Verseggiatore (Bonnanaro, Sassari, 1746 - Bessude, Sassari, 1817). Gesuita, insegnò a Cagliari, scrisse in latino i poemetti De Sardoa intemperie (1772, 1774) e Coralliorum libelli duo (1770), in italiano [...] La sanità dei letterati (1774) e La coltivazione della rosa (1776) ...
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Letterato e pedagogista italiano (Piancastagnaio 1875 - Firenze 1942), barnabita. Dal 1898 prof. di latino e greco nel collegio alla Querce di Firenze, di cui fu rettore (1919-28); studioso di testi cristiani [...] e classici e autore di opere pedagogiche e religiose ...
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Dignitario polacco (1620 circa - 1679), autore di opere storiche, militari e politiche in latino, di spirito assai conservatore, e di una raccolta di aforismi, di grande successo, scritti in uno splendido [...] polacco (Przysłowia mów potoczysh "Proverbî del parlar corrente", 1658) ...
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Filosofo (sec. 13º); maestro delle arti a Parigi, uno dei rappresentanti dell'averroismo latino, condannato con Sigieri di Brabante nel 1277. Autore di numerosi commenti ad Aristotele e di opere filosofiche, [...] tra cui un De aeternitate mundi, trovato nel 1954 ...
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Frate minore (1a metà sec. 13º); è autore di un poco originale poema latino in circa 1500 esametri rimati, Anticerberus, nel quale, nell'intento di strappare a Cerbero, cioè all'Inferno, le anime pericolanti, [...] tratta delle verità cristiane, della fine del mondo e del giudizio finale, dell'Inferno e del Paradiso ...
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Letterato (Biassono 1790 - Pavia 1841). Insegnò all'università di Pavia. Scrisse anche di latino e di greco, ma le sue opere più importanti restano i Viaggi di Francesco Petrarca (1820) e il Saggio sulla [...] storia della letteratura italiana dei primi 25 anni del sec. XIX (1831), scritti di vasta erudizione ...
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Di nobile famiglia limosina, nato a Solignac o Saint-Viance (Limoges), fu patriarca latino di Antiochia dal 1142 (m. 1196). Fiero difensore della libertà della Chiesa, restaurò verso il 1160 la vita cenobitica [...] sul Carmelo; nel 1183 riportò nel seno della Chiesa Romana i Maroniti del Libano ...
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Medico (sec. 6º d. C.) e diacono di Lione; autore di un carme latino De Christi Iesu beneficiis in 149 esametri e di 42 strofe su episodî dell'Antico e del Nuovo Testamento. Secondo la prima edizione di [...] G. Fabricius, E. era ricordato come Rustico Elpidio ...
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Predicatore domenicano e compilatore (Pisa, o suburbio, 1262 circa - Pisa 1347). Compose in latino De documentis antiquorum, raccolta commentata di duemila sentenze tratte dagli antichi, di cui egli stesso [...] diede un volgarizzamento (Ammaestramenti degli antichi), lodato per lo stile preciso ed energico. Tradusse, talvolta compendiando, Sallustio. L'opera sua maggiore è la Summa casuum conscientiae, assai ...
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Storico (Nizza Marittima 1629 - ivi 1692); sacerdote, divenuto noto per una storia in latino della sua città (1658), fu nominato nel 1662 storiografo di corte dal duca Carlo Emanuele II e in tale qualità [...] compilò una Storia delle Alpi marittime, pubblicata soltanto nel 1839. Fu poi precettore del futuro Vittorio Amedeo II e abate di S. Ponzio (Nizza); nel 1691 trattò la resa di Nizza alla Francia ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...