Seconda lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Deriva dal beta greco (B), che rappresenta il bēt fenicio, con stesso valore fonetico. L’uso di B con valore di v (e della sua modificazione Ƃ con valore [...] a uno sviluppo che si riscontra anche in altre lingue e tra l’altro (per la b in posizione intervocalica) nel latino dell’età imperiale. La sua forma nell’antico alfabeto fenicio era ɠ. Dalla forma fenicia, mutata la direzione verso destra, derivano ...
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Ottava lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Nell’alfabeto fenicio indicava la spirante kh, in quello greco primitivo la spirante laringale h, rappresentata in seguito dallo spirito aspro (‛); la [...] etimologici ph, th, ch, insieme a molti altri che sono stati formati durante il Medioevo nell’adattamento dell’alfabeto latino alla fonetica delle lingue romanze e germaniche.
L’italiano non possiede un fonema h, come non lo possiedono le altre ...
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Decima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta l’occlusiva velare sorda (il suono proprio di c in casa, fuoco, acuto).
Linguistica
Nell’alfabeto fenicio portava il nome di kap e con la forma
rappresentava [...] e o i (per es., ke = che). Nelle lingue germaniche invece, e così nelle altre non romanze che si servono dell’alfabeto latino, e a maggior ragione negli alfabeti derivati da quello greco, la lettera k si è conservata.
Astronomia
La lettera K indica ...
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Ventiduesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Sconosciuta all’alfabeto latino classico, vi fu aggiunta durante il Medioevo nell’uso dei popoli germanici, dapprima nella forma uu, VV, poi nella [...] , la lettera w è pronunciata di regola come v. La stessa pronuncia si dà anche ai w che compaiono in carte latine medievali, dove rappresentano il suono ghu̯ di vocaboli germanici, continuato da ġu̯ in voci italiane di sviluppo popolare (es., guasto ...
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Quarta lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio. Dall’originaria capitale si sono svolte, tanto nell’alfabeto latino quanto nel greco, le varie [...] principio di sillaba, cioè quando ha grado tenue. La d italiana è in quasi tutte le posizioni l’esito normale della d latina; nel grado tenue, inoltre, ha preso il posto della t in molte parole più o meno popolari (es. strada, lat. strata). Davanti ...
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Quindicesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma è rimasta pressoché immutata dalla scrittura romana del periodo imperiale fino all’età moderna. La P della scrittura romana più antica differiva [...] ); tra due vocali, scempia (per es. capo, lat. caput) o doppia (per es. coppa, lat. cuppa). Da notare che la p latina seguita da consonante non liquida subisce l’assimilazione (per es. cassa, lat. capsa; sette, lat. septem), e che quella seguita da i ...
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Nome latino del vento di ponente (nell’antichità generalmente identificato con il greco zefiro), che con il suo tepore favorisce lo sviluppo delle piante. ...
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Tredicesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma maiuscola (N) è simile a quella già posseduta dall’alfabeto fenicio. La forma minuscola deriva da quella della minuscola antica romana e [...] e quindi con il passaggio dell’aria attraverso la cavità nasale.
La n italiana è in generale la continuazione della n latina, in qualsiasi posizione: così tra due vocali, sia nel grado tenue (es. vino, lat. vinum), sia nel grado rafforzato (es. penna ...
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Prima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Deriva dall’alfabeto fenicio, attraverso quello greco; il suo nome greco alfa è l’adattamento della parola fenicia ’lp «toro», dalla forma primitiva del [...] atona), o alla diversa provenienza regionale del singolo parlante. La a italiana continua sia le a brevi, sia le a lunghe latine, toniche e atone.
Astronomia
A indica una classe spettrale di stelle, suddivisa in 10 sottoclassi, da A0 ad A9.
Fisica ...
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Sedicesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto fenicio indicava una consonante enfatica, e ha conservato questo valore negli alfabeti semitici. Accolta nell’alfabeto greco primitivo [...] proprio da esprimere (bastava il K); rimase però in uso nella forma Ϟ come segno numerale con il valore di 90. I Latini nell’adottare l’alfabeto calcidese accettarono anche la lettera q, e, come il modello, la usarono davanti alle vocali o, u. Ben ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...