Alpetragio
Massimo Miglio
Astronomo arabo-ispano della seconda metà del sec. XII, nato a Siviglia, discepolo di Abu Bakr ibn Tufail; il nome arabo era al-Bitrūdjī Nūr al- Dīn Abū Ishak.
La sua teoria [...] da Mosè Tibbon; da Calo Calonymos nel 1538 in latino dal testo ebreo. Il suo nome fu variamente latinizzato in Avenalpetras, Avempetras, Avenalpetranz, Avempetranus, Avempatricius.
Sosteneva inoltre A. che intorno ai quattro elementi si muovono nove ...
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DE DONATI, Ludovico (Alvise)
Mario Natale
Janice Shell
Ne sono sconosciuti l'anno e il luogo di nascita; le più antiche testimonianze documentarie a lui relative lo segnalano non ancora "magister" e [...] , Dizionario di toponomastica lombarda, Milano 1961).
Nei documenti e nelle opere, il nome del D. si trova latinizzato in due forme diverse (Ludovicus e Aluisius); queste varianti, ricorrenti nei documenti contemporanei (se ne veda la documentazione ...
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JAQUET Maci
F. Manzari
Miniatore specializzato nella decorazione calligrafica, attivo tra il 1325 e il 1350 ca. ad Avignone e a Parigi.La vicenda artistica di J. è stata ricostruita da Avril (1971; [...] jour d'avril, veille de mai, V° die" (Parigi, BN, lat. 11935, c. 642r).Il nome di J. compare inoltre, latinizzato, in un manoscritto contenente le Epistolae di s. Agostino (Roma, BAV, Ross. 259), corredato da un'ornamentazione esuberante e datato al ...
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Il primo documento sul F. risale al 25 nov. 1508, quando è citato l'"Egregio viro magistro Cola Petri Gentilis de Amatrice" come testimone in un atto stipulato nell'abbazia di Farfa (Archivio abbaziale, [...] pp. 13 s., 162; Cannatà, 1991, p. 58 n. 41). Poiché talvolta il F. è citato nei documenti con il cognome latinizzato "de Filactischis" ed egli stesso si firma "De Philectistis" nella tavola di Folignano, si è ipotizzata una origine della sua famiglia ...
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Snellius-Pothenot, problema di
Snellius-Pothenot, problema di problema di topografia che consiste nel determinare la posizione di un punto P rispetto a tre punti dati A, B e C, dei quali è nota la posizione, [...] problema è indeterminato. Il problema fu posto e risolto attorno al 1615 dal matematico e astronomo olandese W. Snell (latinizzato in Snellius). È noto anche come problema di Pothenot perché fu riproposto nel 1695 dal matematico francese L. Pothenot ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le nuove scoperte e l’applicazione di nuovi metodi scientifici mettono in crisi [...] loro dalle scienze islamiche traspare dai contributi scientifici di Johann Müller di Königsberg, meglio conosciuto con il nome latinizzato di Regiomontano. Una delle sue opere più importanti, il De triangulis omnimodis, scritta verso il 1464 e ...
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LINGUADOCA (fr. Languedoc; A. T., 35-36)
Clarice EMILIANI
Georges BOURGIN
Antica provincia della Francia meridionale, confinante a E. con la Provenza e il Delfinato, a N. con il Lionese e l'Alvernia, [...] di un comune passato storico.
Il nome di Linguadoca appare poco tempo dopo la morte di Luigi IX il Santo, latinizzato in Lingua de hoc, o tradotto nell'espressione Lingua Occitana; fu adottato e volgarizzato definitivamente nel sec. XIV, quando ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il regno dei Franchi
Ernst Erich Metzner (trad. it. a cura di Barbara Scardigli)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I Franchi svolgono [...] Svevia settentrionale e le aree slave adiacenti.
I Franchi, un popolo libero
Il regno dei Franchi germanici (latinizzato Franci, dall’antico tedesco Franchon), vale a dire delle popolazioni (Chamavi, Chattuari, Bructeri, Sugambri, Batavi, Amsivari ...
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VIOLA
Francesco VATIELLI
Musica. - Col termine viola (nel francese medievale vièle) si compresero, prima dell'apparizione di una vera e propria famiglia, strumenti ad arco, varî nella forma e nei particolari, [...] (v.). Da questo secondo tipo derivò la viola medievale.
La viola in genere era conosciuta allora sotto il nome latinizzato di fidula e una delle più antiche raffigurazioni ci è conservata in un psalterium della biblioteca dell'università di Utrecht ...
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NAǦ῾ ḤAMMĀDĪ
Tito Orlandi
(App. IV, II, p. 542)
I codici di Naǧ῾ Ḥammādī . − Per quanto concerne l'originario ritrovamento dei manoscritti (1945), è probabile che comprendesse anche altri codici, di [...] qui di seguito si adegua pertanto all'uso più comune presso gli studiosi, con preferenza per il latino (o greco latinizzato), ma l'identificazione più precisa si ottiene con l'indicazione di codice e posizione nel codice. Del resto in molti casi ...
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latinizzamento
latiniżżaménto s. m. [der. di latinizzare], letter. – L’opera, il fatto di latinizzare (meno com. di latinizzazione): l. di un popolo, di un cognome, ecc.
latinizzare
latiniżżare v. tr. e intr. [dal lat. tardo latinizare «tradurre in latino»]. – 1. tr. Adattare al sistema linguistico latino, dare forma latina a parole appartenenti ad altra lingua: i Romani latinizzarono molti vocaboli greci;...