Poeta latino cristiano (6º sec. d. C.), africano di nascita, fu maestro di retorica in patria, poi funzionario della cancelleria imperiale a Costantinopoli. Scrisse due poemi, giunti a noi incompiuti: [...] Iohannis seu De bellis Libycis, in 8 libri, del 549, sulle imprese, contro i Mauri, di Giovanni Troglita magister militum di Giustiniano, e In laudem Iustini minoris, in 4 libri, del 565-66, per l'imperatore ...
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Retore latino (sec. 2º-1º a. C.), amico di Mario; per primo tenne in Roma una scuola di retorica latina molto frequentata, nonostante l'editto (92) di Licinio Crasso e di Domizio Enobarbo, contrario a [...] tali scuole latine perché, contrapponendosi a quelle greche, degeneravano in "scuole d'impudenza". Fu maestro di Cicerone. Compose (56) per L. Sempronio Atratino l'accusa de vi contro M. Celio Rufo, difeso da Cicerone. ...
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Oratore e poeta tragico latino (1º sec. d. C.), di cui si ricordano delle tragedie (Medea, Tieste, e le praetextae: Catone e Domizio), destinate solo alla recitazione. È l'interlocutore principale del [...] Dialogus de oratoribus di Tacito, dove sostiene che è preferibile dedicarsi alla poesia che all'eloquenza. Molto probabilmente errata è la sua identificazione col retore Materno, condannato a morte da ...
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Geografo latino (n. Tingentera, Calpe, Spagna Betica; 1º sec. d. C.). Compose intorno al 44 d. C. la più antica geografia latina a noi giunta (De chorographia, in 3 libri), descrizione del mondo allora [...] conosciuto. M. mirò a comporre opere di eloquenza, inserendo miti strani e descrizioni meravigliose; subì l'influsso degli Ionici, di Erodoto, di Eratostene, di Strabone; molto controversa è la questione ...
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Grammatico e poeta latino (1º sec. a. C.); venuto dalla Gallia Cisalpina a Roma, fu grammaticus fortunato e ricco, per morire poi vecchissimo in miseria. Fu amico di Furio Bibaculo, al quale è attribuito [...] un epigramma in sua lode. Critico di poesia e poeta egli stesso, fu autore dei due epillî Lydia e Diana (o Dictynna) per noi perduti, che costituirono il manifesto poetico dei poetae novi ...
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Oratore latino (14 a. C. circa - 58 d. C.) nativo di Nemauso (Nîmes); fu maestro di Quintiliano, che lo ravvicinava nell'arte oratoria agli antichi. Con la delazione e l'accusa contro Claudia Pulcra (26 [...] d. C.), cugina di Agrippina, si acquistò lodi e danaro da Tiberio. Accusato da Caligola. riuscì a salvarsi, e ne fu anzi elevato al consolato (39). Delle sue orazioni rimangono pochi frammenti ...
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Storico latino, epistolografo (magister memoriae) di Valente imperatore d'Oriente (364-378 d. C.), per incarico del quale scrisse il Breviarium ab urbe condita, sommario di storia romana dalle origini [...] al 364 d. C., in 10 libri. L'opera in prosa semplice e chiara, pur nella sua brevità quasi epigrafica, attinge a varie fonti; fu tradotta in greco da Peanio (circa il 380) e da Capitone (fine 5º - inizio ...
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Autore latino (forse sec. 2º d. C.) di un compendio delle Historiae Philippicae di Pompeo Trogo, in 44 libri come l'originale, sunteggiato liberamente con particolare riguardo alla parte aneddotica, alla [...] curiosità, trascurando cronologia e precisa determinazione dei fatti. Anche più compendiate, e talvolta omesse, sono le parti relative ad avvenimenti noti da Livio. Nel declino dell'interesse culturale, ...
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Poeta latino del 1º sec. a. C., che Orazio ricorda (Sat. I 10, 36-37, II 5, 40-41) come autore di turgidi versi su Memnone e sul Reno e le Alpi, cioè, secondo i commentatori antichi di Orazio, di un poema [...] su Memnone (verosimilmente una Aethiopis) e di un altro dal titolo Pragmatia (altrimenti Annales) belli Gallici, sulle imprese galliche di Cesare. L'identificazione con Furio Bibaculo, ricorrente negli ...
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Attore latino (m. prima del 62 a. C.), schiavo di origine, nativo dell'agro Solonio presso Lanuvio. Liberato da Silla, divenne uno dei più bravi attori romani, tanto che il suo nome divenne tipico per [...] l'artista di scena. Introdusse l'uso della maschera in scena; tenne anche scuola di recitazione e compose un libro su quest'arte. Contribuì al successo delle commedie di T. Quinzio Atta. Fu difeso da Cicerone, ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...