L’epitesi (dal lat. tardo epithĕsis, a sua volta dal gr. epíthesis «sovrapposizione, aggiunta»; il termine originario si basa sul tema di epitíthēmi dal significato di «porre sopra o accanto») consiste [...] arcaica, priva di sillaba epitetica, soprattutto nella sesta persona del verbo: amaro «amarono» direttamente derivato dal latinovolgare amārunt piuttosto che dal classico amăverunt. Ciò vale anche per i verbi potero, sentiro, ecc. Queste forme ...
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Benedetto da Norcia, santo
Fondatore dell’ordine benedettino e patriarca del monachesimo occidentale (Norcia 480 ca.-Montecassino dopo il 546). Fu autore della Regola monastica che prescrive povertà, [...] questa derivano un codice di S. Gallo e alcuni altri, tra cui quelli della cosiddetta «tradizione cassinese». Redatta in latinovolgare, fu però presto modificata, quale appare per es. nel codice della biblioteca Bodleiana (Oxford; il più antico: ca ...
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Quindicesima lettera dell’alfabeto, in italiano la ‹q› è presente – a parte sigle (q «quintale»; AQ, targa automobilistica dell’Aquila), voci e toponimi stranieri (burqa, Iraq) – solo seguita da ‹u› (che [...] l’➔ortografia italiana mantiene al posto di ‹q› la lettera ‹c› che appariva nelle corrispondenti parole latine (prive della ‹u›, originatasi in latinovolgare per riflettere il dittongamento della ‹ŏ›). È il caso di cuoco, cuoio, cuore, scuola e ...
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NEOLATINE, LINGUE
Carlo Tagliavini
Le lingue neolatine o romanze sono quelle che continuano direttamente il latino, cui la forza di espansione politica e militare di Roma diede la possibilità di estendersi [...] parte attestabili con la ricostruzione linguistica; p. es., l'ital. uosa, sp. huesa, ant. fr. huese, ecc., devono risalire a un latinovolgare hǫsa con ǫ aperta (che è attestato da Paolo Diacono); il gotico ha huzd e da un u non avremmo potuto avere ...
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Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
Sulla svolta del secondo millennio si è fatta insistente la denuncia di una crisi della critica a dispetto di quei sentimenti d'attesa, propri delle [...] grado, tanto delle risorse espressive popolari, del dialetto, quanto di quelle artificiose del bilinguismo latino-volgare rielaborato come ibrido parodistico nel maccheronico, ha infatti stabilizzato il plurilinguismo come una funzione permanente ...
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Indiane, letterature
Giuliano Boccali
Le prospettive di studio e gli studi sulle l. i. sono soggetti da almeno tre decenni a un processo di revisione profonda e, d'altra parte, di completamento sul [...] appunto queste ultime; problema di straordinario interesse, che si può confrontare perfettamente con quello dei rapporti fra il latinovolgare e medievale e gli esordi delle letterature romanze e che è reso più arduo dalla molteplicità delle varianti ...
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UMBRI (lat. Umbri, gr. 'Ομβρικοί)
Giacomo DEVOTO
Francesco RIBEZZO
Gli Umbri sono un popolo dell'Italia Centrale che occupa fino alla conquista romana la regione compresa fra il Tevere a ovest, il [...] a verso o; 2. di ē e ō verso i e u, fatto che finisce col coincidere con l'analoga chiusura di queste due voeali nel latinovolgare di alcune regioni; 3. il passaggio di ū in ī nei monosillabi sīm per sūm "suem"; pir, gr. πῦδ; 4. la chiusura in e dei ...
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SOSTRATO (o substrato)
Benvenuto Terracini
Con questo termine alcuni linguisti designano le tracce della lingua originaria mantenute da un gruppo etnico nell'adottare un'altra lingua di maggior prestigio. [...] avvicinamento delle due lingue in simbiosi (per es., fra le due desinenze -ae ed -as di cui il latinovolgare disponeva per il nominativo plur. della prima declinazione femminile, il galloromano ha preferito -as che coincideva con la corrispondente ...
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OSCHI
Giacomo Devoto
. La nazionalità nata dalla fusione dei Sanniti con gli Opici, in seguito all'eliminazione della potenza etrusca nella seconda metà del sec. V ha assunto il nome di osca per un [...] "di Nerio Babrio figlio di Tito". La differenza più importante per le risonanze che ha in epoca più tarda, probabilmente anche nel latinovolgare, è la distinzione di vocali aperte e vocali chiuse nel caso di i e di u che compare alla fine del secolo ...
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WALTHARIUS
Bruno Vignola
. È il titolo di un poema latino (Waltharius Manufortis o Waltharii poesis) composto dal monaco Ecchehardo I di S. Gallo (v.), morto verso la fine del sec. X, e rielaborato [...] , il Moniage Guillaume.
Il Waltharius, ad onta della sua veste latina, è, dal punto di vista nazionale, l'opera letteraria più notevole lingua presenta locuzioni derivate dal tedesco, forme del latinovolgare e frequenti ellenismi, e non è esente da ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...