In linguistica e grammatica, un aspetto della categoria grammaticale del numero che, contrapposto al singolare (e, dove esiste, al duale, triale e quattrale), indica che le persone o le cose sono più di [...] -grigie o grige). Un caso particolare è costituito dai sostantivi maschili che al p. assumono la terminazione -a del neutro latino, diventando femminili (l’uovo-le uova, il lenzuolo-le lenzuola ecc.), mentre per alcuni di essi sussistono tutte e due ...
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L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] . Come risultato di questo processo si è avuta la riorganizzazione su nuove basi del fenomeno di accordo che in latino era controllato dall’oggetto diretto. Peraltro, la gamma di oscillazione che abbiamo descritto per la varietà standard di italiano ...
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L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] stava per realizzare o che s’intendeva realizzare, ma che poi non ha avuto luogo. Questa funzione, derivante dall’imperfetto conativo latino (Rohlfs 1969: § 671), si trova innanzitutto con verbi telici e risultativi:
(30) ieri Luigi faceva l’esame di ...
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I possessivi (aggettivi e pronomi) indicano una relazione tra un’entità e un possessore (reale o figurato). In particolare, essi rinviano a colui che instaura una relazione (per lo più di possesso, ma [...] sue) sono usate anche per indicare un possessore plurale (cfr. Ambrosini 1978: 182; Serianni 1988: 229), così come avveniva in latino con suus -a -um (e come avviene in spagnolo):
(43) Suo cimitero da questa parte hanno con Epicuro tutti suoi seguaci ...
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Il sintagma preposizionale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) composto da una preposizione (che fa da testa del sintagma; ➔ preposizioni) e da un elemento da essa retto (➔ reggenza). Spesso questo elemento, [...] con il sistema dei casi le funzioni delle preposizioni sono svolte in parte o in tutto dalle desinenze dei casi. Il latino classico aveva un sistema misto, mentre l’italiano come la maggior parte delle altre lingue romanze (il romeno ha conservato ...
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Le frasi finali devono il nome al loro uso più qualificante: l’espressione del fine (o scopo). Tuttavia, la relazione tra frasi finali e fine non è biunivoca: da un lato, il fine è una relazione concettuale [...] nuova V)
(46) et questa causa si pone in iudicio […] acciò ch’elli iudichino tra lle parti quale àe iustizia (Brunetto Latini, La Rettorica XXII)
(47) il re […] lasciò in aguato di fuori da Messina due capitani […], a ffine che […] venissono loro ...
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FORNACIARI, Luigi
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 17 sett. 1798 da Angelo, "tesoriere pubblico" nell'amministrazione ducale, e da Rosaria Tognini.
Studiò grammatica e retorica nelle scuole di S. [...] 1982, pp. 98-101; M.A. Frangipani, Gli "Esempi di bello scrivere" di L. F. nei programmi scolastici postunitari, in Studi latini e ital., 1986, n. zero, pp. 161-182; C. Ossola, Tra lingua e storia, in Letteratura italiana (Einaudi), II, Torino 1986 ...
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Si chiama copula (dal lat. cōpula(m) «unione, legame») qualunque elemento svolga nella frase la funzione di collegare un soggetto e un costituente non verbale in una predicazione. Nel modello classico, [...] (2) e l’accordo con il soggetto (3):
(2) Mario era un insegnante
(3) Mario e Luisa sono insegnanti
In latino classico il rapporto di predicazione nominale era espresso anche senza copula, con la semplice giustapposizione di un soggetto e di un ...
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Gli affissi sono elementi (tecnicamente morfi legati) che si aggiungono a una radice per formare una parola morfologicamente complessa: per es., in invisibile in- e -bile sono affissi che si collegano [...] usato per formare ➔ avverbi (facilmente, improvvisamente, solamente, velocemente), il cui etimo è riconducibile al lessema latino mente; alcuni prefissi sono riconducibili a preposizioni o avverbi locativi (come in frapporre, sottoscrivere).
Gli ...
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DEL PRETE, Leone
Maura ScarlinoRolih
Nacque a Lucca nel 1821 da Lorenzo e da Teresa Fabi. Dopo gli studi liceali compì nella sua città gli studi di giurisprudenza, seguendo le orme del padre.
Lorenzo [...] della Madonna d'Orsanmichele dei secoli XIII e XIV, ibid. 1859; Storia d'Apollonio di Tiro, Romanzo greco dal latino ridotto in volgare italiano nel secolo XIV, ibid. 1861; lacopo da Sanseverino, Viaggio fatto con altri gentiluomini, ibid. 1868 ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...