Già ➔ Dante (nei capitoli ix-xv del libro I del De Vulgari Eloquentia, composto presumibilmente entro il 1305) tracciò un quadro memorabile dell’Italia dialettale dell’epoca, differenziato su base geografica [...] dialetti, indagati rigorosamente su base comparativa con il latino, un procedimento descrittivo che è rimasto canonico nella /woerterbuecher/lei).
Alighieri, Dante (1998), L’eloquenza in volgare, introduzione, traduzione e note di G. Inglese, Milano, ...
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BAFFI, Pasquale
Armando Petrucci
Carlo Francovich
Nacque l'11 luglio 1749 a Santa Sofia d'Epiro (Cosenza), un villaggio fondato da profughi greco-albanesi alla fine del sec. XV, e l'origine greca del [...] era allora, fra il 1770 e il 1790, un non volgare centro di ellenismo, ricco di studiosi mossi certo più da anonime o poco note; l'elenco è inoltre completato da un accurato indice latino dei nomi.
Con pari cura fu compilato dal B. e dal suo collega ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] : 171) non è solo uso concomitante di latino e volgare, ma soprattutto «poliglottia degli stili e […] dei in assoluto. Ma sono soprattutto e definitivamente le Prose della volgar lingua di Bembo a dare la definizione poetico-retorica del Canzoniere ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] fonosintattiche, cioè a confine di parola, sono inoltre testimoniate anche da scrittori latini e dagli stessi grammatici: ad es., cu [nː]obis per cum nobis segg.).
Passando a considerare l’epoca volgare, accanto a sporadiche testimonianze in area ...
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L’Emilia-Romagna è formata da due parti di estensione equivalente, l’una piana e l’altra collinare e montuosa, unite da un asse che va da Cattolica, sull’Adriatico, a Stradella, presso il Po. Il territorio [...] creazione di un appoderamento stabile della campagna coltivabile.
Il latino si diffonde e, col passare delle generazioni, si dialetto: [ajb], [ˈzeda], [rosk]). Anche del cosiddetto volgare, cioè l’idioma parlato dall’intero corpo della popolazione, ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] come modello un solo autore, il migliore (nel caso specifico del latino, Cicerone per la prosa, e Virgilio per la poesia), da studiare patrio di Dante e del suo libro intorno il volgare eloquio (1820). Alla definizione del pensiero linguistico del ...
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Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] Decameron di ➔ Boccaccio per la prosa. A questa scelta lo induceva il suo ciceronianesimo, trasferito dal campo latino a quello volgare. Così facendo, Bembo sancì la dominante retorica, classicistica, antirealistica e antitecnica, che segnò la storia ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] Isidoro di Siviglia (VII sec.), il testo in lingua latina in cui la descrizione dell’interpunzione è più accurata. Isidoro visioni contrapposte: una prima, contenuta nelle Osservationi della volgar lingua (1550) di Lodovico Dolce e negli Avvertimenti ...
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Il più antico tra i testi italiani noti, redatto per finalità pratiche, è anche la prima delle testimonianze sul linguaggio marinaresco volgare. Si tratta del cosiddetto Conto navale pisano, elenco di [...] , in Pennsylvania.
L’ambiente marinaro era, nel basso medioevo, particolarmente propizio per l’impiego anche scritto del volgare, o di un latino la cui terminologia, solo in parte ereditata da quella antica, era in alcuni casi penetrata anche nella ...
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Giosuè Carducci nacque a Valdicastello (Lucca) il 27 luglio 1835. Dopo gli studi presso gli Scolopi di Firenze e la Normale di Pisa, insegnò dapprima in alcune scuole toscane (S. Miniato a Monte, Pistoia) [...] – sia sul piano metrico, sia su quello propriamente linguistico – rivolto a saldare la tradizione volgare con quella classica (cioè antica, greco-latina) piuttosto che a rigettarne gli istituti.
Nel campo della prosa, Carducci propone, pur senza ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...