Le frasi temporali (dette anche, semplicemente, temporali) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che permettono di collocare nel tempo il processo espresso dalla frase principale, instaurando un [...] 10, 35)
Da un punto di vista diacronico, il sistema delle congiunzioni temporali italiano è più ridotto di quello latino: in italiano sono scomparse le congiunzioni polivalenti cum, ut, ubi, ma anche quelle più specifiche, come donec, quoad, quousque ...
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Si definisce posizione post-tonica (o postonica), in particolare in una parola parossitona (➔ accento; ➔ parola italiana, struttura della), la posizione occupata da segmenti che seguono la sillaba in cui [...] in modo sistematico nella formazione di varietà gallo-romanze, con la caduta della vocale e a volte dell’intera sillaba finale del latino, ed è particolarmente visibile in francese: char [ʃaːʀ] < carru, vert [vɛːʀ] < vĭr(ĭ)de, monde [mõːd] < ...
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ALDINI, Gioseff' Antonio
Maria Leuzzi
Nacque a S. Mauro in Valle presso Cesena il 28 luglio 1729. Indirizzato dai familiari agli studi giuridici ed alla carriera amministrauva, dopo essersi addottorato [...] dott. G.A.A. di Cesena,Milano 1786.
Membro di numerose Accademie, l'A. fu spesso incaricato di comporre liriche d'occasione, orazioni latine e italiane, epigrafi. Morì a Cesena il 13 maggio 1798.
Bibl.: Memorie intorno alla vita di G. A. A. di Cesena ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] Egli fissa il diritto medievale nelle Partidas, giovandosi dell’insegnamento romano, cristiano e goto: continua l’attività storiografica iniziata in latino dai vescovi di Toledo e di Tuy e, mentre ambisce a un’opera che sia storia di tutto lo scibile ...
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Lo spazio dalle dimensioni illimitate, o il tempo senza confini.
Il pensiero greco si è occupato fin dalle sue origini del concetto di infinito. Delle soluzioni proposte dai pensatori della scuola ionica [...] classiche, l’i. in un contesto narrativo può subentrare al posto dei tempi del passato (i. descrittivo o storico). In latino, meno frequentemente in greco, dopo i verbi che esprimono un’affermazione o dichiarazione, se il complemento non è un oggetto ...
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ZUMPT, Karl Gottlob
Filologo, nato il 20 marzo 1792 a Berlino, morto il 25 giugno 1849 a Karlsbad. Fu professore di scuola media dal 1812 al 1827 e da questa data professore di letteratura latina nell'università [...] di Berlino.
All'insegnamento secondario diede un manuale di grammatica latina, che fu largamente usato, nonché edizioni scolastiche di classici. Curò inoltre edizioni critiche di Quintiliano (Lipsia 1831), di Quinto Lurzio (Berlino 1826; Brunswick ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Linguistica e lessicografia
Michael G. Carter
Linguistica e lessicografia
La questione del posto riservato alle scienze del linguaggio nell'Islam [...] linguisti occidentali hanno con il linguaggio. Il termine di paragone più prossimo all'arabo è costituito probabilmente dal latino medievale, che da sant'Agostino in poi divenne il solo strumento depositario della conoscenza religiosa e che proprio ...
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di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] una lettera del 1612 a Paolo Gualdo) viene a simboleggiare lo specchio dei dialetti rusticali e dell’opposizione tanto al latino quanto (come è detto nel “Prologo per le recite in pavana” della Betia) al «fiorentinesco» e al «moscheto» degli «sletràn ...
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ALBONESI, Teseo Ambrogio degli
Giorgio Levi della Vida
Antesignano dello studio delle lingue orientali nella prima metà del sec. XVI, nato a Pavia, o nei dintorm, nel 1469, morto ivi quasi certamente [...] suddiacono Elia, rimasto a Roma dopo la partenza dei compagni e al quale l'A. fu assegnato come maestro d'italiano e di latino, imparò il siriaco e l'arabo; da monaci d'Etiopia, stabiliti a Roma da tempo (nel 1515, col loro aiuto, il tedesco Johann ...
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Benedetto Varchi (Firenze 1503 - ivi 1565), dopo la laurea in utroque iure a Pisa e un breve esercizio di professione notarile, si dedicò alla poesia e agli studi umanistici. Di sentimenti repubblicani, [...] sforza di rendere accessibili in italiano le opere greche e latine sull’argomento e, nei trattatelli sulla questione del metodo dall’uso di chi le favella» (ibid.: 251). Come il latino e il greco, anche il volgare (chiamato ora fiorentino ora toscano ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...