MACEDONIO, Marcello
Girolamo De Miranda
Nacque a Napoli il 17 apr. 1582 da Loise, di nobile famiglia appartenente all'antico "sedile" di Porto, e dalla capuana Lucrezia Di Falco. Dal matrimonio, celebrato [...] dei precedenti scritti sotto forma di pentimento, la seconda si sviluppa come un inno alla Vergine Maria.
Prosimetro latino e volgare, l'opera appare un saggio dell'erudizione macedoniana, poiché spazia dalla cultura biblica a quella classica, dalle ...
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SPINELLI, Francesco Maria
Alfonso Mirto
– Nacque a Morano Calabro, presso Cosenza, il 30 gennaio 1686, da Antonio e da Anna Beatrice Carafa dei principi di Belvedere.
Quasi tutte le notizie sulla vita [...] che è il suo libro parimente intitolato De Origine mali, e che ha avuto la cautela di scrivere in latino, acciò non sia inteso dalla gente più volgare, e più capace a ingannarsi. In verità il Signor Principe della Scalea merita lode per questo, e per ...
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VACCARI, Alberto
Anna Mambelli
– Nacque a Bastida de’ Dossi (Pavia) il 4 marzo 1875, sesto degli undici figli di Giovanni, che fu sindaco per quarantaquattro anni di Bastida de’ Dossi, e di Serafina [...] ). Vaccari si dedicò innanzitutto allo studio delle versioni latine pregeronimiane e delle opere e della figura di s Salmi tradotti dall’ebraico con la Volgata di fronte (Torino 1936, 1945); Il Diatessaron in volgare italiano. Testi inediti dei secoli ...
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GALLETTI, Domenico (Dominicus Gallettus)
Francesco Bausi
Figlio di Jacopo, nacque a Monte San Savino nel 1443 o nel 1444, come si deduce dall'epitaffio apposto sulla sua tomba, nel quale si afferma che [...] del trasferimento a Roma è testimoniata sia da una lettera in volgare del G. a Lorenzo de' Medici datata 11 giugno 1474 letterarie [di Firenze], XVIII [1787], coll. 485 s.). Un epigramma latino del G. appare, insieme con altri di umanisti quali S. de' ...
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RUSIO (Rucius), Lorenzo
Lia Brunori Cianti
Luca Cianti
RUSIO (Rucius), Lorenzo. – Nacque a Roma nella seconda metà del XIII secolo in data sconosciuta. Di lui non possediamo notizie certe e i dati [...] a un esponente autorevole della Curia romana; non c’è ragione di pensare che un testo originariamente in volgare sia stato poi tradotto in latino ai fini della dedica (o, peggio, per destinarla a chi ne avrebbe fatto effettivamente uso). Del resto ...
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VALENZIANO, Luca
Maria Pia Sacchi
– Nacque a Tortona forse negli anni Settanta-Ottanta del Quattrocento, come si può ipotizzare sulla base della lettera prefatoria all’edizione pavese (1513) delle sue [...] lo mostra essenzialmente come autore di poesia umanistica in volgare, con La transformatione di Glauco, poemetto in ottave di Pavia, di cui sopra si è fatto cenno: nell’epigramma latino di dedica a Lucrezia Borgia si allude a un periodo di riposo di ...
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PALEOTTI, Camillo
Irene Iarocci
PALEOTTI, Camillo. – Nacque nel 1520, primogenito del giurista Alessandro (figlio del giurista Vincenzo e fratello dell’umanista Camillo seniore) e di Gentile Volta. [...] Amaseo (che scelse come precettore per i propri figli), LatinoLatini e altri ancora. Si impegnò più volte per portare o e il 1594 e di cui fu approntata anche una versione volgare. I tre libri De Republica rappresentano il suo lavoro più importante ...
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CARLINO, Marco Antonio (Ateneo)
Claudio Mutini
Sull'incertezza che può sussistere circa il nome è lo stesso C. a fornire spiegazioni: in un capitolo della sua opera, La grammatica volgar dell'Atheneo [...] causativo" e "Thessaglia ne 'l diritto". Donde si snoda la discussione sull'opportunità di teorizzare il volgare nella stessa maniera in cui i latini trassero soprattutto da Virgilio le regole per la loro lingua. La prima asserzione teorica è fondata ...
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POSSEVINO, Giovan Battista
Pietro Giulio Riga
POSSEVINO, Giovan Battista. – Fratello maggiore del più celebre Antonio e da non confondere con il nipote omonimo, Possevino nacque a Mantova nel 1520 da [...] che, prima di indicare il fantomatico trattato in latino De honore quale testo plagiato, accusò Giovan Battista del Possevino (c. 39v).
Dell’esile esperienza poetica in volgare di Possevino resta traccia nella celebre silloge allestita da Dionigi ...
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MALPIGLI, Niccolò
Leonardo Quaquarelli
Figlio di Bichino di Niccolò, morto prima del 1400, e di Fiore di Giovanni Dal Verme, nacque probabilmente a Bologna al più tardi sulla fine degli anni Settanta [...] complimenti di rito, il Panormita incita il M. a dedicarsi agli studi classici e ad abbandonare il volgare per dedicarsi al latino, unica lingua letteraria che può rendere immortali. Subito dopo nel codice si trova una lettera dell'umanista bolognese ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...