Umanista abruzzese, donde l'appellativo "dei Marsi" (n. 1472 - m. Napoli 1555). Ne ignoriamo il vero cognome. Ebbe fama, oltre che come poeta latino e volgare, come maestro nell'arte "delle invenzioni [...] e imprese". Due sue tragicommedie, la Cecaria e la Mirzia (circa 1535-40), sono importanti per la storia del dramma pastorale ...
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Poeta (n. Arezzo metà del sec. 14º - m. primi del sec. 15º). Scrisse in latino 10 Ecloghe ed Epistulae metricae; in volgare un poemetto allegorico sulla vittoria delle Virtù sui Vizî (Victoria virtutum), [...] e un poemetto in terzine sul sacco di Arezzo del 1381 (Liber Inferni Aretii) ...
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Poeta (Napoli 1508 - ivi 1575). Nobile e ricco, la sua casa fu il centro dei letterati napoletani del tempo. Scrisse in volgare 14 Egloghe pescatorie (1533) e un canzoniere in onore della moglie Porzia [...] Capece (1560), morta a 36 anni; in latino, elegie, epigrammi, selve. ...
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Poeta (Modena 1455 circa - Longiano 1527), il cui vero nome era Sasso de' Sassi. Seguace di Serafino Aquilano, scrisse in latino epigrammi ed elegie, e in volgare soprattutto sonetti e strambotti. Ebbe [...] anche interessi teologici e subì un processo per eresia ...
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Verseggiatore (Bellano 1597 - ivi 1630), in latino e in volgare. Dal suo poema La caduta dei Longobardi (1630) e da alcune sue lettere il Manzoni derivò spunti per i Promessi Sposi e per l'Adelchi. ...
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LETTERARIA, STORIOGRAFIA
Andrea Battistini
Italia. − Finché, negli anni Trenta e Quaranta, prevaleva negli studi l'indirizzo neoidealistico, contrastato al più dall'impostazione divergente della cultura [...] ricostruzione della realtà dei primi secoli della letteratura in volgare, per i quali al posto di un Medioevo di Dante, nella quale si sono trovate le vestigia secolari del Medioevo latino, con le sue poetiche, la topica, i sistemi metaforici.
Si ...
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GIOVANNI di Montreuil
Giuseppe Martini
Umanista francese, nato verso il 1354. Fu prevosto di S. Pietro a Lilla, e segretario delle Finanze del re di Francia Carlo VI, il quale lo inviò spesse volte [...] menzione soprattutto un trattato contro le pretese dei re inglesi sulla corona di Francia; ne esistono varie redazioni, in latino e in volgare.
Bibl.: A. Thomas, De Joannis de Monsterolio vita et operibus, Parigi 1883; id., Le nom et la famille de ...
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VESPA
Cesare Giarratano
. Sotto questo nome ci è arrivato un carme latino di 99 esametri dal titolo Iudicium coci et pistoris iudice Vulcano.
Prima parla il fornaio e dopo il cuoco, e ciascuno vanta [...] , non è privo di grazia e di brio. La lingua e la metrica rendono verosimile la sua attribuzione al sec. III dell'era volgare. Dell'autore si sa solo quello ch'egli dice di sé nei primi sei versi, che, cioè, era solito recitare i suoi componimenti ...
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PIETRO da Eboli
Fulvio Delle Donne
PIETRO da Eboli. – Non si hanno molte notizie sulla vita di questo poeta, che, negli ultimi anni del XII o, al massimo, nei primi del XIII secolo, compose in latino [...] Instituts für Österreichische Geschichtsforschung, XXXII (1911), pp. 576-593; M. Pelaez, Un nuovo testo dei Bagni di Pozzuoli in volgare napoletano, in Studi romanzi, XIX (1928), pp. 47-134; A. Altamura, Testi napoletani dei secoli XIII e XIV, Napoli ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] per curare il «malum gallicum», non si limita a garantire, in latino e in italiano, che ai Veneziani è dato di «vivere sempre . Stanca d'errabondi giochi nel «theatro del mondo», la penna si volge a «piangere i suoi errori» e a «supplicare l'amor di ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...