Linguistica
In alcuni sistemi verbali (per es., del latino e dell’italiano), modo del verbo che di norma esprime oggettivamente la semplice enunciazione o constatazione di un fatto e, soggettivamente, [...] un’azione pensata o ritenuta reale.
Scienza militare
I. da manovra Parola convenzionale, o, genericamente, segnale con cui nelle esercitazioni militari si usano indicare unità e comandi non effettivamente ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] . Atti delle Giornate di studio (Torino, 19-20 febbraio 2007), Frankfurt am Main, Lang, pp. 13-30.
Coleman, R.G.G. (1987), Latin and the Italic languages, in The world’s major languages, edited by B. Comrie, London, Croom Helm, pp. 180-202.
D’Achille ...
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SCRITTURA
Armando Petrucci
(XXXI, p. 232)
Storia della scrittura. - Ove si considerino s. tutte le "tracce grafiche dotate di significati convenzionali" (G.R. Cardona) che gli uomini hanno adoperato [...] della stampa a caratteri mobili, reinventato in Renania intorno alla metà del 15° secolo, contribuì grandemente alla diffusione dell'alfabeto latino in Europa e fuori e anche alla canonizzazione di altre s. trasferite a stampa soprattutto a fini di ...
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SPEGNERE O SPENGERE?
Entrambe le forme, derivanti dal latino expingere, sono corrette.
Tuttavia, spegnere è ampiamente diffusa in tutta Italia, mentre spengere è usata soltanto in Toscana.
È significativo [...] che anche uno scrittore molto attento al modello toscano come Alessandro Manzoni abbia preferito la forma spegnere
Non che spegnesse nell’animo quella molesta pietà (A. Manzoni, I promessi sposi) ...
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RE-, RI-
È un ➔prefisso che deriva dal latino re-. Indica il ripetersi di un’azione nello stesso senso o in senso contrario, e si trova in parole composte in cui il secondo elemento è più spesso un verbo
reagire
reiterare
respingere
In [...] alcuni casi, oltre alla forma re-, è possibile anche quella ri-
recuperare / ricuperare
remunerare / rimunerare
Talvolta re- (o ri-) non ha valore di ripetizione, ma funzione derivativa
refrigerare (= ...
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Mentre in latino il comparativo di maggioranza (➔ comparativo) e il ➔ superlativo erano generalmente sintetici, espressi cioè attraverso suffissi (-ior/-ius per il comparativo; -issimus/-a/-um per il superlativo), [...] sintetico, rifiutano le forme in -issimo e ammettono, con alcune eccezioni, solamente quelle in -(er)rimo, riprese dal latino, presentando così una radice alterata rispetto a quella del grado positivo:
(14) acerrimo (superlativo di acre, da acerrimum ...
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VELIO Longo (Velius Longus)
Massimo Lenchantin De Gubernatis
Grammatico latino che fiorì nell'età di Adriano.
Compose varie opere di contenuto grammaticale, e cioè uno scritto De usu antiquae lectionis, [...] parecchie citazioni negli scolî virgiliani a noi pervenuti. Si conserva di lui un trattato De orthographia (Keil, Grammatici Latini, VII, p. 46), nel quale cita, come è naturale, i predecessori più autorevoli (Accio, Lucilio, Varrone, Verrio Flacco ...
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PROPRIO O PROPIO?
La forma corretta è proprio (dal latino proprium ‘personale’)
Frank, sei proprio sicuro che non ti vuoi fermare? (G. Faletti, Io uccido)
Sconsigliabile è la variante popolare propio [...] (derivata dalla stessa base latina), sebbene anticamente fosse comune anche nella lingua scritta
s’io vedessi la propia persona (G. Boccaccio, Decameron). ...
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ESTREMO
Dal punto di vista etimologico, estremo deriva dal latino extremus, superlativo di exter ‘che sta fuori’.
Il significato fa riferimento a ‘ciò che è o rappresenta il termine ultimo (in senso [...] locativo o temporale) di qualche cosa’
Nell’estremo versante occidentale della Grecia
L’estremo istante della sua vita
È usato di frequente anche con il significato figurato di ‘eccessivo’ o semplicemente ...
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Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] processo consistente nello scambio di messaggi o di informazioni, attraverso un canale e secondo un codice, tra un sistema (animale, uomo, macchina) e un altro della stessa natura o di natura diversa. ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...