Elemento chimico di simbolo Hf, numero atomico 72, peso atomico 178,5 di cui si conoscono vari isotopi (174, 176, 177, 178, 179, 180). Il suo nome deriva da Hafnia, nome latinizzato di Copenaghen. L’a. [...] metallico, di colore argenteo, densità 13,3, che fonde a circa 2200 °C, si può ottenere per riduzione del fluoruro doppio di a. e di potassio o del cloruro di afnio. Fra i composti più importanti l’ossido, ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] , ad esempio, di J.-M. Martin, L’ambiente longobardo, greco, cit., pp. 230-234.
24 Non sembri eccessivo notare che della latinizzazione nel senso in cui ne parliamo nel nostro testo non si ritrova ancora, nella pur vasta letteratura in materia, una ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Osservatori, laboratori e orti botanici
Mara Miniati
Alessandro Tosi
Osservatori, laboratori e orti botanici
Osservatori e laboratori
di [...] a fondamento della geodesia.
A Copenaghen l'osservatorio fu istituito nel 1637, grazie al danese Christen Sørensen, latinizzato in Longomontanus, collaboratore di Tycho Brahe e poi primo professore di astronomia all'Università di Copenaghen. Nel 1610 ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] lettere sono già scritte intorno al 1243 da Guido Faba nei Parlamenta et epistulae, in «un bolognese illustre, fortemente latinizzato» (Serianni 1993: 457). Va ricordato che a Bologna i fiorentini studiavano e insegnavano.
Fa un decisivo passo avanti ...
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Obbligo politico
Lorenzo Ornaghi
Introduzione
Qualunque forma storica di convivenza politica sembra potersi costituire solo in forza di un originario 'legame' fra tutti coloro che sono membri a pieno [...] di un pactum fiduciae, ovvero di un trust (v. Dunn, 1994).
Se - conta ricordarlo qui - nel vocabolario feudale germanico latinizzato trustis designa il legame di fedeltà (ed è anche riferita a coloro che, essendo soggetti a questo legame, formano il ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Le arti meccaniche
Robert Halleux
Emmanuel Poulle
Christian Meyer
Baudouin van den Abeele
Le arti meccaniche
Le conoscenze tecniche [...] del verniero; precisamente, tracciando alcune linee oblique divise in parti uguali ‒ oggi note come 'linee ticoniche', dal nome latinizzato Tycho dell'astronomo danese del XVI sec. Tyge Brahe che ne generalizzò poi l'uso ‒ tra quelle di una ...
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Il Rinascimento. Il ritorno della scienza antica
Sebastiano Gentile
Il ritorno della scienza antica
Petrarca e il ritorno del 'Cicerone scettico'
Per comprendere la svolta fondamentale che la nostra [...] pose come condizione che lo seguisse il suo allievo più dotato, Johann Müller di Königsberg, meglio noto con il nome latinizzato di Regiomontano. Bessarione si trattenne a Vienna per alcuni mesi durante i quali Purbach completò i primi libri del suo ...
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latinizzamento
latiniżżaménto s. m. [der. di latinizzare], letter. – L’opera, il fatto di latinizzare (meno com. di latinizzazione): l. di un popolo, di un cognome, ecc.
latinizzare
latiniżżare v. tr. e intr. [dal lat. tardo latinizare «tradurre in latino»]. – 1. tr. Adattare al sistema linguistico latino, dare forma latina a parole appartenenti ad altra lingua: i Romani latinizzarono molti vocaboli greci;...