Umiltà deriva da “umile” e quindi dal latino humĭlis, da humus ‘terra’; propriamente “poco elevato da terra”. Umiltà è quindi parola legata alla terra. La terra come madre, la terra come ricchezza, la [...] terra come natura, la terra come coltivazione, r ...
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Il termine ospedale deriva dal latino hospitale, neutro sostantivato dell’aggettivo hospitalis «ospitale», col significato di alloggio per forestieri, e definisce un edificio, o complesso di edifici, destinato [...] all’assistenza sanitaria dei cittadini ...
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Dal latino in-dividuus («non separato, non separabile», traduzione del greco atomos), indica ogni elemento considerato nella sua singolarità e distinto dagli altri della stessa specie. Il termine attira [...] dunque l’attenzione sull’unicità e la specific ...
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Dal latino respondēre (“dare risposta”), indica la condizione di essere responsabili, ovvero assumere le proprie azioni e rispondere del loro significato e delle loro conseguenze. Il termine trova applicazione [...] in ambito filosofico, politico, morale ...
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Legame di reciproco aiuto e di condivisione di interessi e fini tra individui o altri soggetti giuridici, sociali o istituzionali. Il termine deriva dal latino in solidum obligari, espressione giuridica [...] indicante un’obbligazione che impegna un grupp ...
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Si vis pacem para bellum, se vuoi la pace prepara la guerra. I nostri padri utilizzavano questa nota frase dello scrittore latino Vegezio per giustificare campagne di guerra devastanti mettendole sotto [...] l’insegna della ricerca della pace. Nei secoli, ...
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Sì, la spiegazione sta proprio nell'evoluzione fonetica dal latino e dunque nell’etimo: si parte dal nome femminile plurale NUPTIA(S) e si arriva a nozze, che mantiene genere e numero della forma latina [...] da cui si è evoluto il lessema italiano. ...
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Intanto è un po' problematico ricorrere nell'italiano contemporaneo alla parola proloquio, che esce dall'uso agli inizi del Novecento, a meno che non si voglia resuscitare un latino degno di Ludovico Muratori [...] o ci si voglia riferire a proloquio paro ...
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Avido ‘bramoso, desideroso’ è italiano al cento per cento. Leggiamo a metà dell’Ottocento (1859) una traduzione del latino letterario librorum heluo come «divoratore di libri, avido lettore», in cui evidentemente [...] avido, per uno slittamento metonimic ...
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La questione riguarda non il latino ma le norme grafiche che la lingua italiana si è data nel tempo per rappresentare determinati suoni. In particolare, «per indicare il grado intenso /kkw/ la grafia normale [...] è cqu: acqua, giacque, nacque. Si ha qq i ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...
(lat. Latinus) Eroe eponimo del popolo latino. Compare già in Esiodo, dove è detto figlio di Ulisse e di Circe, e signore, con il fratello Agrio, di una regione dell’estremo Occidente; più tardi è detto figlio di Telemaco e di Circe. La sua...
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte centromeridionale dell’Italia fra il 3°...