ATESTINA, Civiltà
G. Fogolari
Con questa espressione si intende la civiltà che ebbe il suo massimo centro ad Este (l'antico nome è Ateste, forse dall'Adige che, fino al 589 d. C., solcava il luogo) [...] lo più di lettere varie ripetute), su vasi cinerarî ove nel II e I sec. a. C. sono trascritte anche in caratteri latini. Tra i bronzi decorati, sono notevoli anche i fermagli delle cinture, le guaine di spade e pugnali, le palette di bronzo, svariati ...
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EUPHRANOR (Εὐϕαράνωρ, Euphranor)
G. Bendinelli
Floriani Squarciapino
Artista greco del IV sec. a. C., ad un tempo pittore, scultore (nelle varie tecniche) e teorico dell'arte, avendo lasciato anche [...] , in Handb. d. Arcyh., 1950, p. 260 ss. Discussione delle fonti e del gusto: G. Becatti, Arte e gusto degli scrittori latini, Firenze 1951, passim; S. Ferri, Plinio il Vecchio. Storia delle arti antiche, Roma 1946, pp. 192-193; T. B. L. Webster ...
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CISTA (κίστη, cista)
G. A. Mansuelli
Recipiente di uso assai comune nell'antichità, in origine soltanto di vimini intessuti, più tardi di legno, cuoio e metallo, di forma quasi sempre cilindrica, più [...] è accennato, appartengono tutti al mondo mitologico greco, quando non siano gruppi di genere. Ma talora gli incisori latini introdussero soggetti nazionali: valga ad esempio la c. di Berlino, con rappresentazione trionfale.
Bibl.: Sulle c. a cordoni ...
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QUINTILIANO (M. Fabius Quintilianus)
G. Becatti
Nato a Calagurris (Calahorra) in Spagna, intorno al 35 d. C., venne a Roma, dove già suo padre aveva insegnato eloquenza, e studiò con i retori Eprio Marcello, [...] oratoria, Oxford 1948, pp. 135-152; R. Waltz, Rhythmos et numerus, in Rev. Et. Latin., XXVI, 1948, pp. 109-120; G. Becatti, Arte e gusto negli scrittori latini, Firenze 1951, pp. 178-191; H. Jucker, Von Verhältnis der Römer zur bildenden Kunst der ...
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Regione dell’Italia centrale (17.232 km2 con 5.755.700 ab. nel 2020, ripartiti in 378 Comuni; densità 334 ab./km2). Si affaccia sul Mar Tirreno tra la foce del Chiarone e quella del Garigliano, mentre [...] il Tevere, e l’intero bacino dell’ultimo grande affluente, l’Aniene. Il L. centro-meridionale è percorso dal Sacco (Valle Latina), principale affluente di destra del Liri, e da un tratto di quest’ultimo che, dopo aver ricevuto a sinistra le acque del ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. Gli Iapigi, gli Apuli e i Dauni
Ettore M. De Juliis
Gli iapigi
Il nome del territorio, Iapigia, è strettamente connesso con l’etnico Iapigi e, quindi, la trattazione [...] 326 a.C., segna l’inizio dell’interesse e della presenza effettiva dei Romani in Puglia e anche l’assunzione nella lingua latina dei nomi che connotavano il popolo e la regione con cui avrebbero avuto sempre più stretti rapporti, ossia gli Apuli e l ...
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Vedi PALESTINA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PALESTINA
M. Avi-Yonah
La storia della P. è stata determinata prevalentemente dai fattori geografici: le sue piccole proporzioni le impedirono di avere, [...] dei mesi, ma li equipara ai mesi dell'anno ebraico. Nel tardo periodo romano e nel periodo bizantino l'uso dei nomi latini dei mesi si diffuse sempre di più; ciò è evidente, ad esempio, dai mosaici che rappresentano i lavori dei mesi, dei quali ...
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MERCATO
M. Bernardini
Nelle definizioni di Isidoro di Siviglia il termine m. connota sia il concorso consuetudinario di compratori e venditori ("Mercatus dicitur coetus multorum hominum, qui res vendere [...] alla rivolta di Nika del 532, o quello che divampò nel 1204 al momento della presa della città da parte dei Latini - rendono ancor più ardua la possibilità di rinvenire i siti nella capitale bizantina.Restano tracce di attività mercantili e della ...
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ATTICA e GRECIA CENTRALE
L'A., la Megaride, la Beozia, l'Eubea, le isole di Egina, di Salamina e le Sporadi settentrionali (Skíathos, Skópelos, Alonisos), fin dal sec. 4° fecero parte della prefettura [...] sec. 11°) e il katholikón di Dafni (fine sec. 11°).Durante l'occupazione franca, il Partenone venne officiato dal clero latino e il monastero di Dafni venne affidato ai Cistercensi, i quali restaurarono la facciata del nartece con archi gotici e il ...
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Vedi BIBLIOTECA dell'anno: 1959 - 1994
BIBLIOTECA (βιβλιοϑήκη, bibliothēca)
H. Kähler
Il termine di b. (dal greco βιβλίων ϑήκη, secondo Isidor., Orig., VII, 3, I, librorum repositio) indicava in origine [...] e delle province. In esso, solo in alcuni casi si verificava la separazione dei locali per i due reparti, quello greco e quello latino, come a Roma nella b. del Portico di Ottavia dedicato nel 23 a. C., nella b. che fiancheggiava il tempio al Foro ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...