Un'indagine che combini i problemi e i risultatì di discipline specializzate della scienza dell'antichità - archeologia, topografia, storia, epigrafia, linguistica, ecc. - è l'unica che possa dare un quadro [...] a espressioni di valore strettamente tecnico: può valere come esempio l'equivalenza stabilita tra etrusco ceriχu tésamsa = latino faciendum curavit = osco úpsannúm deded.
I rapporti dell'etrusco con le lingue indoeuropee circostanti si definiscono ...
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linguaggio
Domenico Russo
La più potente e duttile delle facoltà umane
Facoltà della mente che permette al genere umano di formare, apprendere, usare e cambiare le diverse lingue del mondo, il linguaggio [...] pochi, tre o quattro, gruppi più piccoli diversi tra loro (i gruppi più importanti sono quello delle lingue flessive, come il latino; agglutinanti, come il turco; isolanti, come il cinese). La terza: che all’interno di ogni gruppo ogni lingua ha tali ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] 19).
Il patrimonio lessicale boccacciano è fortemente incline all’ampliamento e all’innovazione: nelle opere giovanili, spiccano i latinismi, che in molti casi compaiono in prima attestazione e che solo in minima parte ebbero seguito nei successivi ...
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Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; [...] indefinito) e lo zero ammonterebbero a circa il 30% del totale.
In ambito europeo l’articolo è un tratto innovativo: il latino, ad es., ne era privo. Il novero delle lingue del mondo che ha sviluppato l’articolo in epoche relativamente recenti pare ...
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Con speciale riferimento all’Europa medievale romanza, si indica con il nome di scripta il sistema, diverso da una zona all’altra, con cui si rende nella scrittura la lingua: tali forme di realizzazione [...] li-/ primario e secondario), non esitano ad adottare proprie soluzioni grafiche anche in aperto contrasto con la tradizione latina (più di quanto non facciano i loro coevi colleghi fiorentini) e sembrano più interessati ad accogliere mode innovative ...
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Con bilinguismo si intende genericamente la presenza di più di una lingua presso un singolo o una comunità. Il bilinguismo in senso lato costituisce la condizione più diffusa a livello sia individuale [...] come il fiorentino) ad essere ‘salito’, andando a occupare gli ambiti che erano propri di un’altra lingua (il latino), in coincidenza con i primi tentativi di standardizzazione e di codificazione linguistica. A proposito di casi di questo tipo ...
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Niccolò Tommaseo (Sebenico 1802 - Firenze 1874) iniziò i suoi studi a Spalato, in seminario, per proseguirli a Padova, dove si laureò in legge nel 1822 e si dedicò all’approfondimento e al perfezionamento [...] ’autore stesso, versi di altri, poesie della tradizione popolare, traduzioni di classici. È redatto in quattro lingue (italiano, latino, francese e greco); in serbo-croato sono scritte le Iskrice (per motivi di censura edite separatamente a Zagabria ...
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Il presente è un tempo della ➔ coniugazione verbale il cui significato non si limita, come suggerisce il termine, a esprimere contemporaneità rispetto al momento dell’enunciazione, ma può anche denotare [...] cui] io tutto a scoverto [= senza riserva] al frate mi converto [= mi rivolgo] che m’ha penitenziato [= ha confessato] (Brunetto Latini, Tesoretto, da Squartini 2010a: 514)
A proposito degli impieghi di forme di presente con valore di passato si deve ...
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Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna nel 1922 e morì a Roma nel 1975. Dell’esperienza espressiva straordinariamente multiforme di Pasolini, che fu, oltre che scrittore, anche regista cinematografico, ricordiamo [...] varietà di forme concorrenti che era stata fin qui la ricchezza dell’italiano; la fine dell’osmosi con il latino; il prevalere del fine comunicativo sul fine espressivo con conseguente passaggio, in veste di «guida della lingua», dalla letteratura ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] penuria di magnificenza e di epicità del volgare italiano.
La fortuna del Tasso fu immediata (ancora vivente fu tradotto in latino, in vari dialetti e nelle maggiori lingue europee), ma, come si è visto, accompagnata da polemiche. La querelle tra ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...