BARGAGLI, Scipione
Nino Borsellino
Fratello di Girolamo e di Celso, nacque a Siena nel 1540. Ebbe una buona cultura umanistica per cui entrò in relazione con i maggiori letterati senesi e soprattutto [...] membri del periodo, rivela lo sforzo dell'esercizio umanistico, incapace però di giungere ad apprezzabili risultati di (Siena 1604). Quanto alla traduzione di una tragedia in latino dello scozzese George Buchanan, Iefte, ovvero Il voto (Lucca ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I primi testi in volgare prendono forma – sul finire del XII secolo – come “contrasti” [...] alla “leggenda” abruzzese di san Tommaso. La cultura umanistica recupera invece il genere tragico, su schemi senecani e ogni forma di tirannide, compone sul modello senecano e in latino, la Ecerinis (1314), archetipo d’un nuovo teatro tragico ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Paolo Rinoldi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Quattrocento si caratterizza come il secolo dell’umanesimo e della riscoperta dei [...] di Valencia, anche se alcuni sermoni saranno poi tradotti in latino: proprio per questo, dato che spesso l’uditorio non i rapporti tra la propria eloquenza e la nuova oratoria umanistica. Si hanno così, soprattutto nella seconda metà del secolo ...
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Diogene Laerzio
Carlo Varotti
Pressocché nulla sappiamo della vita dell’autore della più nota silloge di biografie di filosofi antichi (Vite dei filosofi), da Talete a Epicuro: di fatto, una delle più [...] del resto uno degli aspetti rilevanti della ‘fortuna’ umanistico-rinascimentale dell’autore, come documenta lo stesso M., sembra escludere che su di essa, e non sul testo integrale latino, si basasse la conoscenza che M. aveva delle Vite laerziane. ...
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PELLEGRINO LAZIOSI da Forli, santo
Aristide Serra
PELLEGRINO LAZIOSI da Forlì, santo. – Nacque a Forlì attorno al 1265, figlio unico e discendente dalla stirpe dei Laziosi in linea paterna. L’esposizione [...] (1432-1500), umanista e politico assai noto nell’ambiente senese del secondo Quattrocento. Il testo, redatto in latino classico-umanistico, in realtà dipende e trascrive fedelmente la legenda primitiva del santo, composta certamente verso l’anno 1350 ...
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Il termine barbarismi designa spregiativamente fin dall’antichità le parole (e, più generalmente, gli elementi morfologici, sintattici e stilistici) considerate estranee allo spirito e alla forma di una [...] linguistici, indicando improprietà espressive a vari livelli (Brunetto Latini, La Rettorica, Argomento 17; «confusione del barbarismo» in Zanobi da Strada).
In epoca umanistico-rinascimentale il termine viene collegato al rimpianto classicistico che ...
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ACCOLTI, Benedetto, il Vecchio
Armando Petrucci
Nacque ad Arezzo nel 1415 da Michele, di nobile famiglia aretina ed allora professore di diritto a Firenze, e da Margherita Roselli. Studiò diritto a [...] lotta contro i Turchi, che proprio nell'ambiente umanistico troverà espressione in tante declamationes.Nacquero così i Benedicti , dato il suo interesse fondamentalmente letterario.L'altra opera latina dell'A., il Dialogus de praestantis viro rum sui ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Heinrich Schütz è giustamente considerato il più importante musicista tedesco [...] interpretazione.
Soltanto in poche composizioni Schütz usa il latino. Nella stragrande maggioranza dei casi, la lingua impiegata si realizza pienamente il concetto protestante (ma anche umanistico) della musica poetica. La maggior parte della vasta ...
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Cartesio
Cartesio nome umanistico italianizzato di René Descartes (La Haye, Touraine, 1596 - Stoccolma 1650) filosofo e matematico francese. Di famiglia appartenente alla piccola nobiltà, compì regolari [...] nel Discours de la méthode, venne ampiamente svolto nelle Meditationes de prima philosophia (Meditazioni metafisiche), pubblicate prima in latino nel 1641, e poi in una versione francese riveduta dall’autore nel 1647, con un’ampia appendice, formata ...
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Nacque da un Domenico a Gragnara di Brisighella, in Val di Lamone, nel pressi di Faenza (Valgimigli); l'anno della nascita, non noto, si deve inscrivere nel primo terzo del sec. XV.
Il C. era chiamato [...] traduzione latina e le chiose alla Commedia di frate Giovanni Bertoldi da Serravalle.
Il commento latino, in Valdilamone, XIII(1933), 2, pp. 29 s.; Id., Civiltà umanistica faentina, in Il Liceo "Torricelli" nel primo centenario della sua fondazione, ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...