Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] umanistica. Nella sua libreria figuravano tanto Euclide e Archimede quanto Plauto, Terenzio, Giovenale, Marziale e molti altri poeti latini, tanto il De revolutionibus orbium coelestium di Copernico quanto le opere di Boccaccio e il Don Chisciotte di ...
Leggi Tutto
Gino Roncaglia
Lingua e tecnologia
Usi della lingua e strumenti di rete
di Gino Roncaglia
27 gennaio
A San Francisco, Steve Jobs, fondatore e amministratore delegato di Apple, presenta iPad, ‘tavoletta’ [...] stampa a caratteri mobili, reinventato in Renania intorno alla metà del 15° secolo, contribuì grandemente alla diffusione dell’alfabeto latino in Europa e fuori e anche alla canonizzazione di altre scritture trasferite a stampa soprattutto a fini di ...
Leggi Tutto
CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] il diritto di fare ciò che i Fiorentini più non sapevano o non volevano, così come quasi tutti i più grandi scrittori latini non erano nati a Roma (p. 99).
La Crusca veronese diede subito luogo a vivaci polemiche. In tre dialoghi pubblicati a puntate ...
Leggi Tutto
CUGNONI, Giuseppe
Alessandra Cimmino
Nacque a Roma il 2 maggio 1824, da Valeriano e Angela Silvi, di un'agiata famiglia romana che sul finire del '700 svolgeva attività mercantile; fu pronipote di Giuseppe [...] degli anni '50 in poi, si orientò decisamente verso l'insegnamento e gli studi eruditi; dal 1856 fu infatti scrittore di latino e greco presso la Biblioteca Vaticana, e nell'anno scolastico 1858-59 ottenne l'incarico di supplente (dal 1867 professore ...
Leggi Tutto
L’assimilazione è il fenomeno per il quale un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) assume in tutto o in parte i tratti di un altro suono vicino (o di altri suoni vicini). Si tratta, quindi, della [...] suono interessato diviene in tutto uguale al suono assimilante (come per [k] e [t] nell’italiano fatto rispetto al latino factum o nella pronuncia settentrionale [ˈtɛnːiko] della parola tecnico). Nel secondo caso, invece, il suono assimilato diviene ...
Leggi Tutto
Nella tradizione retorica occidentale il termine amplificazione (lat. amplificatio, exaggeratio; greco áuxesis, da auxánō «accrescere») indica un complesso di tecniche che intensificano i discorsi con [...] , consiste nel far variare segmenti del discorso col mantenere, l’aggiungere o il ricapitolare le informazioni via via offerte.
La latinità riceve il termine dalla tradizione greca e lo diffonde attraverso la Retorica a Erennio (opera del I sec. a.C ...
Leggi Tutto
La vocale di appoggio è una vocale che facilita la pronuncia sia di consonanti o di sequenze consonantiche particolarmente difficoltose, perché rare, complesse e dunque marcate dal punto di vista della [...] è anch’essa una vocale palatale).
La prostesi di /i/ davanti ai nessi s + consonante – i quali già in latino volgare venivano pronunciati con vocale d’appoggio, generalmente /i/ – intende evitare una sequenza consonantica non abituale nella fonotassi ...
Leggi Tutto
BIADENE, Leandro
Aldo Menichetti
Nato a Treviso il 23 apr. 1859 da Alberico ed Amalia Mercato, compì gli studi superiori a Bologna, dove ebbe a maestro G. Carducci; conseguì nel 1883 la libera docenza [...] conviviali dal Morale scholarium di Giovanni di Garlandia, in Mélanges Chabaneau,Erlangen 1907, pp. 1003-17; ed infine di due testi latini di identico argomento, nelle Memorie dell'Acc. di scienze, lettere ed arti di Padova,LIV(1937-38), pp. 17-29 ...
Leggi Tutto
Ottava lettera dell’➔alfabeto, la ‹h› in italiano, diversamente da quel che accade in altre lingue (come inglese e tedesco), è ‘muta’, cioè non si pronuncia. Soltanto in alcune interiezioni (➔ interiezione; [...] che richiedono avere come ausiliare: i bimbi hanno mangiato?) si spiega anche con la fedeltà etimologica alle forme originarie latine: habeo, habes, habet, habent, come è accaduto del resto in altre lingue romanze (lo spagnolo e il portoghese, non ...
Leggi Tutto
IMPERFETTO, INDICATIVO
L’imperfetto indicativo è un tempo verbale che indica un’azione avvenuta nel passato e considerata nel suo svolgersi, nella sua durata, senza riferimento al suo inizio, alla sua [...] (imperfetto prospettivo)
Mi disse che Giulia partiva per la Scozia il giorno dopo.
Storia
Per ragioni etimologiche (latino amabam), nell’italiano antico e a lungo nella tradizione letteraria, la 1a persona singolare dell’indicativo imperfetto era ...
Leggi Tutto
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...