Poeta e critico letterario (Amsterdam 1740 - Leida 1811). Scrisse in latino soprattutto elegie, epicedî, encomî (Poemata). Pubblicò l'Antologia Greca con la versione latina del Grozio (1795-1810). ...
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Filologo classico britannico (Barning, Kent, 1834 - Oxford 1913); professore di latino a Londra e a Oxford. Studiò Catullo (ediz. commentata, 2 voll., 1867; Commentary on Catullus, 1876; traduzione in [...] versi, 1871) e curò le edizioni di Aviano (1887), di Velleio Patercolo (1898), dell'Appendix Vergiliana (1908) ...
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Filologo e storico (Redding, Connecticut, 1860 - Montreux 1924); prof. di latino nelle univ. di Chicago (dal 1891) e di Princeton (dal 1908). Si è occupato soprattutto di storia politica di Roma: Society [...] and politics in ancient Rome (1909), Roman politics (1923), Municipal administration in the Roman Empire (edito postumo, nel 1926, a cura di A. Ch. Johnson) ...
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Poeta (n. Firenze dopo il 1350 - m. 1417). Difese in latino Petrarca, Boccaccio e soprattutto Dante, che anteponeva a ogni poeta antico e moderno. Continuò i modi dello stil novo, soprattutto di Cavalcanti, [...] di Cino, di Dante, ma fu particolarmente affascinato da Petrarca, come prova la struttura stessa del suo piccolo canzoniere, modellato sull'impianto di quello petrarchesco ...
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Umanista e polemista cattolico (Kierspe 1499 - Emmerich 1559), docente di latino e greco al ginnasio di Emmerich (1524) e rettore (1534); lasciò, tra l'altro, scritti polemici contro Lutero e contro H. [...] Pileus, e commentarî sui Salmi e sul Vangelo di S. Matteo, editi postumi dai suoi figli Dietrich e Tilmann (1560) ...
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Condottiero (m. Castel della Pieve 1502). Figlio naturale del card. Latino, militò a fianco del suo maestro e parente Gentile Virginio O.; dopo l'uccisione di questo, in Castel dell'Ovo, passò al servizio [...] della Chiesa e di Cesare Borgia. Ebbe però gran parte nella cospirazione della Magione contro il suo signore sì che, caduto prigioniero in Senigallia (1502), finì strangolato, col cugino Francesco, duca ...
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Filologo (Lucignano in Valdichiana 1829 - Firenze 1903). Garbato traduttore dal latino, prof. di lettere classiche nei licei, passò nel 1866 a lavorare al Vocabolario della Crusca. Moderato manzoniano, [...] pubblicò per suo conto un assai noto Vocabolario italiano della lingua parlata (1875-76) con la collab. di P. Fanfani, e col genero O. Bulle il Nuovo dizionario italiano-tedesco e tedesco-italiano (2 voll., ...
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Filosofo neoplatonico (4º sec. d. C.), forse cristiano; tradusse in latino e commentò parte del Timeo platonico (fino a 53 B) utilizzando, e forse anche direttamente traducendo, un'analoga opera greca [...] di ispirazione neoplatonica. Il commento di C. costituì nel Medioevo, e soprattutto nei secoli 9º-12º, una delle principali fonti attraverso la quale si ebbero larghe conoscenze di filosofia antica, soprattutto ...
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Filologa (Auburn, Alabama, 1886 - Bryn Mawr, Pennsylvania, 1969); prof. di latino al Bryn Mawr College dal 1927 e direttrice della sezione classica dell'Accademia americana di Roma (fino al 1955). Opere [...] principali: The cults of Ostia (1912); Local cults in Etruria (1923); The divinity of the Roman emperor (1931); Party politics in the age of Caesar (1949); The voting districts of the Roman republic (1960); ...
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Umanista (Limoges 1508 - Parigi 1588). Scrisse fini poesie, specialmente in latino, che raccolse e pubblicò sotto il titolo di Poemata (1586). Maestro di greco di Jean-Antoine de Baïf, figlio dell'umanista [...] Lazare, ebbe come uditore anche Ronsard, e quindi lo stesso Ronsard, con Baïf e Du Bellay, seguirono le sue lezioni al Collège de Coqueret, dove si formò il primo nucleo della Pléiade. Precettore dei figli ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...