FURLANETTO, Giuseppe
Gerardo Bianco
Nacque a Padova il 30 ag. 1775 da Sante e da Angelica Salvato. Dopo un periodo di educazione privata, nel novembre 1790 entrò nel seminario vescovile della città, [...] di grammatici, glossatori e scoliasti. Aveva comunque inteso allargare il lessico all'intera latinità, ritenendo che anche i vocaboli del cosiddetto latinovolgare potessero appartenere ad età piu classiche. Sottolineata l'esigenza di fornire la ...
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amistà (amistade; amistate)
Emilio Pasquini
Questo sostantivo (le forme non apocopate sono meno frequenti della tronca e senza rilevanza semantica o stilistica, sì che risulta inutile distinguere percentuali [...] anche giustificarsi come analogica sulla serie di nominativali del tipo ‛ maiesta ', ‛ podesta ', ecc.; tanto più, accertato che a. risalga - attraverso il provenzale amistat e l'antico francese amistiet - a un latinovolgare * amicitas -atis. ...
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BENEDETTI, Francesco
Alfredo Cioni
La famiglia Benedetti era nel sec. XV facoltosa e ben nota a Bologna per la tradizionale attività artistica dei suoi membri: pittori e miniaturisti non senza meriti. [...] "capella Sanctorum Cosmae et Damiani apud stratae Castionei", come si legge nella sua più antica stampa datata: una Grammatica latino-volgare, che fu ignota allo Hain, al Reichling, al Proctor, i quali concordemente danno come primo libro datato una ...
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FREZZA (de Frizis), Antonio
Carla Casetti Brach
Nacque probabilmente negli ultimi decenni del sec. XV a Corinaldo, cittadina della Marca di Ancona. Egli si sottoscrisse, generalmente, Frezza nelle opere [...] in seguito stampò soltanto due opere (già citate), ovvero la traduzione del De virtute morali di Plutarco e il dizionario latino-volgare, lo Spicilegium dello Scoppa.
Il F. non ebbe una propria marca tipografica, ma non omise mai nelle sottoscrizioni ...
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diastole
Gian Luigi Beccaria
I metricologi chiamano d. l'avanzamento dell'accento che si verifica nel verso per necessità ritmiche (‛ sistole ' il fenomeno contrario): spesso è difficile stabilire se [...] entero, francese entier; colŭbra [lo spostamento di accento da ‛ cólubra ' e ‛ culóbra ' era già avvenuto in latinovolgare: cfr. siciliano culóvra, sardo colóra, spagnolo culebra, francese couleuvre]; tenĕbras ecc., perché l'accento batteva sulla ...
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accentuazione
Bruno Migliorini
. L'a. quale appare nell'uso dantesco coincide, salvo pochissimi casi, con quello che possiamo presumere fosse l'uso del suo tempo, e in grandissima parte ancora con l'uso [...] , Rime dubbie XX 4; cherére, XXII 2); c) i rifacimenti di composti latini, avvenuti in gran copia nel latinovolgare e nelle più antiche fasi romaniche : p. es. le voci latine convĕnit, remŏvet, retĭnet sono state ricomposte in modo da rimetterle in ...
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fiso
Freya Anceschi **
S'incontra sedici volte, sempre in poesia e, a eccezione di If IV 5 e Pd XXIII 9, XXIX 9, sempre in rima. Ha di solito valore avverbiale, di " fissamente ", " intensamente "; [...] suffisso di ‛ fisare ', voce però datata al XVI secolo, da ‛ fissare ' per incrocio con ‛ visare ' (latinovolgare visare, per il latino classico visere, iterativo di videre).
Il diminutivo ‛ fisuzzo ' è attestato, con significato affine, solo in ...
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guazzo
Vincenzo Valente
Vocabolo occorrente due volte, nella prima cantica, in rima: Poi si rivolse e ripassossi 'l guazzo (If XII 139); mi vien riprezzo, / e verrà sempre, de' gelati guazzi (XXXII [...] g. sia forma popolare di ‛ guado ', come credeva il Torraca, e sembra piuttosto che debba essere ritenuto derivato dal latino aquatio, oppure dal latinovolgare aquatia.
Non c'è dubbio che la scelta che D. opera del vocabolo sia legata in parte alla ...
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sottesso
Ugo Vignuzzi
Solo in Pg XXXI 19 Come balestro frange, quando scocca / da troppa tesa, la. sua corda e l'arco, / e con men foga l'asta il segno tocca, / sì scoppia' io sottesso grave carco, [...] ), impiegato in senso proprio, con la concrezione di quell'esso che (con un processo già in atto nel latino ‛ volgare ': cfr. g. Brodin, Termini dimostrativi toscani, Lund 1970, 200-201), dopo alcune preposizioni, ‛ con ', ‛ lungo ', ‛ sopra ', e ...
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assettare
Enrico Malato
. Nel senso proprio di " mettere in ordine ", " sistemare ", " regolare " (cfr. Chiaro La gioia e l'alegranza 67), il verbo è usato una sola volta, in Pd I 121 La provedenza, [...] I' m'assettai in su quelle spallacce) è usato nel senso, più vicino al suo valore etimologico (dal latinovolgare *asseditare, frequentativo di sedere), di " sedersi ", " mettersi seduto ", rimasto poi soltanto nell'uso regionale, e presente tra gli ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...