CIPELLI (Cipello), Gian Giacomo
Roberto Ricciardi
Nacque, nel 1484 a Maleo, in provincia di Milano, da Antonio, membro di una famiglia illustre e agiata.
Si ricorda che nel 1339 un Nicolò Cipelli lasciò [...] la liberalità del Goritz, fu pubblicata da Blosis Palladio con il titolo di Coryciana (ilnome del Goritz era stato latinizzato in "Ianus Corycius") una miscellanea contenente poesie latine di vari autori, che per lo più consistono in una minuziosa ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] , ad esempio, di J.-M. Martin, L’ambiente longobardo, greco, cit., pp. 230-234.
24 Non sembri eccessivo notare che della latinizzazione nel senso in cui ne parliamo nel nostro testo non si ritrova ancora, nella pur vasta letteratura in materia, una ...
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GORITZ (Küritz), Johann, detto Coricio
Massimo Ceresa
Originario della diocesi di Treviri, in una località dell'attuale Lussemburgo, nacque in data non nota nella seconda metà del XV secolo; studiò [...] , di un gruppo di umanisti, le cui riunioni erano a un tempo sociali e private, formali e informali. Il nome latinizzato del G., Coricio, echeggiava il "Corycium antrum", una grotta del monte Parnaso che si credeva incantata e che Pausania aveva ...
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DAL POZZO, Carlo Antonio
Enrico Stumpo
Nacque il 30 nov. 1547 a Biella (Vercelli), da Francesco e da Amedea Scaglia di Verrua.
Ancora bambino, perse la madre e fu allevato dalla seconda moglie del conte [...] e donò al capitolo numerose opere d'arte e preziosi paramenti. Nel 1599 fondò una commenda, detta Putea, dal nome latinizzato della famiglia, con diritto di patronato alla sua famiglia, nell'Ordine dei cavalieri di S. Stefano. Pochi anni più tardi ...
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BIANCHI, Isidoro
Franco Venturi
Nacque a Cremona nel 1731 e venne battezzato col nome di Pietro Martire. Suo padre era sarto e la famiglia povera. Frequentò le scuole dei gesuiti e si accese "d'una [...] alla luce di nuovo, mutando soltanto il frontespizio e la prefazione, sempre nello stesso anno, col nome latinizzato di Isidorus Plancus (Palermo, Bentivegna). Vi faceva gran sfoggio di cultura filosofica, citando Locke, Maupertuis, Genovesi, La ...
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Ecumenismo
Thomas F. Torrance
di Thomas F. Torrance
Ecumenismo
sommario: 1. Ecumenicità e cattolicità. 2. Il problema ecumenico. 3. Il movimento ecumenico. 4. Ecumenismo cattolico-romano. 5. L'ecumenismo [...] dell'esigenza, manifestata dai riformatori, di una cattolicità ed universalità liberate dalle limitazioni di un cristianesimo latinizzato e di una Chiesa romanizzata; donde il loro tentativò di risalire, dagli sviluppi tardi della Chiesa cattolica ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] espositivi di succinti trattati o schemi accompagnanti i testi di Porfirio e d'Aristotele; i Prolegomena, termine forse latinizzato da qualche editore in Antedicta o Praedicta, da cui proverrebbe "Antepraedic[amen]ta", sono rielaborazione, per opera ...
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latinizzamento
latiniżżaménto s. m. [der. di latinizzare], letter. – L’opera, il fatto di latinizzare (meno com. di latinizzazione): l. di un popolo, di un cognome, ecc.
latinizzare
latiniżżare v. tr. e intr. [dal lat. tardo latinizare «tradurre in latino»]. – 1. tr. Adattare al sistema linguistico latino, dare forma latina a parole appartenenti ad altra lingua: i Romani latinizzarono molti vocaboli greci;...