Nato a Costantinopoli circa il 1320, ricevette un'accurata educazione. Apprese il latino dal monaco calabrese Aspasio. In giovane età divenne professore di diritto, poi nomofilace e giudice a Salonicco. [...] successo, come provano i numerosi manoscritti, di cui alcuni ampliati o abbreviati, le varie edizioni e traduzioni in greco volgare e in lingue slave. Nel nuovo regno di Grecia ebbe vigore come codice civile fino alla promulgazione dei nuovi codici ...
Leggi Tutto
Diritto
Giovanni Pugliese
Sommario
Parte prima. Aspetti del fenomeno giuridico nel tempo e in diversi luoghi e gruppi sociali.
1. Congetture sulle comunità primitive. 2. Cenni sui diritti del Vicino [...] non c'è diritto, il che si può anche volgere in forma positiva, dicendo che, quando si emanano proposizioni nel prossimo futuro forse il Mercosur, la già ipotizzata Comunità di Stati latino-americani. Ma si deve guardare anche al di qua dello Stato ...
Leggi Tutto
BARTOLO da Sassoferrato
Francesco Calasso
Nacque a Venatura, frazione rurale del Comune di Sassoferrato nell'Anconetano, territorio del futuro ducato di Urbino. La data di nascita, deducendola da quella [...] aveva dimostrato per chiari segni, non Ultimo quel suo latino forbito inconsueto tra i giuristi del tempo e più tardi quest'opera, annotata più volte e perfino tradotta in volgare da Lapo da Castiglionchio. Mss.: Lipsia (Universitátsbibl., 1089 ...
Leggi Tutto
Pio II
Marco Pellegrini
Enea Silvio Piccolomini nacque il 18 ottobre 1405 a Corsignano, in Val d'Orcia, primogenito dei diciotto figli di Silvio Piccolomini e Vittoria Forteguerri. Uno dei principali [...] ), che trascriveva o sunteggiava per proprio uso. Copiando e imitando i suoi modelli, divenne a sua volta autore di poesie in latino e in volgare, di argomento per lo più erotico e profano; affine a lui nei gusti era il suo compagno di studi Antonio ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giambattista Vico
Andrea Battistini
Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel Regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente [...] Nacque di qui la rigida divisione in classi tra eroi e volgo, tra nobili e plebei, tra padroni e servi, tra chi M. Sanna, Napoli 1993.
Varia. Il “De mente heroica” e gli scritti latini minori, a cura di G.G. Visconti, Napoli 1996.
Le gesta di Antonio ...
Leggi Tutto
GALIANI, Ferdinando
Silvio De Majo
Nacque a Chieti il 2 dic. 1728, da Matteo, regio uditore in quella città, e da Anna Maria Ciaburri.
Dopo aver seguito gli spostamenti professionali del padre a Lecce, [...] cercava di dimostrare che il napoletano, più vicino al latino, era assai affine alla lingua letteraria italiana dei primi secoli , e che poi si era corrotto, venendo sopraffatto da una lingua volgare e plebea, quella di G.B. Basile e G.C. Cortese ...
Leggi Tutto
BONAMICO (Bonamici, Buonamici, Buonamico), Lazzaro (Lazzaro da Bassano)
Rino Avesani
Figlio di Amico e Dorotea, nacque a Bassano del Grappa non nel 1479, come generalmente si scrive in base a un'erronea [...] interventi, è probabile che non sia andato oltre. Se dunque appartiene al B., è interessante un accostamento tra il latino e il volgare che si legge a proposito del participio presente (p. 135: "Et abbreviamo il dire, usando i participii con bellezza ...
Leggi Tutto
Scuola
Anna Laura Palazzo
Nella sua accezione originaria, schola è termine latino che designa sia il concetto sia il luogo dello studio, nonché più genericamente una sede di riunione a uso della cittadinanza [...] il greco, l'ebraico e persino l'arabo, accanto al latino. La Sapienza tiene testa alle istituzioni prestigiose di Bologna e Perugia a pagamento per scrivani e contabili in lingua volgare introdotte già nel Tardo Medioevo nelle città commerciali ...
Leggi Tutto
MANTOVA BENAVIDES, Marco. - Nacque a Padova il 25 nov. 1489 (e non 1491, come si è ritenuto in base a quanto scrisse G. Panciroli) da Giovan Pietro, medico, e da Lucrezia. La famiglia, nobilitata agli [...] ). Accanto a una nutrita serie di testi giuridici, si trovano classici latini e greci, raccolte di lessicografia, trattati di numismatica e diverse opere in volgare, con una speciale predilezione per Petrarca: la biblioteca appare il ritratto fedele ...
Leggi Tutto
CALCAGNINI, Celio
Valerio Marchetti
Nato a Ferrara il 17 sett. 1479 da una facoltosa famiglia dell'aristocrazia di servizio presso la corte estense, era figlio naturale del protonotario apostolico Calcagnino [...] delle precise matrici culturali. Ciò che appare soprattutto notevole in questa esperienza lirica, parallela a quella, in latino e in volgare, dell'Ariosto, è la rimozione di ogni schema petrarchistico e l'accoglienza, invece, di motivi "volgari" cui ...
Leggi Tutto
volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...