Scrittore francese (prima metà sec. 11º); gli si attribuisce fra l'altro un poema latino, in esametri, De viribus herbarum, utilizzato nelle scuole di medicina, specie in quella salernitana. ...
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Ammiraglio e letterato siciliano (sec. 12º), nipote dell'ammiraglio Basilio. Tradusse dal greco in latino gli Oracoli della Sibilla Eritrea, dall'arabo l'Ottica di Tolomeo e aiutò Enrico Aristippo a tradurre [...] l'Almagesto. Lasciò anche 24 poesie in greco ...
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Figlia di Giovanni di Brienne re titolare di Gerusalemme, sposò (1231) Baldovino II imperatore latino di Costantinopoli. Poco prima che il marito perdesse il trono (1261) venne in Occidente a chiedere, [...] invano, aiuti per lui contro i Greci ...
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Cronista, domenicano (n. 1255 circa - m. 1330 circa). Superiore a Bologna (1313), tradusse in latino il Milione di Marco Polo, e scrisse un Tractatus de locis Terrae Sanctae (ne aveva avuta personale esperienza [...] nel 1319-20), un Chronicon (754-1322) e una Tabula privilegiorum Ordinis Praedicatorum ...
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Umanista (Alcañiz, Teruel, forse 1514 - Valenza 1580), tardo rappresentante dell'erasmismo. Insegnò greco e latino a Saragozza e a Valenza. Della sua vastissima opera si ricordano principalmente: Silva [...] de vocablos y phrases de monedas y medidas (1563), Rhetorica (1566-67), Vocabulario del humanista (1569), El estudioso cortesano (1573) ...
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Poeta (n. Arezzo metà del sec. 14º - m. primi del sec. 15º). Scrisse in latino 10 Ecloghe ed Epistulae metricae; in volgare un poemetto allegorico sulla vittoria delle Virtù sui Vizî (Victoria virtutum), [...] e un poemetto in terzine sul sacco di Arezzo del 1381 (Liber Inferni Aretii) ...
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Scrittore lettone (1847-1928), studioso di mitologia e leggende degli antichi Lettoni; prof. di latino all'univ. di Tartu. Volle creare un'epopea nazionale e pubblicò Dievs un Velns ("Dio e diavolo", 1885) [...] e il poema Niedrīšu Vidvuts (1891) che raccoglie diligentemente le migliori leggende lettoni ...
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Chierico di origine francese (m. 1050 circa), vissuto a Basilea; scrisse due poemi in latino: il Synodicus, in cui descrive una disputa allegorica nella quale intervengono Thlepsis e Neocosmo rappresentanti [...] rispettivamente il Vecchio e il Nuovo Testamento sotto la guida di Sophia; e il Paraclitus, dialogo in distici rimati che ha per protagonisti un peccatore pentito e la Grazia divina ...
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Abate di S. Martino e di S. Sinforiano (m. 1152), autore di un poemetto latino In laude urbis Metensis in esametri leonini, nel quale esalta l'importanza e la bellezza della sua città, e di una grande [...] Vita s. Martini (1135 circa) in versi ritmici in due libri, preceduta da due prologhi con le descrizioni di Metz e Tours ...
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Erudito (Nîmes 1629 - Parigi 1686). Assai precoce, apprese, sotto la guida del padre, il latino, il greco e l'ebraico; collaborò col Du Cange nella compilazione del catalogo dei manoscritti greci della [...] Bibliothèque du Roi; è soprattutto noto per l'edizione e la raccolta (1672) dei Padri apostolici e per gli Ecclesiae graecae monumenta (1677-78) ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...