Nona lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma primitiva della lettera i nell’alfabeto fenicio era ✂ e il suo valore fonetico era quello di un i semiconsonante. La forma si venne via via semplificando: [...] s impura quando nella frase vengono a trovarsi precedute da consonante: per es., in istrada. Il fenomeno ha la sua origine nel latinovolgare, e in altre lingue romanze ha avuto sviluppi più estesi che in italiano: all’it. spada fanno riscontro il fr ...
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Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica La sua forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con il vertice in alto e con il lato destro prolungato verso il basso; [...] o grecismi (es. acquario, voce dotta accanto ad acquaio, lat. aquarium), perché il gruppo -ri̯- del latinovolgare si è ridotto in Toscana e in parte dell’Italia mediana a -i̯- (nelle altre regioni a -r-). astronomia La lettera R indica una classe ...
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Processo fonetico per cui una consonante occlusiva perde la soluzione esplosiva e assume quella fricativa, trasformandosi in consonante affricata. L'a. si è verificata nel passaggio dal latino classico [...] al latinovolgare per le occlusive velari sorde e sonore seguite dalle vocali e ed i (per es., in cella, gingiva la pronuncia ‹kella, ghinghiva› si trasforma in ‹čella, ǧinǧiva›) e per le occlusive dentali sorde e sonore seguite da i semivocale ( ...
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Glottologo svizzero (Dübendorf, Zurigo, 1861 - Bonn 1936), prof. a Jena (1887), a Vienna (1890) e a Bonn (1915); si è occupato, in numerosi articoli e volumi, soprattutto del latinovolgare e delle lingue [...] romanze, per lo più da un punto di vista ricostruttivo delle singole unità linguistiche (Grammatik der romanischen Sprachen, 1890-1902; Italienische Grammatik, 1899, trad. it., 1927; Die lateinische Sprache ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] equino
guerra bellico
In questi esempi, la base proviene da un determinato strato lessicale (nel caso specifico, dal latinovolgare o, nell’ultimo es., da una lingua germanica), i suoi derivati da altri strati (qui, dal ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] esso corrisponde il suono approssimante [w] e non il fricativo [v]. Intorno all’era cristiana la ‹v› latina intervocalica è pronunciata [β]. Nel latinovolgare i grafemi ‹b› e ‹v› sono entrambi pronunciati [β]. Poi, intorno al II secolo, la pronuncia ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] in -sī (mīsī > misi, dīxī > dissi);
(iii) formazione in -ui (habui > *hebui > èbbi).
Nel latinovolgare erano rizotoniche la prima persona singolare e plurale e la terza persona singolare e plurale (dìxi, dìxit, dìximus, dìxerunt, per il ...
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Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] la colonizzazione della pianura circostante. Da tale mescolanza di Romani e Carni si suppone possa essere derivato un latinovolgare con influenze celtiche, base della successiva evoluzione della lingua friulana. Se le origini della lingua e il ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] Laterza.
Bruni, Francesco (2010), Italia. Vita e avventure di un’idea, Bologna, il Mulino.
Calboli, Gualtiero (1994), Latinovolgare e latino classico, in Cavallo, Leonardi & Menestò 1994, pp. 11-62.
Casapullo, Rosa (1999), Il Medioevo, in Storia ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] persona dell’italiano: lui muove da una forma latinovolgare di ille, ĭllūi, rimodellata sul dativo singolare del tardi a scuola». Et esso dice: «A te no ’nde rispondo» (Brunetto Latini, La Rettorica, in OVI)
(54) E poi che fu morto, alla sua madre ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...