GUARNERIO, Pier Enea
Francesco Avolio
Nacque a Milano il 1° luglio 1854. Conseguita la laurea in lettere, scelse l'insegnamento e fu destinato alle scuole medie della Sardegna, dove restò per cinque [...] incarico che mantenne fino alla morte.
In questo periodo proseguì, sviluppandole, le sue ricerche in ambito indoeuropeo e latino, iniziate già nel 1893 con il contributo che volle intitolare Diporti glottologici. Di alcuni recenti studi di fonologia ...
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I modi del verbo sono sottoinsiemi di forme della ➔ coniugazione verbale caratterizzati da un complesso intreccio di proprietà semantiche, sintattiche e pragmatiche. Nel sistema verbale italiano si distinguono [...] un punto di vista diacronico, le attuali forme di futuro e condizionale derivano infatti dalla sintesi di perifrasi tardo latine basate sullo stesso meccanismo di formazione: cantare ha(b)eo > cantaraio > canterò; cantare habui > *cantare he ...
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CAIX, Napoleone
Tullio De Mauro
Nato a Bozzolo (Mantova) il 17 ag. 1845 da Giovanni e da Giovanna Azzolini, studiò presso il ginnasio di Cremona, ove ebbe tra gli insegnanti lo storico e latinista liberale [...] di etimologia spagnola e romanza (Giornale di filologia romanza, II[1879], pp. 66-70) e di rumeno (IRumeni e le stirpi latine, in Nuova Antologia, 1º apr. 1878, pp. 509-21;perduto è invece un suo manoscritto sugli idiomi balcanici in rapporto all ...
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L’agiotoponimo è il nome di luogo derivato dal nome di un santo, cioè da un agionimo. Il complesso dei nomi di luogo che traggono origine da agionimi è detto agiotoponomastica. Denominazioni derivanti [...] , che deriva da San Apollinare. Il toponimo San Gillio (Torino) è dovuto all’italianizzazione di Gilles, forma francese dal latino Aegidius: la chiesa del paese è infatti intitolata a sant’Egidio. Nel nome locale Valsanzibio (presso Monselice, Padova ...
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La locuzione nomi di strumento designa una sottoclasse di ➔ nomi che hanno le seguenti caratteristiche:
(a) sono parole complesse, derivate da nomi o verbi (➔ denominali, nomi; ➔ deverbali, nomi), che [...] es., il caso delle formazioni in -iere/-iera tra i denominali, e in -tore/-trice tra i deverbali.
Dal capostipite latino -arius sono derivati, oltre ai molti suffissi utili a formare nomi di agente, anche parecchi suffissi per i nomi di strumento ...
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Nella retorica classica si intende per anastrofe il sovvertimento del percorso lineare di due o tre parole – o dei costituenti e dei gruppi di parole – di una frase: la seconda diventa prima e la prima [...] o di cui ci ha parlato). Si aggiunga che forme di anastrofe vengono conservate, a testimonianza dell’origine antica latina, in espressioni nominali come terrapieno o vita natural durante. Tuttavia, l’anastrofe si presenta sempre meno come artificio ...
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Si dicono mobili i dittonghi (➔ dittongo) ie e uo per la possibile alternanza, nell’ambito di una stessa famiglia lessicale o di uno stesso paradigma verbale, di forme con dittongo ie [ˈjɛ] e uo [ˈwɔ] [...] , il fenomeno del dittongo mobile trova origine nel processo di dittongamento spontaneo in sillaba libera per cui, nel passaggio dal latino all’italiano e fino all’VIII secolo circa, hanno sviluppato i dittonghi ie e uo solamente le vocali toniche ĕ ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] religioso noto come Devotio moderna, di cui l’operetta in latino De imitatione Christi, attribuita a Tommaso da Kempis (14°-15 tolleranza, al rifiuto di ogni fariseismo. Erasmo scrisse in latino, come pure molti autori che a lui si ispirarono ...
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PAOLI, Ugo Enrico
Filologo, nato il 9 maggio 1884 a Firenze ove si laureò in lettere nel 1906; prof. nei ginnasi-licei, poi nell'univ. di Genova di letteratura latina (1938-44), quindi di antichità greche [...] , rifuso e ampliato in Avventure e segreti del mondo greco e romano, ivi 1960. Il P. si è anche occupato della letteratura umanistica (Prose e poesie latine di scrittori italiani, Firenze 1928; 4ª ed., 1953; edizione di "Il Baldus" e le altre opere ...
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Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] benché sorella, è stato un innesto inatteso nella storia ininterrotta dell’evoluzione linguistica locale (in linea generale dal latino ai dialetti), divaricando per la prima volta le possibilità di comunicazione. E come ogni innesto la nuova lingua ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...