Le ricerche per sapere quando fu sostituito il nome di filosofo e quindi filosofia al termine sofo (o sofista) e sofia, hanno un interesse puramente filologico, poiché quel che importa alla filosofia è [...] uomo, che è sopra tutte le creature, se si volge col suo volere all'essere pieno è nel bene, se si volge all'essere che ha meno di essere è nel male a mano a mano sempre più compiuto della cultura latina e greca, dà un senso sempre maggiore dell' ...
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VICO, Giambattista
Fausto Nicolini
Filosofo, storico, giureconsulto e critico letterario.
1. Primi anni (1668-1686). - Terzultimo degli otto figliuoli di Antonio, figlio d'un contadino maddalonese e [...] Giacché - diceva a sé stesso - se, della "sapienza volgare e poetica di Omero", cioè della storia e della poesia, riso con tutta una serqua di contumelie, rivolte in un magnifico latino a quel letteratucolo, o, com'egli scrive, ignotus erro, degno ...
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SANNAZZARO (Sannazaro), Iacopo (Actius Syncerus)
Enrico Carrara
Poeta, nato a Napoli il 28 luglio di un anno, che si può fissare ragionevolmente nel 1456; morto, pure a Napoli, il 24 aprile 1530. Discendeva [...] 'ultima sua fatica di umanista e di devoto.
Le opere in volgare. - Dall'evento esterno del volontario esilio di Francia, la vita dato di saperne) la sua produzione in volgare; alla seconda, quella in latino; giacché Azio Sincero, a differenza di tanti ...
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È uno dei più efficaci e più geniali tra i predicatori italiani del Quattrocento. Nacque a Massa Marittima, in territorio di Siena, l'8 settembre 1380 da Albertotto Albizzeschi e da Nera di Bindo degli [...] e 1650. Una scelta di passi tratti dalle opere latine fu edita a cura del Card. Vives: S. G. Ferrers Howell, S. B. of Siena, Londra 1914; C. Faggiano, L'eloquenza volgare di S. B. d. Siena, Saggio critico, Firenze 1915; M. Sticco, Il pensiero di ...
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Con poca esattezza si dice comunemente Flavio Biondo, mentre Flavio è un nome secondario tratto, alla foggia umanistica, da Flavus, traduzione latina di Biondo. Egli poi nella maggior parte dei documenti [...] De verbis Romanae locutionis (1435), nel quale, contro Leonardo Bruni, sostenne che il volgare italiano moderno è la continuazione naturale dell'antico linguaggio latino, e dettò dodici libri di storia contemporanea, che formarono poi i dieci libri ...
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SICILIA (A. T., 27-28-29)
Attilio MORI
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Biagio PACE
Giovanni PUGLIESE CARRATELLI
Gaetano Mario COLUMBA
Secondina Lorenzina CESANO
Carlo Alfonso NALLINO
Ernesto [...] ", jugu "giogo"). Questi i e u si vogliono ricondurre all'esito di lat. volg. è (per ē, ĭ di lat. class.) e î (per ō e .); ma non è escluso che la Sicilia abbia mantenuto intatti l'ĭ e ŭ latino (come è accaduto nel sardo) e abbia ridotto a i e u gli è ...
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SARDEGNA (A. T., 29 bis)
Roberto ALMAGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gioacchino SERA
Antonio TARAMELLI
Arnaldo MOMIGLIANO
Raffaele CIASCA
Gino BOTTIGLIONI
Raffa GARZIA
Gavino GABRIEL
Enrico [...] 123-37; id., Romanità e grecità nei documenti più antichi di volgare sardo, in Atti II Congresso naz. di studi romani, III, di linguista e sognò di dar vita a una poesia sardo-latina; non occorre dire che con quest'illusione si fece nemiche le ...
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Città capitale della Toscana, una delle più importanti città d'Italia, e per i ricordi storici, per i tesori artistici che racchiude, nonché per la vaghezza della sua posizione, una delle più celebrate [...] Capponi (Commentari dell'acquisto di Pisa), continuatori del filone volgare, ma con intendimenti d'arte, che sollevano le loro , con autografi e copie sincrone che vanno da Brunetto Latini, dal Boccaccio, Machiavelli, Galileo e sua scuola sino ...
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TOSCANA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Umberto CALZONI
Niccolò RODOLICO
Antonio PANELLA
Sergio CAMERANI
Nello TARCHIANI
Alfredo SCHIAFFINI
Giuseppe MALAGOLI
Vittorio SANTOLI
Alfredo BONACCORSI
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Regione [...] spirituale d'italianità. A Firenze fiorisce il nuovo volgare, che nel sec. XIII acquista valore di strumento ???e, stato -a -e); 2. l'alterazione in rb (lb) del nesso latino rv (lv): còrbo "corvu", nèrbo "nervu", serbare "servare", Elba dal ligure ...
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TEATRO
Paolo Enrico ARIAS
Biagio PACE
Carlo ROCCATELLI
Ugo Enrico PAOLI
Silvio D'AMICO
Sebastiano Arturo LUCIANI
Silvio D'AMICO
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(gr. ϑέατρον, derivato dal verbo ϑεάομαι "guardo, sono spettatore"; [...] teoria o di fatto, vietati. Più tardi, siccome il latino era da troppo tempo divenuto incomprensibile al popolo, s'introducono nel testo di questi dialoghi parole in volgare (drammi misti). Infine tutto il dialogo, sviluppandosi fino alle proporzioni ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...