Retore e storico latino (n. Cordova metà del sec. 1º a. C. - m. 37 d. C. circa). Recatosi in giovinezza a Roma, manifestò subito la sua inclinazione agli studî retorici, sebbene egli stesso non abbia mai [...] esercitato la professione di oratore. Tornato a Roma in età matura, vi rimase fino alla morte, frequentando gli oratori celebri e attendendo alla stesura di una opera storica, ora perduta, che trattava ...
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Poeta latino (n. Burdigala, od. Bordeaux, verso il 310 d. C. - m. dopo il 393); prima maestro di retorica a Burdigala, poi prefetto della Gallia e in seguito d'Italia, Illiria e Africa; dal 367 precettore [...] a Treviri di Graziano, che, divenuto imperatore, lo fece console; ucciso Graziano nel 383, A. tornò da privato a Treviri e quindi in patria. Tipico rappresentante della cultura gallo-romana, in un periodo ...
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Scrittore latino di Cartagine (inizio sec. 5º d. C.); autore di un'opera enciclopedica in nove libri, De nuptiis Mercurii et Philologiae, in forma di favola mitologica misticheggiante. Nei primi due libri [...] la Filologia ottiene da Apollo di poter sposare Mercurio purché abbandoni il sapere terreno esposto poi nei 7 libri successivi dalle ancelle di Apollo, le sette arti liberali. Lo stile è spesso artificioso ...
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Poeta latino (n. forse Sezze - m. tra l'89 e il 92 d. C.). Della sua vita si sa pochissimo; fu quindecemvir. Di lui rimane un poema epico, Argonautica, in 8 libri (l'8º è interrotto), sulla spedizione [...] degli Argonauti nella Colchide per la conquista del Vello d'oro. Il poema fu iniziato, come appare dalla dedica, dopo l'elezione imperiale di Vespasiano. Fonte principale degli Argonautica fu il poema ...
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Scrittore latino di agronomia (sec. 1º d. C.), nativo di Cadice, tribuno militare in Siria e in Cilicia forse nel 36 d. C., nel 41 era a Roma presso la quale, ad Albano (come anche in Etruria), possedeva [...] delle terre. Del suo primo trattato in 4 libri, De re rustica, è rimasto solo un libro: De arboribus; mentre ce ne è pervenuto integro il rifacimento e ampliamento in 10 libri, con l'aggiunta di due libri ...
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Nome umanistico (dal nome latino della città natale, Regiomons) dell'astronomo e matematico Johann Müller (Königsberg, Franconia, 1436 - Roma 1476). Eccezionalmente precoce, fu tra gli allievi di G. Peurbach [...] nell'univ. di Vienna, all'età di dodici anni. Peurbach, morendo, affidò a R. l'incarico di portare a termine la traduzione in lat. dell'Almagesto di Tolomeo. R. fu uno dei primi che ricercarono in modo ...
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Scrittore latino (sec. 4º-5º d. C.), originario forse dell'Africa, dell'ambiente pagano di Simmaco. Abbiamo di lui: il commento al Somnium Scipionis di Cicerone, in cui M. espone dottrine filosofiche e [...] scientifiche della tarda età ellenistica (dando largo spazio al neoplatonismo) e che fu una delle fonti più importanti per la cultura filosofico-scientifica del Medioevo, soprattutto tra 9º e 12º secolo; ...
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Oratore latino (n. 114 a. C. - m. 50 a. C.), il più grande, dopo Cicerone, della tarda età repubblicana. Fu edile nel 75 e pretore nel 72; dotato di grande vivacità di temperamento, rappresentò a Roma [...] l'asianismo. Pronunciò, forse, il discorso funebre in onore di Silla; fu avversario di Cicerone nel processo di Verre (70) e nella discussione sulla legge Manilia (66). Console nel 69, rinunciò, quando ...
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Storico latino (n. 19 a. C. circa - m. 31 d. C. circa). Dopo aver ricoperto importanti cariche militari e politiche, scrisse una storia di Roma dalle origini al 30 d.C.: Ad M. Vinicium libri duo (29), [...] dedicata a M. Vinicio (console nel 30 d.C.).
Vita
Oriundo campano e di famiglia ragguardevole, rivestì cariche militari e politiche di rilievo al seguito di Gaio Cesare e poi di Tiberio in Germania; fu ...
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Favolista latino (sec. 1° d. C.). Poco sappiamo della sua vita. Originario della Macedonia, fu a Roma liberto di Augusto; poi sotto il regno di Tiberio, dopo aver composto i primi due libri di favole, [...] di Aviano, che deriva però più da Babrio che da F. direttamente. In seguito si venne formando un corpus di favole latine in prosa in cui molte delle favole di F. vennero pubblicate come materia anonima e tradizionale, sì che nel Medioevo, quando ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...