Il termine cura deriva dal latino e indica l’interessamento solerte e premuroso per un oggetto che impegna il nostro animo e la nostra attività. La cura può essere quella di un padre per un figlio, ma [...] e voce narrante della storia. Per tutta la vicenda, il giovane co-protagonista assiste (il suo nome deriva dal verbo latino adsum, ‘esserci’) all’indagine del frate che, fra risposte argute, sorrisi benevoli e pacche alla spalla, ha cura di lui ...
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Gualberto AlvinoScritture verticali. Pizzuto, D’Arrigo, Consolo, BufalinoPrefazione di Pietro TrifoneRoma, Carocci, 2024 Se il dibattito sulla valenza autosufficiente della lingua letteraria, sui suoi [...] (RENARENA) e le duplicazioni a grafia sintetica con valore elativo (l’elativo è la vera origine glottologica del comparativo latino: Capuana, nelle sue Paesane, s’era fermato alla reduplicazione non sintetica: «pesce vivo vivo»).Così il lettore potrà ...
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Carlo Picozza, Fausto Raso e Santo StratiS.O.S. Scrittura. Primo soccorso linguisticoRoma, Media&Books, 2020 Il volume S.O.S. Scrittura. Primo soccorso linguistico di Carlo Picozza, Fausto Raso e Santo [...] 45, successivamente opponendosi il fine s.m. ‘scopo’ a la fine s.f. ‘conclusione’, ‘morte’.Ma va anche detto che pure in latino finis era s.m. o femm. E infine, motivazione principale, alla base del genere maschile di fine settimana è l’aver optato l ...
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Abbiamo presentato in due precedenti rubriche i suffissi più frequenti tra i nostri cognomi (-ino, -ello, -etto, -one) ma altrettanto diffusi e importanti sono gli esiti del latino -arium, che ha dato [...] nel Centro-Sud), Cardaio (umbro) e Fornaio (pugliese). -ero, caratteristico del PiemonteSi tratta dell’esito nei dialetti piemontesi del latino -arium, legato in particolare allo svolgimento di attività e dunque a nomi di mestiere. In Piemonte il più ...
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Anche in Italia oggi esistono almeno due modi per descrivere il nostro passato. C'è la “Storia doc”, a denominazione di origine controllata, basata sulle fonti e sulla loro interpretazione da parte di [...] ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeuropea da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il latino vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione ordinata di fatti e avvenimenti umani del passato, quali risultano da un’indagine ...
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Il romanzo di Fabienne Agliardi (Appetricchio, Fazi editore, 2023) ci trascina in un’Italia familiare e inedita al tempo stesso, in un luogo sconosciuto ma verosimile, in cui si parla un dialetto inesistente [...] della Magna Grecia. A questo idioma nell’idioma si è sovrapposta un’ulteriore lingua italica, di ceppo latino-falisco: il latino.Fabienne Agliardi ci rassicura, fornendoci un glossario da consultare a fine libro («Per lettori dell’Altitalia, dell ...
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Femm vedè sodament, senza smorbià,che ’l nost lenguagg el dis tutt quell che ’l voeur;che l’è bon da mett s’cess e che ’l sa andàpar la stræda pù curta a trovà el coeur.Domenico Balestrieri Domenico Balestrieri [...] ci fu un tale che immaginò il caso in cui avvenisse una traduzione in milanese di «un componimento scritto o in latino, o in toscano sopra una materia grave, e seria», pronosticando un sicuro effetto comico: «Non è egli vero, che svestendo tantosto ...
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Ipotizziamo che una persona vi racconti di aver incontrato Buoni e Cattivi, ma anche Cattivelli, dopo essersi avventurata sull’Alpe Rebelle. Per fortuna Divin Porcello e Baciafemmine l’hanno salvata raccomandandola [...] Guida Michelin. Eppure l’antica parola osteria – secondo il DELI attestata per la prima volta nel 1363 e derivata dal latino hospite(m), attraverso il francese oste, ostesse (sec. XII e XIII) – è definita tuttora, per esempio sul Nuovo De Mauro ...
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L’italiano in America LatinaL'emigrazione italiana è un fenomeno di lunghissima durata, molto sfaccettato nel tempo, costitutivo della nostra identità nazionale, noto e studiato molto per alcuni aspetti [...] , diretto da Elton Prifti e Wolfgang Schweickard, Wiesbaden, Reichert, 1979-.Lo Cascio, V. (ed), L’italiano in America Latina. Atti del convegno internazionale (Buenos Aires, 1-5 settembre 1986), Firenze, Le Monnier, 1987.Migliorini, B., Dal nome ...
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Nel 1981 Patrizia Valduga esordisce con una scelta di sonetti sull’«Almanacco dello Specchio», presentata da Giovanni Raboni che, come sappiano, diventerà in seguito suo compagno di vita e di poesia e [...] assume la duplice valenza di farmaco e veleno. Il titolo ci riconduce chiaramente a quanto detto sin qui: il richiamo al latino, e dunque alla tradizione, e al duplice valore del linguaggio, che è sia salvezza che consapevolezza della fine. Il nuovo ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...
(lat. Latinus) Eroe eponimo del popolo latino. Compare già in Esiodo, dove è detto figlio di Ulisse e di Circe, e signore, con il fratello Agrio, di una regione dell’estremo Occidente; più tardi è detto figlio di Telemaco e di Circe. La sua...
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte centromeridionale dell’Italia fra il 3°...