GUALTIERO DI ASCOLI
GGiuseppina Brunetti
Il nome del maestro G. giunge dall'unica sua opera sopravvissuta e a lui attribuita concordemente dalla tradizione manoscritta, le Derivationes. Il titolo corretto [...] quello secondo il quale le parole del latino deriverebbero da un numero limitato di parole- . 291-310; G. Brunetti-P. Morpurgo, Frammenti inediti in volgare meridionale in un manoscritto delleDerivationesdi Gualtiero da Ascoli, "Medioevo Romanzo", 23 ...
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BARTOLOMEO da San Concordio (Bartolomeo Pisano)
Cesare Segre
Nacque nel 1262 a San Concordio, presso Pisa, dove ricevette gli ordini ed entrò nel convento domenicano di S. Caterina verso i quindici anni. [...] vizio dispersivo dei prosatori medievali, ma permettendosi d'altro canto di piallare le angolosità del testo latino quando l'indole del volgare suggeriva differenti formule narrative. Il successo artistico di B. nasce insomma dal contemperamento dell ...
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Un rimario è un lemmario ordinato in base alla vocale tonica di ogni vocabolo e ai suoni che la seguono (➔ rima). Nei rimari moderni le parole sono raccolte in gruppi così costruiti e ordinati al loro [...] 117). Il primo abbozzo oggi noto di rimario in un volgare italiano si trova in calce al Compendium del padovano Francesco Baratella stata applicata solo alle lingue morte (vedico, iranico, latino, greco, paleoslavo). Il primo dizionario inverso di una ...
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FEDELE (Fedeli), Cassandra
Franco Pignatti
Nacque a Venezia probabilmente nel 1465 da Angelo e Barbara Leoni, veneziana.
La famiglia paterna, originaria di Milano, era stata tra i seguaci dei Visconti; [...] una lettera del 20 giugno 1491 ("è cosa, Lorenzo, mirabile, né meno in volgare che in latino; discretissima et meis oculis etiam bella. Partimi stupito", Prose volgari inedite e poesie latine e greche, a cura di I. Del Lungo, Firenze 1867, pp. 81 s ...
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DATI, Giorgio
Concetta Giamblanco
Nacque a Firenze il 25 sett. 1506 da Niccolò di Piero e da Maddalena di Latino Pilli.
Sembra che la famiglia Dati sia arrivata dall'Incisa a Firenze intorno al sec. [...] esortò l'amico a dare "colle pure vostre, e ornate toscane prose ... a voi vita a noi gloria eterna ... onde'1 latinvolgare, moderno adegui il prisco ... Voi solo, con proprio stile, e therna altrui. far potete Fiorenza uguale a Roma" (B. Varchi, De ...
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ALBANZANI, Donato (Donato degli Albanzani; Donato da Pratovecchio, o del Casentino; presso gli amici umanisti Donatus Appenninigena o Apenninigena, nome impostogli probabilmente dal Petrarca)
Guido Martellotti
nome [...] l'ultimo capitolo, conducendo la narrazione fino alla morte di Giovanna di Napoli (1382).
Tale integrazione, scritta in volgare e in latino, porta a un giudizio della regina Giovanna del tutto diverso da quello, laudativo, del Boccaccio. Le due ...
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ARIOSTO, Malatesta
Mario Quattrucci
Figlio di Princivalle, di nobile e antica famiglia bolognese, trasferitasi a Ferrara nel sec. XIV e legata a quella di Ludovico da lontana parentela, nacque a Ferrara [...] iohannis aromei compositum per malatestam de areostis (cc. 2-4r.), seguito da un breve epitalamio volgare per le stesse nozze. Un altro analogo componimento latino dell'A., scritto per le nozze di Alberto Pricato con Caterina Romei, è conservato in ...
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MANILIO, Sebastiano
Sara Centi
Nacque probabilmente intorno alla metà del XV secolo; è comunemente ritenuto di origine romana.
Il suo nome, quando attestato per esteso, si accompagna sempre all'aggettivo [...] a Ludovico Sforza offre interessanti notizie: in primo luogo il M. si prodiga in una preventiva difesa della trasposizione, dal latino "in toscan volgare", fatta "del maestro della vita" ("Dicono adonque che si fa ingiuria e detrahesi alla fama delli ...
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Lingue, regno d'Arles
AAlberto Varvaro
Nel Duecento, la linea di separazione tra lingue germaniche e lingue romanze non corrispondeva in nessun caso al confine tra Regno di Germania e Impero, a est, [...] , per quel tanto che esisteva, usasse il latino, così come faceva la Chiesa, evitava ogni problema a Saint-Quentin del 1214, a Metz del 1219 (ma lo statuto cittadino è in volgare già nel 1215), a Mons del 1222, a Liegi del 1233, a Lussemburgo del ...
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Poeta, umanista e uomo politico (Cerreto di Spoleto 1429 - Napoli 1503). Intellettuale di spicco della corte aragonese (da lui prese il nome l'Accademia pontaniana), usò un latino duttile e moderno. Nella [...] ebbe ancora qualche incarico.
Opere
Scrittore fecondissimo, in volgare lasciò solo un gruppetto di lettere, di forte colorito Temperamento poetico esuberante e padrone della lingua e del verso latini come forse nessun altro umanista, P. non ebbe nel ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...