Il comitatus dei principes, del quale parla Tacito (Germ., 13, 14), si conservò presso le popolazioni germaniche anche dopo il loro stabilirsi sulle terre dell'Occidente. Lo troviamo bensì designato allora [...] con la perifrasi illi, qui in truste dominica, o in truste regia sunt. La parola franca trust, latinizzata in trustis, significava protectio, tuitio, e quindi schiera destinata appunto alla protezione del signore. Antrustiones, ossia protectores ...
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MARCELLO, Jacopo Antonio
Giuseppe Gullino
Figlio del patrizio Francesco di Pietro e di Maddalena Trevisan di Paolo di Giovanni, nacque a Venezia nella parrocchia di S. Angelo, nel 1399, probabilmente [...] della morte del padre, il M. sposò Fiordelise Miani, figlia legittima dell'allora vescovo di Vicenza Pietro Emiliani (forma latinizzata del cognome Miani) e di Contarina Contarini, dopo la morte della quale Pietro Emiliani era passato allo stato ...
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GLORIERI (Gloriero, Glorierio), Alessandro
Valentina Gallo
Nacque probabilmente a Roma, intorno al 1540, da Cesare; non si conosce il nome della madre, una nobile toscana.
Il nonno del G., Jean Grolier, [...] brevium e due anni dopo secretarius apostolicus. Nel 1556, in una bolla papale, compare per la prima volta la forma latinizzata del suo cognome, Glorierius, da cui derivò qualche anno dopo la forma italiana Gloriero o Glorieri. Nel 1557 entrò nella ...
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GAFFURIO, Franchino (Gaffurius, Gafurius, Gafori)
Antonio Sardi de Letto
Nacque a Lodi il 14 genn. 1451 da Bettino e Caterina Fissiraga.
Il padre del G., "qui pedibus equove strenue stipendia fecerat" [...] il canto; in quegli anni egli studiò musica con il padre carmelitano fiammingo Johannes Goodendach (o, secondo la forma latinizzata del nome, Bonadies) già famoso per il trattato Regulae cantus, nel quale aveva raccolto le migliori opere didattiche ...
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MAYDA, Giovanni Matteo
Francesca Burgarella
– Nacque da Antonio, probabilmente a Palermo, in data ignota da collocare nei primi decenni del XVI secolo; sconosciuto è anche il nome della madre.
Antonio [...] di alcune stampe successive al 1537, tra le quali De rebus Netinis di Vincenzo Littara. I Mayda (forma latinizzata di Maida) dovevano essere imparentati con una omonima famiglia della piccola aristocrazia palermitana, che dimorava nel quartiere Fori ...
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bizantino, impero
Denominazione con cui si indica solitamente l’impero d’Oriente, dall’antico nome, Bisanzio, della sua capitale Costantinopoli. Ma la storia dell’impero bizantino, che dovrebbe trovare [...] -565). Ma se pure, fino a Giustiniano, gli imperatori sono tutti, eccetto Zenone (474-491), di stirpe latina o latinizzata, profonda è l’evoluzione interna che differenzia dal mondo romano il mondo bizantino. Costantinopoli si va trasformando in una ...
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NICASTRO (A. T., 27-28-29)
Giuseppe ISNARDI
Giuseppe PALADINO
Giovanni PEREZ
Antica città calabrese, in provincia di Catanzaro, sede di vescovato (suffraganeo di Reggio di Calabria) e di tribunale. [...] e vi stabilirono i benedettini: fu sede di vescovato greco, suffraganea di Reggio, sin dai primi del sec. X, e venne latinizzata sotto i Normanni (1094). Fiorì particolarmente sotto gli Svevi. Vi fu Enrico VI e l'imperatrice Costanza fece riparare il ...
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Puglia
Filippo Brancucci
Aldo Vallone
Ai tempi di D. con il nome di P. o Apulia (v.) veniva indicato quel corno d'Ausonia che s'imborga / di Bari e di Gaeta e di Catona, / da ove Tronto e Verde in [...] la collegavano direttamente a Roma; Brindisi (Brandizio, in Pg III 27) divenne un porto importante, tutta la regione fu latinizzata acquistando prosperità economica. Il cristianesimo si propagò tra il III e il V secolo e favorì la nascita di diversi ...
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Alichino
Vincenzo Presta
Nome di uno dei diavoli della quinta bolgia (If XXI 118, XXII 112-117, 124-150); primo dei dieci scelti da Malacoda e inviati a ispezionare lungo l'argine sinistro; in tale [...] avanzata l'ipotesi che il poeta abbia potuto tener presente nel coniare il nome anche Harlekin nella forma latinizzata ‛ Allequinus '. Totalmente arbitraria e destituita d'ogni fondamento critico si mostra oggi l'ipotesi del Rossetti che, vedendo ...
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FABRI, Luigi
Antonella Ferri
Pochissime sono le notizie sulla vita di questo incisore romano, del quale però rimane almeno un nutrito numero di stampe con le relative matrici. Nacque presumibilmente [...] parte delle matrici in rame delle sue incisioni, tutte firmate (al posto del nome Luigi compare talvolta la versione latinizzata Aloisius, Aloysius, oppure A.), ma prive di data.
Il F. si dedicò quasi esclusivamente alla stampa di traduzione dalle ...
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latinizzamento
latiniżżaménto s. m. [der. di latinizzare], letter. – L’opera, il fatto di latinizzare (meno com. di latinizzazione): l. di un popolo, di un cognome, ecc.
latinizzare
latiniżżare v. tr. e intr. [dal lat. tardo latinizare «tradurre in latino»]. – 1. tr. Adattare al sistema linguistico latino, dare forma latina a parole appartenenti ad altra lingua: i Romani latinizzarono molti vocaboli greci;...