Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] et d’Eugène, del 1671: il francese è come sua madre, il latino, con il quale l’italiano non ha più molto in comune, essendo una Per il già ricordato Pasquier l’italiano è appunto un volgare femmineo e molle perché «quasi tutte le parole terminano in ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] di scritture documentarie in siciliano. Per tutto il secolo, la produzione di atti pubblici in volgare è estremamente minoritaria rispetto a quella in latino e si caratterizza per fenomeni di forte variazione (Rinaldi 2005: X e XV), che dimostrano ...
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La corrispondenza epistolare comincia a diffondersi nella prima metà del Duecento, in concomitanza con la diffusione degli usi scritti del volgare, in seguito a due mutamenti di carattere materiale: l’inizio [...] sia quelle delle famiglie mercantili iniziarono a essere custodite in archivi pubblici e privati.
Affermatosi l’uso del volgare (ma la convivenza col latino durò ancora per secoli), le strade del genere lettera divergono: da un lato si consolida nell ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Luca Pacioli
Pier Daniele Napolitani
Frate francescano, erede della tradizione delle scuole d’abaco, intimo di artisti quali Leonardo da Vinci, professore nei più importanti centri dell’Italia fra Quattro [...] non si possono abbandonare due secoli di cultura dell’abaco diffusa in volgare in grazia dei tesori ancora semisepolti in manoscritti greci o malamente e oscuramente tradotti in latino. La Summa può essere vista come il primo tentativo di avviare un ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] uso costante dell’italiano letterario in versi della tradizione poetica volgare di ➔ Dante e di ➔ Francesco Petrarca.
Rappresentata ➔ Gian Giorgio Trissino, sia quella composta sul modello latino, come l’Orbecche (1541) di Giambattista Giraldi Cinzio ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] di grande ambizione, autorizzando una costruzione del periodo non nativa di un volgare romanzo come il toscano e fortemente tributaria di modelli letterari latini: ampia subordinazione; anticipo delle dipendenti rispetto alla principale; ritardo del ...
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La coincidenza fra la decisa affermazione dei volgari italiani e l’espansione delle attività mercantili nel corso del Duecento non è casuale: numerose sono infatti le testimonianze letterarie di una precoce [...] le proprie radici nel terreno di una duplice solida tradizione di scrittura: quella del notariato in latino e quella della contabilità in volgare – si rivela sovente orientata verso ‘l’esterno’ e la dimensione dell’oralità» (Ricci 2005: 249). Ciò ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] si può dire (anche se qui ha contato pure la somiglianza col latino) per la grande prevalenza di monottonghi in parole chiave (core, foco suo stadio antico l’italiano (meglio dovremmo dire il volgare toscano; ➔ italiano antico) presentava una serie di ...
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Il verbo volgarizzare (attestato dal 1268) significa, in senso stretto, volgere un testo latino in lingua volgare (secondo un processo di traduzione ‘verticale’, dalla lingua più prestigiosa a una meno); [...] , lingua dell’); ma poiché «il banco di prova del tradurre umanistico è in sostanza di greco in latino», la traduzione dal latino al volgare perse di centralità culturale e digradò «verso livelli di cultura più bassi» (Folena 1991: 50-51).
Solo ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] : 171) non è solo uso concomitante di latino e volgare, ma soprattutto «poliglottia degli stili e […] dei in assoluto. Ma sono soprattutto e definitivamente le Prose della volgar lingua di Bembo a dare la definizione poetico-retorica del Canzoniere ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...