Morfologia
Francesco De Renzo
La struttura delle parole
La morfologia scava dentro le parole. Al loro interno le parole possono contenere elementi che ci permettono di distinguere, per esempio, i nomi [...] in relazione al genere, al numero, al modo, al tempo, alla persona e, in alcune lingue, come il latino (lingue morte), al caso. Queste variazioni riguardano le parole che appartengono alle parti del discorso dette appunto variabili: aggettivi ...
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In fisica, funzione introdotta per caratterizzare particolari campi di forza posizionali ed estesa, sotto opportune condizioni, a campi vettoriali di natura qualsiasi.
Per estensione, il complesso dei [...] o con l’aggiunta di particelle, esprime un’azione pensata come possibile, sia in forma positiva sia in forma negativa. In greco e in latino si distinguono un p. del presente e un p. del passato. In greco il p. del presente si esprime con ἄν (o κε) e ...
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Stato dell’America Meridionale. Confina a NO con il Panama, a SO con l’Ecuador, a S con il Perù, a SE con il Brasile, a E e NE con il Venezuela; ha in tutto 5240 km di frontiere terrestri e 2900 km di [...] Mendoza è noto anche in Europa, più che per il romanzo Años de fuga (1979), ambientato nel variopinto mondo dei rivoluzionari latino-americani esuli a Parigi, per essere una sorta di biografo del suo amico García Márquez, in testi in cui il ritratto ...
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Sicilia Regione a statuto speciale dell’Italia insulare (25.832 km2 con 4.875.290 ab. nel 2020, ripartiti in 390 Comuni; densità 189 ab./km2), costituita dall’isola omonima, la più estesa del Mediterraneo, [...] in tutte le parlate, i tratti peculiari del gruppo: mentre, infatti, è esteso a tutta la S. l’esito dd (cacuminale) del latino ll (cavaddu da caballus), comune al calabrese, al pugliese e al sardo, la metafonesi condizionata da -i e -u e il passaggio ...
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Nella vecchia nomenclatura delle parti della linguistica, ramo della scienza linguistica che studia i suoni, o fonemi, articolati dall’apparato di fonazione umano allo scopo di significare.
La f. si distingue [...] , del gruppo di sonora aspirata più sorda al gruppo di sonora più sonora aspirata; la legge di Darmesteter, per cui le vocali intertoniche originarie presentano, nel passaggio dal latino al francese, la stessa evoluzione delle vocali finali atone. ...
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Strutturalismo
GGiulio C. Lepschy
di Giulio C. Lepschy
Strutturalismo
SOMMARIO:
1. Introduzione. 2. Saussure: a) sincronia e diacronia; b) lingua e parole; c) sintagmatica e paradigmatica; d) significante [...] che non è giudicato storico dagli storicisti una grammatica storica che indichi i mutamenti fonetici dall'indoeuropeo al latino, o dal latino all'italiano, non è di solito considerata (e di fatto generalmente non è) una ‛storia', e non offre ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] , il diacritico [ ̥ ] segnala la desonorizzazione.
La lunghezza della vocale può essere distintiva, come in latino (➔ latino e italiano) oppure contestualmente determinata (➔ variante combinatoria), come in italiano, ove le vocali in sillaba aperta ...
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I pronomi personali, come tutti i ➔ pronomi, sono una sottoclasse della categoria più generale delle cosiddette pro-forme, parole semanticamente vuote (o quasi) che servono a sostituire altre unità linguistiche [...] d’oggi (specie quella parlata) e sono semmai impiegate in alcune varietà della ➔ lingua scritta (scientifica, burocratica, letteraria).
Il latino non aveva forme specifiche per i pronomi di terza persona singolare e plurale e usava al loro posto i ...
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In linguistica il prestito indica un qualsiasi fenomeno di ➔ interferenza, dovuto al contatto e all’influsso reciproco di comunità che parlano lingue diverse, e non solo lingue letterarie o generalmente [...] loro flusso era determinata dal prestigio culturale di cui godeva una data lingua (si pensi ai ➔ grecismi presenti nel latino) o dalla sua superiorità in determinati ambiti (si pensi ai termini militari conosciuti in seguito alle invasioni germaniche ...
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Gli allomorfi sono le diverse forme che un morfema assume e che non determinano cambiamenti nel suo significato; il procedimento connesso si chiama allomorfia (➔ morfologia). Un esempio di allomorfo è [...] la prima parola di ogni coppia è entrata in italiano per via colta tramite lo scritto ed è quindi più vicina alla forma latina originaria, mentre la forma delle altre parole dipende dai cambiamenti intervenuti nella modalità parlata nel passaggio dal ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...