Console (339 a. C.), sconfisse i Latini ai Campi Fenectani. Primo dittatore plebeo, ottenne alla plebe importanti rivendicazioni; censore (332), console (327), conquistò l'anno successivo Palepoli, il [...] nucleo originario di Napoli, ottenendo il trionfo; nel terzo consolato (320) riportò una vittoria sui Sanniti; fu ancora console (315) ...
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Letterato (Roma 1804 - ivi 1884); scrisse versi latini e italiani volti a celebrare i monumenti della sua città (Le notti vaticane, 1865; Monumenta vaticana, 1869; Le catacombe romane, 1884); scrisse anche [...] due tragedie di argomento storico (1858, 1859) ...
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Grammatico milanese (sec. 13º), autore di due scritti latini in distici elegiaci: Liber legum moralium, raccolta di sentenze morali, e Speculum vitae (circa 1260-75), racconti a scopo morale. ...
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Letterato francese (Digione 1641 - Parigi 1728). Scrisse versi latini e francesi e si acquistò fama con i Noëls bourguignons (1700, sotto il nome di Gui Barôzai; più volte ristampati), festosi e talvolta [...] maliziosi, di ispirazione campagnola. Entrò nell'Académie française nel 1713 ...
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Autore (sec. 7º) di una raccolta d'enigmi in versi latini al modo di Aldelmo e di Tatuino, alcuni dei quali trattano di argomenti religiosi, altri delle singole lettere dell'alfabeto o di contrapposizioni, [...] e molti sono di carattere didattico sui nomi degli animali ...
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Erudito (Volterra 1455 - ivi 1522); tradusse e commentò autori greci e latini, scrisse opere teologiche (De institutione christiana, 1518), grammaticali, antiquarie; fra l'altro, un'enciclopedia dal titolo [...] Commentariorum urbanorum libri XXXVIII (1506) ...
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Filologo (Anversa 1560 - Bierhelderhof, Heidelberg, 1627). Curò molte edizioni di classici latini (tra cui Seneca, Marziale, Sallustio, Tacito) e soprattutto le Inscriptiones antiquae totius orbis Romani [...] (2 voll., 1602-03), raccolta delle iscrizioni latine e greche allora note, rimasta strumento fondamentale degli studî epigrafici sino alla pubblicazione dei grandi corpora ottocenteschi. Curò inoltre raccolte di sentenze, antologie, emendazioni e ...
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Famiglia di stampatori parigini che diedero edizioni di classici greci e latini, di autori francesi e di Padri della Chiesa. La stamperia fu fondata da Frédéric l'Ancien (n. in Champagne 1523 - m. Parigi [...] 1583), attivo dal 1552, stampatore del re dal 1571. Ne continuarono l'attività il figlio Frédéric le Jeune (Parigi 1552 - ivi 1630), anch'egli stampatore del re (1581-1602), cui succedettero nella carica ...
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Filologo (Venezia 1473 - ivi 1545); dopo aver pubblicato commenti umanistici ad autori latini, viaggiò per l'Istria, l'Africa, la Spagna (1504-05), raccogliendo iscrizioni e vestigia archeologiche (Inscriptiones [...] antiquae ex variis locis sumptae, manoscr.). Copia della cronaca di Daniele Barbaro è invece probabilmente una cronaca veneziana (Cronaca Bemba), in parte edita, che arriva agli avvenimenti del 1510 ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...