, presso Rovigo, il 5 luglio 1852 da Giuseppe e Marianna Ghisellini. Abbandonati presto i corsi di ingegneria per dedicarsi interamente alla musica, [...] studiò privatamente con A. Busi a Bologna, poi con Lauro Rossi a Parma e a Napoli, dove quest'ultimo venne chiamato per ricoprire il posto di direttore del conservatorio. A Napoli il G. concepì la sua prima opera I Goti (tragedia lirica in 4 atti su ...
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Località nella valle del Tilemsi (Mali), in cui sono stati messi in luce due giacimenti preistorici occupati fra il 2000 e il 1300 a.C. Essi hanno dato abbondante industria litica, caratterizzata da asce [...] levigate o semilevigate, punte di freccia a peduncolo, a foglia di lauro, grattatoi e numerosi frammenti ceramici. Vari frammenti di crani. ...
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DE LUCA, Giuseppe
Maurizio Tiberi
Nacque a Roma il 25 dic. 1876, primo di sette figli, da Nicola e da Lucia De Filippi. A otto anni entrò a far parte della schola cantorum dei fratelli Carissimi a S. [...] , con E. Pinza e la bacchetta di T. Serafin), di Turandot di G. Puccini (16 nov. 1926, ancora diretto da Serafin, con G. Lauri Volpi e M. Jeritza) e di La campana sommersa di O. Respighi (il 24 nov. 1928, con la Rethberg, Martinelli e Pinza). Infine ...
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RAGUSA (A. T., 27-28-29)
Vincenzo EPIFANIO
Città capoluogo della provincia omonima: domina da occidente la valle dell'Irminio, o fiume di Ragusa, una delle più ampie e caratteristiche della regione Iblea, [...] la quale sale dal mare in direzione del M. Lauro. Divisa in due comuni nel sec. XIX, Ragusa Superiore e Ragusa Inferiore - questa detta poi Ibla - fu riunita in un sol comune nel tempo stesso in cui veniva elevata a capoluogo di provincia. Il nucleo ...
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Poeta e narratore polacco (Drohobycz 1894 - Londra 1969), fu tra i fondatori della rivista di avanguardia Skamander. Piene di entusiasmo sono le prime raccolte di versi (Wiosna i wino "Primavera e vino", [...] 1919; Wróble na dachu "Passeri sul tetto", 1921). Le successive, tra cui emerge Laur Olimpijski ("Lauro olimpico", 1927), hanno forma più pacata ed equilibrata (Wielka Niedźwiedzica "L'Orsa Maggiore", 1923; Pamiętnìk miłości "Diario di amore", 1925; ...
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(gr. Λεύκιππος) Mitico figlio di Enomao, re di Pisa in Elide. Secondo una variante della leggenda di Dafne, L. si travestì da donna per avvicinarla, ma, scoperto, stava per essere ucciso quando gli dei [...] lo resero invisibile. Apollo, geloso, si slanciò su Dafne, che ottenne da Zeus di essere mutata in lauro. ...
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Cesare (Cesare)
Indica l' " imperatore " per antonomasia: Pg VI 92, Pd VI 10; XVI 59 Se la gente... / non fosse stata a Cesare noverca; e ancora, con valore del tutto generico - come dimostra anche la [...] grafia con la minuscola - Pd I 29 rade volte.., se ne coglie [del lauro] / per triunfare o cesare o poeta. In Pg VI 114 con preciso riferimento ad Alberto d'Asburgo; in Pd VI 86 il terzo Cesare è Tiberio. In D. latino sono poi così designati anche ...
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Albero (Laurus nobilis) della famiglia Lauracee, alto fino a 10 m, con foglie persistenti coriacee, largamente lanceolate, fiori dioici, giallognoli, drupe ellittiche, nere, contenenti un seme con grossi [...] a clima temperato come pianta ornamentale. Dai frutti freschi si ottiene, per pressione o per bollitura, il burro di lauro, usato nella preparazione di cosmetici e nell’industria del sapone; dalle foglie, per distillazione in corrente di vapore, l ...
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TRABACCHI, Giuseppe
Anna Lisa Genovese
– Nacque a Roma il 25 novembre 1838 (Roma, Archivio storico del Vicariato, ASVR, parr. S. Agostino, Battezzati, c. 299), primogenito del cinquantasettenne Domenico, [...] anni a Roma, ‘decano’ (una sorta di maggiordomo) di monsignor Filippo Corsi nel Collegio Piceno (ASVR, parr. S. Salvatore in Lauro, Anime, 1837) e di Maria Iacchelli di Perugia, anch’ella domestica, sposata in seconde nozze (ASVR, Uff. III, Pos. Matr ...
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serbare (servare)
Antonietta Bufano
Significa " conservare ", nel senso di " mantenere ", " continuare ad avere ", oppure di " metter da parte "; è seguito sempre da un oggetto astratto, con l'eccezione [...] (oltre a Pd II 14, per cui v. oltre) di Rime C 45, detto di un albero che, come il lauro, il pino o l'abete, sua verdura serba anche nella stagione invernale. Con lo stesso valore nella perifrasi che designa Clizia (quella ch'a veder lo sol si gira, ...
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lauro
làuro s. m. [dal. lat. laurus: v. alloro]. – 1. a. In botanica, e nel linguaggio letter., altro nome dell’alloro: sovente avverrà che ’l crin si cigna Or di lauro, or di quercia, or di gramigna (T. Tasso); I miei l. gettai sotto i tuoi...
laura
làura (o lavra) s. f. [dal gr. bizant. λαύρα ‹làbℏra› (passato nel russo come lavra), che in epoca antica significa «cammino, strada» e poi «quartiere»]. – In origine, organizzazione monastica del primo medioevo, consistente in un gruppo...