LEANDRO (Λέανδρος, Leander, raro Leandrus)
C. Caprino
Giovane di Abido, località sull'Ellesponto, che durante una festa di Afrodite nella città di Sesto, sulla riva opposta di quel mare, si innamorò [...] Thina, in Tunisia, a Zaghuan, si è trovato un rilievo, ora nel Museo del Bardo, su cui, in un esametro dal latino alquanto barbarico, un africano "razionalista" taccia di follia L. che traversa il mare alla luce di una sola fiaccola. Inoltre sono da ...
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Amay
A. Wankenne
(lat. Amanium)
Cittadina del Belgio a O di Liegi, sorta sul sito di un vicus romano, stazione per il cambio di cavalli sulla strada che varca la Mosa e, muovendo da Arlon, raggiunge [...] di ordine linguistico, anche se una ipotesi meno erudita potrebbe dar credito alla trasformazione del nome germanico in una parola latina relativa alla musica e alla poesia. Se Oda fosse identificabile con Chrodoara e con la zia di Adalgisilo, l ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] parte determinato, si svolge un processo di semplificazione e conguagliamento delle forme, simile a quello che conduce dal latino alle lingue romanze, ma nelle conclusioni meno radicale di esso.
Il lessico del greco moderno è costituito nell’assoluta ...
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GUATTANI, Giuseppe Antonio
Pier Paolo Racioppi
Nacque a Roma il 18 sett. 1748, nella parrocchia di S. Giovanni dei Fiorentini, da Carlo, chirurgo e archiatra pontificio, e da Caterina Pagliarini, sorella [...] o di ricreazione e, nella premessa, affermava di aver voluto trattare l'argomento in italiano, invece che nel latino degli antiquari, per facilitarne la comprensione agli architetti, principali destinatari dello scritto.
Nel 1783 gli nacque una ...
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L'archeologia del Vicino Oriente: Mesopotamia
Antonio Invernizzi
Tra la storia della Mesopotamia e la nostra cultura non vi fu interruzione. I nomi di Ninive e di Babilonia non furono cancellati dalla [...] sua relazione fu pubblicata solo nel 1543, in ebraico, ed ebbe diffusione solo con la traduzione che ne seguì in latino e in altre lingue, quando altri viaggiatori già avevano preso a frequentare con una certa regolarità la Mesopotamia per motivi ...
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Agrimensura
L. Speciale
Conosciuta sin dall'Antichità, la pratica della limitatio (da limes, letteralmente 'confine') nacque probabilmente in Egitto, dove le periodiche inondazioni del Nilo rendevano [...] Todi 1972", Todi 1973, pp. 161-193.
Id., Vitruve et l'architecture du Haut Moyen Age, in La cultura antica nell'Occidente latino dal VII all'XI secolo, "XXII Settimana di studio del CISAM, Spoleto 1974", Spoleto 1975, pp. 725-757.
Id., Symbolisme et ...
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Vedi CEMENELUM dell'anno: 1973 - 1994
CEMENELUM (Κεμενέλεον, Cemenilo)
F. Benoït
È l'odierna Cimiez-la-Romaine. Dominando la pianura costiera formata dalle alluvioni del Paillon, dove coloni focei di [...] scavi, di C. si sapeva soltanto quello che diceva Tacito, che cioè C. aveva ricevuto nel 63 da Nerone il diritto latino. Sopra al livello del suolo coltivato apparivano soltanto l'anfiteatro e il Tempio di Apollo, sala di rappresentanza delle terme ...
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Ceramica
Stella Patitucci Uggeri
Sullo scorcio del sec. XII si assiste in Italia a un radicale rinnovamento delle tecnologie ceramiche per il vasellame da mensa. Vengono introdotti infatti due nuovi [...] della Morea Franca, al-Mīna (e Hama), coste del Regno latino di Gerusalemme. Ma la maggior parte proviene da Corinto (gruppi I degli occidentali che risiedevano nella Morea e nel Regno latino di Gerusalemme; addirittura non è da escludere che sia ...
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MASSENZIO (M. Aurelius Valerius Maxentius)
R. Calza
Imperatore romano, figlio di Massimiano Erculio e di Eutropia, d'origine siriaca. Non è conosciuta la data di nascita, ma doveva superare di alcuni [...] sguardo strabico e labbro pendente) di cui parla il cronista bizantino Malalas (xiii, 312, 8) e il tipo del volto non latino, osservato dagli scrittori contemporanei (Anon. Vales., 4, 12; Epit., 40, 14) dovuto certo alla madre siriaca, da cui doveva ...
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(lat. Gallia) Denominazione latina della regione comprendente l’Italia settentrionale (G. Cisalpina) e in particolare la vasta area dell’Europa centrale delimitata dal Reno, i Pirenei, le coste atlantiche [...]
La lingua dei Galli, del gruppo celtico (➔ Celti), è documentata da iscrizioni, glosse di antichi autori, prestiti nel latino e residui sopravvissuti in lingue moderne; il gallico, che si sovrappose a parlate preindoeuropee e fu poi sopraffatto dal ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...