Drammaturgo inglese (Newnham-cum-Badby presso Daventry, Northamptonshire, 1605 - Blatherwick 1635). Si laureò a Cambridge, dove fece amicizia con Ben Jonson, e si rese noto per i suoi versi inglesi e latini: [...] Aristippus, or the jovial philosopher (1630) è una divertente disputa sui meriti rispettivi della birra e del vino bianco. Rappresentò a Whitehall (1631 circa) il dramma pastorale Amyntas (sulle orme di ...
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Filologo olandese (Deventer 1645 - Leida 1716), figlio di Johann Friedrich, prof. di giurisprudenza a Pisa, poi di storia e di lingua greca a Leida. Curò molte nuove edizioni di autori greci e latini. [...] Compose un Thesaurus antiquitatum graecarum in 12 tomi (1679-1702) ...
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MARCHEGIANI, Luca
Enrico Maida
Italia. Ancona, 22 febbraio 1966 • Ruolo: portiere • Esordio in serie A: 31 dicembre 1988 (Juventus-Torino, 1-0) • Squadre di appartenenza: 1983-85: Jesi; 1985-86: [...] Latini Jesi; 1986-87: Jesi; 1987-88: Brescia; 1988-93: Torino; 1993-2002: Lazio • In nazionale: 9 presenze (esordio: 6 giugno 1992, Stati Uniti-Italia, 1-1) • Vittorie: 1 Campionato italiano (1999-2000), 1 Coppa delle Coppe (1998-99), 1 Supercoppa ...
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Letterato (n. Strada in Chianti - m. Avignone 1361). Si recò nel 1352 a Napoli presso Niccolò Acciaiuoli; fu poi per breve tempo segretario apostolico ad Avignone. Volgarizzatore di classici, autore di [...] versi latini, nel 1355 ebbe a Pisa dall'imperatore Carlo IV la corona poetica, per la quale compose l'orazione De fama. Fu amico di Petrarca e di Boccaccio. ...
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Grammatico greco vissuto in Roma nel 1º sec. d. C., sotto l'imperatore Claudio; scrisse in greco di grammatica e sintassi latina in relazione al greco. Se ne hanno citazioni nei grammatici latini. Sembra [...] appartenere a lui lo scritto contro il De republica di Cicerone confutato da Svetonio, che è attribuito a Didimo detto Calcentero ...
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Scrittore cartaginese (forse prima metà del sec. 2º a. C.); autore di un trattato sull'agricoltura (secondo Varrone e Plinio in 28 libri), che fu fonte, diretta e indiretta, per gli scrittori latini di [...] agricoltura. L'opera, scritta in punico, dopo le guerre puniche era stata tradotta in latino e poi anche in greco. ...
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Filologo (Perth 1873 - Oxford 1949), prof. nelle univ. di Oxford (1903-11) e di Aberdeen (dal 1911), studioso della letteratura neotestamentaria e patristica; di particolare importanza i suoi lavori sugli [...] antichi commentatori latini di s. Paolo (A study of Ambrosiaster, 1905; The earliest Latin commentaries on the Epistles of St. Paul, 1927; edizione del commento di Pelagio, 3 voll., 1922-31). Autore anche di A glossary of later Latin to 600 A. D. ( ...
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Stampatore ed erudito (Venezia 1512 - Roma 1574), terzo figlio di Aldo il Vecchio. Scolaro di G. B. Egnazio, fu esperto di letteratura latina e buon latinista. Dal 1533 diresse la tipografia paterna, specializzandosi [...] all'Accademia Veneta e dal 1561 al 1570 a Roma, chiamato da papa Pio IV, la Stamperia del popolo romano. Il figlio Aldo raccolse molte prefazioni da lui dettate per testi latini (1580). Compose dissertazioni su antichità romane e commentò Cicerone. ...
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Uomo politico e storico svizzero (Chaux-de-Fonds 1891 - ivi 1971). Fu segretario dell'Internazionale comunista dal 1921 al 1931 con funzioni di responsabile dei rapporti con i partiti comunisti dei paesi [...] latini. Espulso dal Partito comunista elvetico nel 1942, fu segretario centrale del Partito socialista elvetico dal 1947 al 1959. Come storico si è interessato delle vicende politiche dell'Internazionale comunista e delle relazioni tra quest'ultima e ...
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Papirologa (Trieste 1877 - Firenze 1952); prof. di papirologia nell'univ. di Firenze. Collaborò con G. Vitelli in campagne di scavo in Egitto, nella pubblicazione dei Papiri fiorentini e dei Papiri greci [...] del De exilio di Favorino e delle Diegèseis di Callimaco. Pubblicò da sola: Papiri greci delle collezioni italiane (3 fasc., 1929-1946); La scrittura letteraria greca (1939); Analogie e coincidenze tra scritture greche e latine nei papiri (1946). ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...