Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] : ad es., l’intensità della palatale /ʎ/ nella parola figlio deriva dallo sviluppo orale del latino-volgare *fīlljum dal classico fīlium.
La percezione dell’intensità delle consonanti palatali non è uniforme in tutto il territorio italiano, ma ...
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Sotto l’etichetta di indefiniti si raggruppano una serie di determinanti o sostituti del nome che danno informazioni quantitative sul referente del nome a cui si collegano. È una classe che comprende elementi [...] e cumulo dei significati del lat. ălius «diverso, altro tra più di due», che non ha continuatori nelle lingue romanze. Dal latinovolgare *ălt(e)ri (in luogo del nominativo alter, modificato per analogia con il relativo qui) si è formato il pronome ...
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Per coniugazione si intende l’insieme delle variazioni morfologiche del verbo in relazione al modo, al tempo, all’aspetto, alla diatesi, alla persona, al numero e al genere. Il termine (dal lat. coniugatiōnem [...] < ponĕre, condùrre < conducĕre). Tuttavia, l’evoluzione sopra descritta ammette eccezioni; nel passaggio dal latino classico al latinovolgare e poi all’italiano si registrano alcuni spostamenti di classe (metaplasmi): per es., ci sono verbi ...
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La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] sono sviluppate le forme di futuro sintetico delle lingue romanze: laudare habeo > it. loderò. La struttura perifrastica del latinovolgare aveva un chiaro significato modale: lett. «ho da lodare».
Interessanti sono poi i casi di futuro con valore ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] consolidati di altro genere (Edìpo; Accadèmia dal lat. academīa).
Altre oscillazioni nell’accentazione dipendono solo dal latino. Nel latinovolgare si è assistito al fenomeno della ricomposizione, per il quale l’accento è passato dal prefisso alla ...
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Il trapassato prossimo (chiamato anche, più raramente, piuccheperfetto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, il cui principale significato consiste nell’indicare un evento compiuto prima di un [...] bene e ballato come un pastore alla festa. Adesso dormiva e russava (Deledda 1979: 91).
Il trapassato prossimo appare in latinovolgare quando si crea la nuova perifrasi con l’imperfetto di habēre e il participio passato. La perifrasi del nuovo ...
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L’imperativo è un modo verbale, adoperato solo in frasi principali, che – come dice lo stesso nome, dal lat. imperatīvus (modus) – serve per esprimere un ordine, un comando o una preghiera.
In italiano [...] im, -is, -it in /e/), il congiuntivo perfetto dei verbi in -are e in -ire (coniugazioni più ricche e produttive nel latinovolgare) viene a corrispondere, nel singolare, all’infinito: amaverim > amarim > amare, amaveris > amaris > amare(s ...
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Per quantità fonologica si intende il tratto distintivo di carattere prosodico (➔ prosodia) che oppone i segmenti fonici, sia vocalici sia consonantici, secondo la loro lunghezza. Essendo una proprietà [...] » 38, pp. 47-76.
Vineis, Edoardo (1984), Problemi di ricostruzione della fonologia del latinovolgare, in Id. (a cura di), Latinovolgare, latino medioevale, lingue romanze. Atti del Convegno della Società italiana di glottologia (Perugia, 28-29 ...
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Il monottongo è un’articolazione vocalica stabile caratterizzata da un unico timbro, in opposizione alle articolazioni vocaliche che mostrano un cambiamento qualitativo nel corso della loro produzione [...] spesso l’esito finale di un processo di ➔ semplificazione dei dittonghi. Alcuni dittonghi sono realizzati come monottonghi già nel latinovolgare: ad es., ae e oe sono prodotti, rispettivamente, mediante una vocale breve (e aperta) e una vocale lunga ...
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La vocale di appoggio è una vocale che facilita la pronuncia sia di consonanti o di sequenze consonantiche particolarmente difficoltose, perché rare, complesse e dunque marcate dal punto di vista della [...] ’essa una vocale palatale).
La prostesi di /i/ davanti ai nessi s + consonante – i quali già in latinovolgare venivano pronunciati con vocale d’appoggio, generalmente /i/ – intende evitare una sequenza consonantica non abituale nella fonotassi dell ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...