VEZZEGGIATIVI, SUFFISSI
I suffissi vezzeggiativi sono ➔suffissi che esprimono una connotazione affettiva.
Possono essere usati in combinazione con vari elementi:
– nomi
fratello ▶ fratellino
– aggettivi
piccolo [...] un significato vezzeggiativo o peggiorativo
Che bel calduccio!
Un povero impiegatuccio.
Storia
Attraverso l’uso vezzeggiativo, alcuni diminutivi latini – perduto il valore affettivo – sono diventati aggettivi di grado positivo, come orecchia dal ...
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INCOATIVI, VERBI
I verbi incoativi sono verbi della III coniugazione che presentano l’inserimento dell’➔interfisso -isc- tra la ➔radice e la ➔desinenza.
Questo ampliamento avviene solo in alcune voci.
• [...] ’imperativo
inser-isc-i!, guar-isc-a!, reag-isc-ano!
Storia
Questi verbi si chiamano incoativi per analogia con i verbi latini in -sco come senesco ‘comincio a invecchiare’ o pallesco ‘comincio a impallidire’, che indicano l’inizio di un’azione (dal ...
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Umanesimo Periodo storico le cui origini sono rintracciate dopo la metà del 14° sec., e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco e più consapevole fiorire degli studi sulle lingue [...] dell’U., era naturale che presto o tardi, svanita l’antistorica speranza di una resurrezione pura e semplice della lingua latina, ci si accorgesse che essa non poteva essere raggiunta se non attraverso l’adozione della lingua da tutti parlata; era ...
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Filosofia
Ciò che non dipende da altro per la sua realtà, opposto quindi a ‘condizionato’, ‘dipendente’, e non esclude la relazione per la quale un altro dipenderebbe da lui.
Connesso a questo significato [...] il participio (per es.: detto questo, se ne andò), meno comunemente con il gerundio (per es.: strada facendo, così dicendo). In latino, era frequente con l’ablativo a.; in greco, con il genitivo a.; in altre lingue, con lo strumentale, con il dativo ...
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WALDE, Alois
Vittore Pisani
Glottologo, nato a Innsbruck il 30 novembre 1869, morto ivi il 3 ottobre 1924. Compì gli studî nella città natale e vi si addottorò nel 1894, dopo avere per un anno frequentato [...] in Indog. Forsch., XIX, 98-111, in cui si tenta mostrare che ghr- ghl- si sono deaspirati in latino se nella sillaba seguente stava originariamente un'aspirata; l'opuscolo Über älteste sprachliche Beziehungen zwischen Kelten und Italikern, Innsbruck ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] kalashnikov puntati su innocenti, dai suk dove si va a comprare il proprio esser fatto a pezzi. La storia umana che parla latino, non è meno sanguinosa, ma è un’emorragia fermata per sempre, ed ecco nitente la massima di Tommaseo: «Solo il passato è ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] si riflettono nelle varietà di italiano, sono i seguenti:
(a) le consonanti finali di parola tendono a cadere già in latino classico (in partic., m# t#; s#) e nelle varietà settentrionali tendono a scomparire anche le vocali finali diverse da -a ...
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DEL FURIA, Francesco
Maura Scarlino Rolih
Nacque a Pratovecchio (prov. di Arezzo) da Paolo e Margherita Mercatelli il 28 dic. 1777. Terminati gli studi elementari, nel 1788 A. M. Bandini, bibliotecario [...] 1828), o come quando lesse all'Accademia della Crusca la sua famosa lezione Se il Pataffio sia opera di ser Brunetto Latini, perdimostrare che l'opera non poteva essere di Brunetto, lezione pubblicata poi nel 1829 nel t. II degli Atti dell'Accademia ...
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Le parole relative al corpo umano hanno un’importanza specifica nella lingua in quanto occupano un posto di rilievo in una varietà di ambiti specialistici, come la medicina (e più latamente le scienze [...] , milza, intestino, rene, vescica, ecc.), e così via.
Gran parte dei nomi delle parti del corpo proviene dal latino, per trafila ereditaria o tramite reintroduzione successiva in forma di ➔ cultismi. Il campo lessicale delle parti del corpo tuttavia ...
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Il termine agente è spesso usato in linguistica in modelli e per scopi diversi: basti ricordare il complemento di agente della grammatica tradizionale o il ruolo semantico dell’agente nella teoria dei [...] esiti ironici e spregiativi (forcaiolo, modaiolo, tombarolo).
I suffissi -iere e -iero sono infine anch’essi derivati dal latino -arius, ma attraverso la mediazione del francese, essendo i risultati dell’adattamento all’italiano di formazioni in -ier ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...