La cancelleria ducale fra culto della "legalitas" e nuova cultura umanistica
Girolamo Arnaldi
Il 4 settembre 1362 il maggior consiglio approvò la convenzione con la quale Francesco Petrarca si impegnava [...] e si modella sempre più di frequente sui classici latini" (11). A riprova di ciò vengono comunemente addotti i due, ponendosi come emblematico della presa che la nuova cultura umanistica aveva ormai sul Ravignani e su un settore, almeno, della ...
Leggi Tutto
Storiografia e società
Giuseppe Galasso
Origini ed età antica
La formazione, la conservazione, la trasmissione, l'aggiornamento della memoria storica sono aspetti - distinti fra loro solo nel corso [...] etica e storia, su un piano, esso sì, paradossalmente umanistico, per cui la dimensione del racconto storico è sempre quella 28 erano sacerdoti o monaci e 6 laici, e di questi 6 solo uno latino, 4 bizantini e uno arabo, mentre dei 34 un po' più di un ...
Leggi Tutto
Costantino e il diritto canonico moderno
Da Marsilio in poi
Diego Quaglioni
A Dante, Marsilio, Ockham e più in generale alla trattatistica De potestate papae che si sviluppa nei primi decenni del Trecento [...] politiche, a cura di U. Dotti, Bari 1974, p. 179 (testo latino a p. 178).
11 D. Maffei, La Donazione di Costantino nei , libri e amici di Alberico da Rosciate, in Italia medioevale e umanistica, 3 (1960), pp. 251-261; cfr. inoltre L. Prosdocimi ...
Leggi Tutto
Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] che presuppongono un Oriente, esotico e diverso, rispetto all’Occidente latino, fa oggi problema. Non è un caso che l’ la rinomanza che alcuni di essi conoscono in periodo umanistico grazie alla traduzione dei trattati del Corpus Hermeticum a ...
Leggi Tutto
I Seminari
Cristina Sagliocco
Maurizio Sangalli
I seminari italiani postunitari, tra continuità e cesure1
A Firenze, nel 1873, in previsione del primo congresso cattolico, che si sarebbe tenuto l’anno [...] italiana, intesa come identità prima di tutto culturale-umanistica, avrebbe dovuto abbracciare anche il clero che, ad un liceo pubblico, consistettero in una certa preferenza accordata al latino, nel ginnasio, e in un «più ampio sviluppo della sana ...
Leggi Tutto
Arte della guerra
Giorgio Masi
Tradizione manoscritta e a stampa
L’Arte della guerra (da qui in poi Adg) è un’opera seguita dall’autore fino al suo ultimo esito a stampa, caso raro in M. (accade con [...] M. nel constatare la coniugazione del penchant letterario umanistico e filosofico-morale con quello per la teorizzazione due testi, insieme a quello di Eliano Tattico (la traduzione latina del suo De instruendis aciebus) e al Libellus de vocabulis ...
Leggi Tutto
Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] studi italiani, pleiade non indegna di coronare le tradizioni umanistiche della Serenissima, gli ultimi suoi figli dell'altra gli studi greci fra noi, anche se a detrimento degli studi latini, scaduti (oltre che per la mancanza d'una personalità così ...
Leggi Tutto
L’immagine di Costantino nelle fonti arabe
Il primo imperatore cristiano nello specchio dell’islam
Marco Di Branco
Gli storici arabi medievali condividono con i loro colleghi bizantini il punto di vista [...] Miskawayh, che sembra quasi anticipare il ‘revisionismo’ umanistico di Johann Löwenklau:
Costantino era ormai vecchio ed il suo Vangelo a Roma. Pietro scrisse il suo Vangelo in latino e l’attribuì al suo discepolo Marco […].
In quel tempo, gli ...
Leggi Tutto
Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] e le più acute novità nel campo della narrativa del tempo umanistico nei due diversi aspetti della «burla» e della «facezia Laerzio (vite di Aristippo, Bione e Diogene) tradotto in latino da A. Traversari, conservando anch'egli generalmente l'ordine ...
Leggi Tutto
DONÀ (Donati, Donato), Leonardo
Gaetano Cozzi
Figlio di Giambattista di Andrea di Antonio e di Paola di Cristoforo Corner, nacque a Venezia il 12 febbr. 1536, probabilmente nella casa di rio terrà S. [...] più vasto respiro: e nulla era meglio del culto umanistico della romanità, soprattutto delle sue espressioni architettoniche. Ma la Serenissima Republica di Venezia, uscita in italiano e in latino nell'agosto del 1606 a Venezia, la più organica ed ...
Leggi Tutto
t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...