GAITER, Luigi
Francesca Brancaleoni
Nacque a Caprino Veronese il 5 nov. 1815 da Antonio, avvocato. Intrapresi gli studi nel liceo comunale, nel 1834, prima ancora di averli ultimati, pubblicò a Verona [...] Firenze 1879, I, p. 479; G. Mazzoni, L'Ottocento, in Storia lett. d'Italia, Milano 1913, II, p. 1190; A. Padula, B. Latini e il Pataffio, Napoli 1921, pp. 139-148; Miscell. di studi danteschi, Torino 1922, pp. 507, 531; La Critica, XXII (1924), p. 91 ...
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FALCONE, Domizio
Maria Giuseppina Marotta
Nato a Mantova nella seconda metà del sec. XV, fu uno degli esponenti dell'ancor oggi poco noto umanesimo mantovano. Il suo nome, infatti, ricorre in un gruppo [...] del veneziano Girolamo Donà (Cortegiano, II, 61) e a un componimento in distici di Ercole Strozzi, compaiono cinque distici in latino attribuiti a "Falco Mantuanus".
I versi (riportati anche nel codice Vat. lat. 2874, a c. 131) descrivono un'opera di ...
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BARZIZZA, Gasperino (Gasparinus Barzizius; G. Bergomensis o Pergamensis)
Guido Martellotti
Era figlio di un Pietrobono, notaio, oriundo di Barzizza, paesello della Val Seriana presso Bergamo, dove la [...] 1885, pp. 13-17; Id., Le scoperte dei codici lat. e greci, I, Firenze 1905, p. 100; Id., Storia e critica di testi latini, Catania 1914, pp. 43, 83-85, 103-145; per il cod. laudense, E. Malcovati, La tradizione del "Brutus" e il nuovo frammento ...
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BORGARUCCI
Luigi Firpo
Famiglia distintasi nel sec. XVI con vari personaggi, originaria di Canziano in Umbria, già castello di Gubbio, ma appartenente al ducato d'Urbino. Negli anni fra il 1520 e il [...] le umane lettere e lavorò a lungo in Venezia, almeno tra il 1565 e il 1589, quale traduttore dal latino, revisore e manipolatore editoriale, al servizio di numerosi tipografi, probabilmente senza stringere con nessuno di essi rapporti di diretta ...
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CILLENIO, Berardino (Berardinus o Bernardinus, Cyllenius; Berardinus Veronensis)
Gianni Ballistreri
Probabilingnte nacque a Verona verso la metà del sec. XV.
Quasi nulla sappiamo di lui, e il cognome [...] Vat. lat. 3352, f. 144v e nel cod. 1350 (T. 4,15), della Bibl. Angelica di Roma, ai ff. 131v e 132; versi latini del C., indirizzati al Borgogni, sono infine nel cod. Marc. lat. XII207.
Per quanto riguarda le relazioni con l'ambiente umanistico, il C ...
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GENTILE, Bernardo
Dario Busolini
Nacque a Messina intorno al 1470. Avviato alla vita religiosa nel convento domenicano della sua città, vi venne ordinato sacerdote prima del 1495: il 20 settembre di [...] inedite fino al 1530 per la morte di quest'altro storiografo di Carlo V nel 1526.
Sono poi del G. alcuni versi latini pubblicati dal medico di Carlo V, L. Lobera, quale aggiunta al suo libro Vergel de sanidad, stampato in prima edizione ad Alcalá ...
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CAPILUPI, Giulio
Tiziano Ascari
Figlio naturale di Ippolito, poi vescovo di Fano, e d'una popolana di Roma chiamata Francesca Stinchi, nacque a Roma probabilmente nei primi anni del soggiorno d'Ippolito [...] una ex nimphis Sancti Casciani.Nel 1590 il C. promosse a Roma la stampa dei Capiluporum Carmina che contengono le poesie latine di Ippolito, Camillo, Lelio, e Alfonso Capilupi (già in gran parte pubblicate in due precedenti edizioni: Anversa 1574 e ...
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ANGERIANO, Girolamo
Anna Buiatti
Nacque quasi certamente a Napoli nel 1470 da Gaspare, giureconsulto e magistrato, e da Roberta de Guisi di Ariano di Puglia. Studiò legge come il padre e forse ricoprì [...] dedicato all'arcivescovo di Bari G. Castiglioni, l'A. raccolse, sotto il titolo derivato da Levio, centosessantotto brevi componimenti latini, quasi tutti amorosi e ispirati da una Celia di cui non abbiamo che il ricordo letterario. I versi rivelano ...
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GIOVANNI da Viterbo
Andrea Zorzi
Sulle vicende biografiche di G. non si hanno, a tutt'oggi, notizie di fondamento documentario certo. L'unica menzione diretta del suo nome è in uno dei due codici apografi [...] di Arezzo nel Medio Evo, II, Firenze 1899, nn. 468, 472; Regestum Senense, a cura di F. Schneider, Roma 1911, n. 539; Brunetto Latini, Li livres dou Tresor, a cura di F.J. Carmody, Berkeley, CA-Los Angeles 1948, pp. 391-422; T. Diplovatazio, Liber de ...
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FULVIO, Andrea
Massimo Ceresa
Nacque intorno al 1470. Lui stesso si dichiarò nativo di Palestrina, pur essendosi a volte autodefinito "Sabino", così da far pensare che la sua famiglia provenisse da [...] volle attrarre su di sé l'attenzione del nuovo papa con un poemetto latino sull'origine e la storia dei vari anni santi, in previsione di il F. compose e dette alle stampe un'ecloga latina di tema pastoral-religioso, in esametri virgiliani, che dedicò ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...