Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] 1236). Pochi, tuttavia, i testi tradotti direttamente in volgare, fra i quali spiccano il Moamin dedicato alla falconeria Roma, Salerno Editrice, 5 voll. in 6 t. (vol. 1°, Medioevo latino, t. 1°, La produzione del testo), pp. 199-217.
Mancini, Marco ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] fiorentino Carlo Dati (1619-1676), accademico della Crusca e del Cimento, letterato, filosofo, scienziato, poeta in latino e in volgare. Impegnato nella teorizzazione linguistica (Discorso dell’obbligo di ben parlare la propria lingua, 1657) e nella ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] de’ suoni toscani, quai siano le forze de le lettere latine: che cosa l’Academia nostra pensasse, che giudicasse che deliberasse. che porta un notevole arricchimento al lessico volgare, traducendo le opere latine di Leon Battista ➔ Alberti), si ...
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In linguistica il termine europeismo ha vari significati. Possono essere definiti europeismi tratti comuni a più lingue d’Europa, ma anche elementi formativi di parole (come prefissi e suffissi), locuzioni [...] seg.) parla del «ruolo standardizzante a livello europeo del latino nel medioevo e ancora nell’Umanesimo e nel Rinascimento, del in altre lingue europee sin dal medioevo, la prima lingua volgare a influire su altre lingue europee è stata l’italiano ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] esempi e bibliografia). Agli albori della documentazione scritta in volgare risalgono le prime attestazioni di parole che, nel tra i diversi esiti, francesi e italiani, delle basi etimologiche latine o germaniche: per es., dato che i nessi lat. ca ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] nazionali, in Italia tale scelta ha bisogno di essere continuamente riaffermata. Se all’inizio del secolo la scelta tra latino e volgare è ancora in discussione e Antonio Vallisneri si batte per l’uso della lingua italiana «per debito, per giustizia ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] bolognese Giovanni Filoteo Achillini, autore delle Annotationi della volgar lingua (1536), un trattato che rappresenta «l E appresso non si guardarono da prendere molti corpi di parole latine e molti modi di dire non usati nella favella italica per ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] vanno menzionati gli statuti. Tali documenti possono essere considerati in sé, indipendentemente dalla stesura in latino o in volgare, scritture pubbliche intrinsecamente legate all’organizzazione della società comunale. Si tratta infatti di raccolte ...
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La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] di una certa difficoltà, con cui, sicuramente per la prima volta, deve fare i conti un volgare locale.
Da allora latino e volgare continuarono a convivere nella predicazione (con punte di vistosa ed espressiva mescidazione nel Quattrocento), ma fu ...
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La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] , a cura di G.C. Lepschy, Bologna, il Mulino, vol. 2º, pp. 313-395.
Tavoni, Mirko (1984), Latino, grammatica, volgare. Storia di una questione umanistica, Padova, Antenore.
Trabalza, Ciro (1908), Storia della grammatica italiana, Milano, Hoepli (rist ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...