Undicesima lettera dell’alfabeto latino.
linguistica Il nome italiano elle e quello latino el sono costituiti dal suono stesso della lettera con una vocale d’appoggio; il nome greco λάμβδα deriva invece [...] di una correlativa sorda, e quindi questo carattere non è distintivo. Storicamente l’italiano l’ è la continuazione regolare del latinovolgare li̯: per es. foglio, lat. folium; la distinzione di quantità tra l e ll è andata perduta a vantaggio di ...
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Nona lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma primitiva della lettera i nell’alfabeto fenicio era ✂ e il suo valore fonetico era quello di un i semiconsonante. La forma si venne via via semplificando: [...] s impura quando nella frase vengono a trovarsi precedute da consonante: per es., in istrada. Il fenomeno ha la sua origine nel latinovolgare, e in altre lingue romanze ha avuto sviluppi più estesi che in italiano: all’it. spada fanno riscontro il fr ...
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Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica La sua forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con il vertice in alto e con il lato destro prolungato verso il basso; [...] o grecismi (es. acquario, voce dotta accanto ad acquaio, lat. aquarium), perché il gruppo -ri̯- del latinovolgare si è ridotto in Toscana e in parte dell’Italia mediana a -i̯- (nelle altre regioni a -r-). astronomia La lettera R indica una classe ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] esso corrisponde il suono approssimante [w] e non il fricativo [v]. Intorno all’era cristiana la ‹v› latina intervocalica è pronunciata [β]. Nel latinovolgare i grafemi ‹b› e ‹v› sono entrambi pronunciati [β]. Poi, intorno al II secolo, la pronuncia ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] in -sī (mīsī > misi, dīxī > dissi);
(iii) formazione in -ui (habui > *hebui > èbbi).
Nel latinovolgare erano rizotoniche la prima persona singolare e plurale e la terza persona singolare e plurale (dìxi, dìxit, dìximus, dìxerunt, per il ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] persona dell’italiano: lui muove da una forma latinovolgare di ille, ĭllūi, rimodellata sul dativo singolare del tardi a scuola». Et esso dice: «A te no ’nde rispondo» (Brunetto Latini, La Rettorica, in OVI)
(54) E poi che fu morto, alla sua madre ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] In altri casi, le geminate derivano dall’allungamento della consonante (sēpiam > se[pːp]ia).
La derivazione dal latinovolgare ha portato talvolta a esiti diversi nelle lingue romanze (si pensi, ad es., alle occlusive sorde, conservate in italiano ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] tronco < trŭncum, oncia < ŭnciam, ecc.): in tali condizioni l’innalzamento di /e/ e /o/ toniche del latinovolgare prende il nome di anafonesi (Castellani 1980: I, 73 seg.).
Le eccezioni al dittongamento in alcune parole sdrucciole come pecora ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] costruzione, costituita da una forma del verbo habere + infinito del verbo principale, cominciò a diffondersi già nel latinovolgare; ma il processo non si arrestò lì. Progressivamente, da forma analitica diventò sintetica, con un passaggio frequente ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] la prossima settimana.
Le perifrasi futurali abbondano soprattutto nei dialetti, dove evolvono da costrutti già presenti nel latinovolgare tardo, occupando lo spazio lasciato vuoto dal futuro sintetico. Sono frequenti in particolari le perifrasi:
(a ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...