Nel Medioevo, la prestazione dovuta al signore a ogni mutamento della persona del signore o del vassallo. La sua consistenza, inzialmente solo simbolica, si fissò nella proporzione di un decimo o di un ventesimo del valore del feudo.
Per l’analogia che i giuristi medievali stabilirono tra il feudo e l’enfiteusi, il termine passò a indicare anche la tassa di rinnovazione di tutte le concessioni di fondi ...
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Tassa che si pagava in epoca feudale in occasione di successione ereditaria di beni allodiali (in proprietà libera), così come per la successione di beni feudali si pagava il laudemio. Con lo stesso nome [...] si indicarono anche le prestazioni a cui, talora, era tenuto il livellario verso il padrone, in determinate epoche dell’anno, oppure l’assegno di rappresentanza corrisposto dallo Stato ai suoi funzionari; ...
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CACHERANO, Filiberto
Valerio Castronovo
Figlio di Giambattista dei signori di Cavallerleone (detti della Consolata per la loro abitazione in Torino dirimpetto alla chiesa della Consolata) e di Anna [...] Losa e Tommaso Ferrero, oltre a ricevere in dono nuovi beni tratti dalle confische, fra cui una cascina: tutti esenti dal laudemio, dal diritto di cavalcata e da altri obblighi fiscali. E ancora il 29 ott. 1646 incamerava un sostanzioso donativo di ...
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DE MARI, Agostino
Carlo Bitossi
Nacque nel 1586 o 1587 probabilmente a Genova, da Francesco di Agostino e da Lelia Pallavicini di Gio.Batta di Damiano, primo dei quattro maschi (dopo di lui Giovanni [...] ; e soprattutto terreni a volontà in "erifiteusi transitoria ad heredes quoscumque, et alienabile fra essi nuovi habitatori senza pagar laudemio di alcunasorte, col solo canone di soldi venti l'anno per ogni famiglia". Le numerose relazioni di quegli ...
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COLLALTO, Rambaldo
Gino Benzoni
Nato in località imprecisata il 21 settembre del 1579 da Antonio (1548-1620) e dalla sua prima moglie, la contessa mantovana Giulia Torelli, che era già vedova di Collatino [...] C. che poteva venir loro un minimo di comprensione e d'appoggio. Avido di denaro - basta verificare le sue pretese di cospicuo "laudemio" nel complicato "negozio di Correggio", nel quale, così il duca Francesco d'Este, per mano del Testi, il "punto ...
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laudemio
laudèmio s. m. [dal lat. mediev. laudemium, prob. der. del lat. laudare «approvare»]. – Nel medioevo, la prestazione in denaro che, ad ogni mutamento della persona del signore o del vassallo, era dovuta al signore; il termine passò...