Con l’espressione interlocutore generico si designa, in senso lato, l’interlocutore indeterminato, implicito, non identificato a cui ci si rivolge durante l’enunciazione. A tale uso si ricorre nel discorso [...] che mi doveva capitare!
(2) pensa un po’!
(3) pensa tu!
(4) figurati!
Se ne hanno esempi anche nel latino classico e medievale: Sed confecto proelio, tum vero cerneres quanta audacia quantaque animi vis fuisset in exercitu Catilinae (Sallustio 1992 ...
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Il termine allotropi indica due o più parole che, pur essendo diverse sul piano formale e semantico, hanno il medesimo etimo, come per es. vizio e vezzo, riconducibili entrambe al lat. vĭtium.
Il termine, [...] che risultano in genere più vicini sia formalmente sia semanticamente agli etimi), dalle parole di tradizione diretta, passate dal latino volgare all’italiano, che si sono discostate di più dalle basi in seguito all’evoluzione fonetica e spesso anche ...
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LINGUISTICA (XXI, p. 207)
Carlo Tagliavini
Nell'ultimo ventennio non sono mancati tentativi di sovvertire l'ordine apparente creato nella grammatica comparata delle lingue indoeuropee dalla precedente [...] un'opposizione fonetica ben netta fra consonanti brevi e consonanti lunghe (pala : palla), che manca invece nello spagnolo; il latino ha un'opposizione netta fra vocali brevi e vocali lunghe (vĕnit - vēnit), il russo fra consonanti molli e consonanti ...
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Filologo nato ad Avellino il 6 giugno 1859, morto a Napoli il 13 agosto 1930. Si laureò in lettere presso l'università di Napoli. Dopo avere insegnato breve tempo nelle scuole medie, nel 1884 fu nominato [...] vigoroso impulso. Fu nominato senatore del regno nel 1913, e cavaliere dell'Ordine civile di Savola.
Oltre che di letteratura latina, della quale sostenne, di fronte agli studiosi d'oltralpe, l'originalità e l'indipendenza da quella ellenica, il C ...
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Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina [...] ad, de, cum, contra, in, supra (che hanno dato luogo, rispettivamente, ad a, di, con, contro, in, sopra). Altre preposizioni latine si perdono, come ab, apud, erga, ob, prae, pro, di cui alcune sono però riconoscibili nelle nuove preposizioni che si ...
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Con l’espressione strutture assolute si indicano sintagmi e costrutti che non hanno rapporti di dipendenza sintattica con altri costituenti della frase e con il resto dell’enunciato in cui compaiono (Simone [...] D’Annunzio, Il fuoco, p. 200)
Il costrutto, altamente formulare, ripropone un modulo sintattico tipico del greco e del latino (flava comas «bionda le chiome»).
2. 5 Nominativi assoluti
Con quest’espressione le grammatiche indicano l’unione di un nome ...
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La geografia linguistica (o geolinguistica o anche linguistica areale o spaziale) è una disciplina che studia l’estensione nello spazio e la distribuzione geografica dei fenomeni linguistici (fonetici, [...] allo scopo di individuare le cause interne ed esterne dei mutamenti prodottisi a partire dalla comune lingua madre latina e di dar conto della successiva frammentazione riscontrabile nelle varietà romanze.
Dopo i fecondi e importanti contribuiti dei ...
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La retroformazione consiste nella formazione di una parola nuova a partire da una parola già esistente tramite la cancellazione di elementi interpretati (erroneamente) come ➔ affissi: telemisurare da telemisurazione, [...] verbo retroformare può essere considerato un esempio di tale tendenza).
La maggior quantità di verbi di origine latina in italiano rispetto alle altre lingue romanze ha determinato un minor ricorso alla retroformazione nella coniazione di verbi ...
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Per hapax (legomenon) (lett. «detto una sola volta», gr. hápax legómenon) s’intende generalmente una parola che occorre una sola volta nell’intero corpus scritto di una lingua, nel lavoro di un singolo [...] 34: 14), autóguos e panaṓrios nel greco classico (rispettivamente, nelle Opere e i giorni di Esiodo e nell’Iliade), Mnemosynus in latino (nei Carmina di Catullo) e ramogna in italiano (Dante, Purg. XI, 25); quest’ultimo è un hapax di problematica ...
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semiconsonante In linguistica, semivocale che precede una vocale e costituisce con questa un dittongo ascendente.
La lingua italiana possiede due s., che hanno nel sistema fonematico una posizione autonoma [...] è fatto un uso incoerente, applicandola a rappresentare i̯ soltanto nei casi in cui questo suono si poteva avere già in latino, cioè tra vocali (es., gajo ‹ġàio›) o in principio di parola (es., jattura ‹iattùra›), non invece tra consonante e vocale ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...