FABRONI, Carlo Agostino
Pietro Messina
Nacque a Pistoia il 28 ag. 1651 da Nicola e Lucilla Sozzifanti, due membri della piccola nobiltà cittadina.
Studiò presso gli oratoriani della sua città e, nel [...] 1668, pubblicò quale primo frutto dei suoi studi una raccolta di epigrammi latini: Romani Caesaris Corona ... (Pistoiae 1668), dedicandola a Felice Rospigliosi, nipote di papa Clemente IX. Con i Rospigliosi il F. aveva rapporti di parentela, così ...
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ACCORAMBONI, Vittoria
Giovanni Orioli
Figlia di Claudio e di Tarquinia Paluzzi Albertoni, nacque a Gubbio il 15 febbr. 1557. Trasferitasi a Roma durante l'infanzia, abitò nel palazzo della famiglia [...] materna. Ben presto nota per la sua bellezza (Gerolamo Catena le dedicò i suoi esametri latini), pare si sia dedicata alla poesia, secondo quanto affermano il Quadrio e il Mazzuchelli, notizia però negata dallo Gnoli. Sposò a sedici anni Francesco ...
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Nome latino umanistico del medico e poligrafo János Zsámboki (Nagyszombat, od. Trnava, 1531 - Vienna 1584). Studiò a Wittenberg, Ingolstadt, Strasburgo, Parigi e Padova (1553-57), poi fu storiografo ufficiale, [...] e bibliotecario alla corte viennese. Figura eminente dell'umanesimo ungherese (ma fu probabilmente di nazionalità slovacca), collezionista di codici latini e greci, in rapporto con l'ambiente italiano (fu amico di Fulvio Orsini, di Pier Vettori e di ...
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Poeta francese (Basse-Terre, Guadalupa, 1744 - Nantes 1793). Compì i suoi studî in Francia, dove si era recato giovanissimo; tornò quindi alla Guadalupa, come vicesiniscalco, ma nel 1787 era di nuovo in [...] Francia. Scrisse idillî, elegie e poemetti, col gusto tipico della seconda metà del Settecento, imitando i classici latini e greci e S. Gessner (Le Temple de Cnide, 1772; Idylles et poèmes champêtres, 1775; Les Saisons, 1787), ma con rinnovata e ...
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Poeta ucraino (Majaniv, Podolia, 1885 - Saltiv, Char´kov, 1941). La sua poesia, quantitativamente esigua (Liryčni poeziji "Poesie liriche", 1922; Veresen´ "Settembre", 1927; Poeziji "Poesie", 1940; Medobir [...] ), partì da posizioni simboliste per giungere a un intimismo riflessivo e filosofico che combinava la lezione dei classici latini e greci (che S. tradusse) con gli stimoli della letteratura europea contemporanea. Prigioniero politico, morì durante l ...
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Grammatico (Arezzo 1335 circa - ivi 1418). Notaio e maestro d'arti e di grammatica. Compose il Fons memorabilium, vasta enciclopedia che consta di varî lessici alfabetici. Notevole il 30º libro (De viris [...] claris), che costituisce da solo più di un terzo dell'intera opera, per le notizie allora acquisite sugli autori latini. ...
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Musicista (Radstadt, Salisburgo, 1459 - Salisburgo 1537). Studiò a Graz. Nel 1480 divenne organista aulico presso l'arciduca Sigismondo a Innsbruck, poi (1518) fu ad Augusta e (1520) a Salisburgo, dove [...] 1528) fu organista della cattedrale. Compose Lieder e altre musiche vocali su liriche di Orazio e di altri poeti latini, in cui segue nel discorso musicale le quantità prosodiche dell'antico verso. Delle composizioni per organo non possediamo oggi ...
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Alto dignitario bizantino tra il 1156 e il 1190, della famiglia Ducas; per favorire la politica di unione religiosa di Manuele Comneno, scrisse (1170-75) un'opera teologica, in forma di dialogo tra l'imperatore, [...] alcuni cardinali romani, e un armeno (῾Ιερὰ ὁπλοϑήκη, "Arsenale sacro"); l'opera è diretta contro i Latini (sulla processione dello Spirito Santo) e gli Armeni (contro il monofisismo, il monotelismo, ecc.). ...
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Tipografo (sec. 15º), attivo a Cremona dal 1471, poi a Como (1474) e a Milano (dal 1476; ultima edizione conosciuta i Rudimenta grammatices di N. Perotti, 1478). Fu il primo in Italia a stampare un libro [...] tutto in caratteri greci (usati fino ad allora solo per le citazioni inserite in testi latini), l'Erotemata di C. Lascaris. ...
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Umanista (Sarzana 1480 circa - Grasse 1536). Dal 1514 segretario della Repubblica genovese, fu travolto dalla rovina dei Fregoso (1522), e seguì Federico Fregoso in Francia. Qui fu precettore dei figli [...] di Francesco I, e dal 1533 vescovo di Grasse. Influente cortigiano, fu lodato da Bembo, da Giovio, da Ariosto. Lasciò versi latini (Poemata, 1536) e poche epistole. ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...