CAGNACCINI (Cagnacino), Giacomo
Aldo Mazzacane
Non si conosce la data della sua nascita, che dové avvenire comunque a Ferrara negli ultimi anni del sec. XV, o - al più tardi - nei primissimi del XVI.
Non [...] e cofiaboratore di Pico negli ultimi anni. Appunto il Giraldi poté lodarne le qualità di scrittore di eleganti versi latini, considerandolo tra quei poeti ferraresi del suo tempo, che avevano dimostrato notevoli doti, pur dedicandosi soprattutto a ...
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VOLGATA (o Vulgata)
Alberto Vaccari
Con questo aggettivo sostantivato è designata la versione latina della Bibbia in uso nella Chiesa cattolica. Per il nome, la formazione, le vicende, la tradizione [...] un concetto chiaro e preciso del dovere di traduttore: fedeltà al senso più che alla parola dell'originale, chiarezza e buona latinità sono le norme fondamentali da lui apertamente professate (v. specialmente le sue Lettere 57 e 106) e sono pure le ...
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FERRERO, Guglielmo
Piero Treves
Nacque, di borghese famiglia subalpina, da Francesco e Candida Ceppi, il 21 luglio 1871, a Portici (Napoli), dove allora risiedeva suo padre, ingegnere delle Ferrovie.
Il [...] da E. T. Moneta, appunto sul Militarismo (Milano 1898), che il F. giudicava ormai un reliquato di popoli inferiori e "latini", mentre matura in Francia l'affaire Dreyfus e sono in armi gli Stati Uniti per togliere alla Spagna "colombiana", non senza ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I giuristi e il diritto feudale
Mario Montorzi
I teorici del diritto arrivano ben tardi sui campi dell’esperienza feudale: non è infatti possibile parlare da subito dell’esistenza di un vero e proprio [...] cosiddetto volgare: di quel diritto, cioè, che si sviluppò nella prassi consuetudinaria dall’incontro tra le preesistenti etnie latine e le sopravvenienti etnie barbariche, proprio allo stesso modo in cui si determinò in parallelo il crogiuolo etnico ...
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BUZZACARINI, Ludovico (Lodovico Ongaro; Alvise)
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Nacque, probabilmente a Padova, nella seconda metà del sec. XIV - forse verso il 1360 - da Arcoano e dalla faentina Nobilia Manfredi.
Sposatosi due [...] Vergerio un codice di Terenzio; nel 1414 SiccoPolenton ancora lo diceva "vir... litteratissimus"; Antonio Baratella gli inviò numerosi carmi latini, confidando nel suo mecenatismo. Della corrispondenza del B. con quest'ultimo ci resta una lettera in ...
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ACCOLTI, Benedetto, il Vecchio
Armando Petrucci
Nacque ad Arezzo nel 1415 da Michele, di nobile famiglia aretina ed allora professore di diritto a Firenze, e da Margherita Roselli. Studiò diritto a [...] la verità dei fatti mediante il confronto con altre fonti, dato il suo interesse fondamentalmente letterario.L'altra opera latina dell'A., il Dialogus de praestantis viro rum sui aevi ex bibliotheca ill. ac eruditissimi viri d. Antonii Magliabequi ...
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ARCASIO, Giovanni Francesco Alessandro
Filippo Liotta
Nacque a Bistagno (rovincia di Alessandria) il 23 gennaio 1712. Studiò giurisprudenza a Torino e fu allievo del Dani, del Galea e del Campiani. [...] ; De iuribus in rem; De feudis, non risente, però, della sua origine scolastica, e dispiega, in un elegante latino e con sfoggio di cultura ed erudizione, la vasta materia. Nei Commentarii sono pubblicate, inoltre, sedici Praelectiones che svolgono ...
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straniero La persona fisica e giuridica che, pur trovandosi nel territorio di uno Stato, appartiene per nazionalità a uno Stato diverso.
Diritto
Nel diritto internazionale, lo Stato è libero (salvo [...] il nome peregrinus in età repubblicana qualificava l’appartenente a una città alleata, distinto dai cives Romani e dai Latini; modificazioni della condizione di s. sono le varie forme di concessione della civitas, come l’attribuzione del ius connubii ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lorenzo Valla
Francesco Tateo
Nell’opera di recupero del pensiero e della lingua dell’antichità e nella revisione critica della cultura filosofica e storiografica del Medioevo, Lorenzo Valla occupa [...] essenza delle lingue, a una delle questioni più rinomate del secolo, sorta negli anni Trenta, e riguardante il rapporto fra latino e volgare, l’origine di quest’ultimo e il suo rapporto con la lingua dei padri. Come poi nella polemica intrapresa ...
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Giancarlo Caporali
Abstract
La presente voce si propone di esaminare in astratto e in concreto il principio di separazione dei poteri da un lato fornendone una ricostruzione in chiave filosofico-giuridica, [...] duraturo» (Tacito, Gli Annali, in Caio Cornelio Tacito: Tutte le opere con note italiane di A. Vannucci, in Biblioteca dei classici latini, Prato, 1860, IIa ed., vol I, Lib. IV, cap. XXXIII, 263).
Vale a dire che Tacito, mentre mostra di condividere ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...