La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] uso costante dell’italiano letterario in versi della tradizione poetica volgare di ➔ Dante e di ➔ Francesco Petrarca.
Rappresentata ➔ Gian Giorgio Trissino, sia quella composta sul modello latino, come l’Orbecche (1541) di Giambattista Giraldi Cinzio ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] di grande ambizione, autorizzando una costruzione del periodo non nativa di un volgare romanzo come il toscano e fortemente tributaria di modelli letterari latini: ampia subordinazione; anticipo delle dipendenti rispetto alla principale; ritardo del ...
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La coincidenza fra la decisa affermazione dei volgari italiani e l’espansione delle attività mercantili nel corso del Duecento non è casuale: numerose sono infatti le testimonianze letterarie di una precoce [...] le proprie radici nel terreno di una duplice solida tradizione di scrittura: quella del notariato in latino e quella della contabilità in volgare – si rivela sovente orientata verso ‘l’esterno’ e la dimensione dell’oralità» (Ricci 2005: 249). Ciò ...
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Il cognome, o nome di famiglia, ha la funzione di distinguere un individuo indicando la sua appartenenza a una delle articolazioni minori (famiglia, gruppo familiare, clan, ecc.) della collettività. Rispetto [...] senza specifiche connotazioni socioculturali, in massima parte di fondo germanico e latino;
(b) nomi di tradizione religiosa;
(c) nomi di formazione medievale, italiana ‘volgare’, augurali e/o gratulatori, teoforici, di trovatelli, per lo più ancora ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] si può dire (anche se qui ha contato pure la somiglianza col latino) per la grande prevalenza di monottonghi in parole chiave (core, foco suo stadio antico l’italiano (meglio dovremmo dire il volgare toscano; ➔ italiano antico) presentava una serie di ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] la sperequazione quantitativa a fronte di una ben più ampia e articolata produzione latina sembrerebbero essere prove di una subalternità del volgare al latino, organica allo spirito intellettuale del tempo.
Resta tuttavia che, diversamente dalle più ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] (le sette prolusioni e il De antiquissima); ed è un latino regolare ma robusto e solenne, essenziale nella formazione della sua prosa italiana. Nei meno numerosi testi in volgare (le due risposte al «Giornale de’ letterati», i documenti epistolari ...
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La coerenza è la proprietà che definisce il testo come unità fondamentale della comunicazione linguistica (➔ testo, struttura del). Si tratta di una caratteristica che riguarda l’organizzazione del significato [...] priori i più adatti ad assicurare all’Italia un’unità linguistica. [In particolare] il volgare parlato in Toscana era rimasto più vicino al latino parlato anticamente.
A un livello inferiore, la seconda proposizione è accompagnata da una motivazione ...
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Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469. Sulla sua formazione dà notizie il Libro dei Ricordi del padre Bernardo, dottore in legge. Il 19 giugno 1498 divenne segretario della seconda cancelleria [...] annali o vero le historie» di Firenze «in quella lingua o latina o toscana che a lui parrà» (Machiavelli 1971: 1200). Le Istorie sgrammaticamenti» (Foscolo 1958: 228).
Machiavelli scelse il volgare per tutta la sua produzione, in particolare per la ...
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Fra i vari ➔ linguaggi settoriali, quello della medicina interessa da vicino l’esperienza di tutti i parlanti. D’altro canto, i suoi realia di riferimento sono pertinenti a molti altri ambiti più specifici: [...] genere, sono già documentati fin dai primi testi poetici in volgare: si ricordi almeno, in ➔ Dante, etico «tisico», partum, recipe, videat. In molti casi l’uso del latino è giustificato dall’esigenza di velare eufemisticamente la nozione (exitus ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...